MENANDRO (342 a. C. ca. - 293 a. C. ca.) L’ARBITRATO
Atto secondo
Siro. Te ne freghi della giustizia.
Davo. Tu mi vuoi ricattare. (Fra sé) Che iella!
Siro. Non devi avere ciò che non ti appartiene. Abbiamo bisogno di un giudice di pace.
Siro. Quale?
Davo. Per me uno vale l’altro. (Fra sé) Ho quello che mi merito. Ma che bisogno avevo di coinvolgerti?
Siro. (Indicando Smicrine) Ti sta bene lui come giudice?
Davo Perchè no?
Siro. (A Smicrine) Scusa, amico, avresti un po’ di tempo da dedicarci?
Smicrine. A voi? A che scopo?
Siro. (Abbiamo un contenzioso).
Smicrine. E a me?
Siro. Siamo alla ricerca di un arbitro imparziale. Se non hai impegni, risolvi tu la nostra lite.
Smicrine. Accidenti a voi! Con queste giubbe di pelle andate in giro a proporre controversie?
Siro. Ma tant’è ... La questione non richiede tempo ed è facile da inquadrare. Sii gentile, signore, e non umiliarci, in nome del cielo. La giustizia deve prevalere in ogni circostanza e in ogni luogo e chi si trova presente a una lite dovrebbe sentirsi impegnato a offrire il suo contributo: è un principio universale della convivenza civile.
Davo. (Fra sé). Eh sì mi tocca fronteggiare un bravo oratore. Ma che bisogno avevo di coinvolgerlo?
Smicrine. E dimmi, rispetterete il mio verdetto?
Siro. Scrupolosamente.
Smicrine. Bene, vi darò udienza. Cosa me lo impedisce? (A Davo) Parla prima tu che hai taciuto finora.
[A cura di Franco Ferrari, Mondadori, I Classici Collezione, Milano, 2007, pp. 197 e 199]
Atto secondo
Siro. Te ne freghi della giustizia.
Davo. Tu mi vuoi ricattare. (Fra sé) Che iella!
Siro. Non devi avere ciò che non ti appartiene. Abbiamo bisogno di un giudice di pace.
Siro. Quale?
Davo. Per me uno vale l’altro. (Fra sé) Ho quello che mi merito. Ma che bisogno avevo di coinvolgerti?
Siro. (Indicando Smicrine) Ti sta bene lui come giudice?
Davo Perchè no?
Siro. (A Smicrine) Scusa, amico, avresti un po’ di tempo da dedicarci?
Smicrine. A voi? A che scopo?
Siro. (Abbiamo un contenzioso).
Smicrine. E a me?
Siro. Siamo alla ricerca di un arbitro imparziale. Se non hai impegni, risolvi tu la nostra lite.
Smicrine. Accidenti a voi! Con queste giubbe di pelle andate in giro a proporre controversie?
Siro. Ma tant’è ... La questione non richiede tempo ed è facile da inquadrare. Sii gentile, signore, e non umiliarci, in nome del cielo. La giustizia deve prevalere in ogni circostanza e in ogni luogo e chi si trova presente a una lite dovrebbe sentirsi impegnato a offrire il suo contributo: è un principio universale della convivenza civile.
Davo. (Fra sé). Eh sì mi tocca fronteggiare un bravo oratore. Ma che bisogno avevo di coinvolgerlo?
Smicrine. E dimmi, rispetterete il mio verdetto?
Siro. Scrupolosamente.
Smicrine. Bene, vi darò udienza. Cosa me lo impedisce? (A Davo) Parla prima tu che hai taciuto finora.
[A cura di Franco Ferrari, Mondadori, I Classici Collezione, Milano, 2007, pp. 197 e 199]