IN NOME DELLA REPUBBLICA CISALPINA

IN NOME DELLA REPUBBLICA CISALPINA

IL GOVERNO PROVVISORIO PIEMONTESE

La grand’opera di un’esatta Legislazione adattata ai bisogni di un Popolo rigenerato, non è opera di un momento. Mentre il Comitato di Legislazione è incaricato di proporre la pronta abolizione di quelle Leggi, che urtano più direttamente coi principj della Libertà, della Virtù, e dell’Eguaglianza.

Considerando intanto, che la tortura è fra le barbare instituzioni la più analoga al genio crudele del dispotismo;

E considerando, che i vincoli di Fidecommisso, di Primogenitura, mentre non tendono, che a mantenere l’ineguaglianza fra gli uomini, servono a fomentare l’ozio, il fasto, ed il vizio, sono sommamente pregiudiciali al bene universale della Nazione, per l’incaglio del commercio, pel ristagno delle ricchezze, per l’incertezza delle proprietà, per la mala fede verso la creditrice indigenza: e che presentano il più grande ostacolo all’aumento della popolazione, Decreta.

È abolita la tortura di ogni specie, e in qualunque caso.

Restano aboliti tutti i vincoli di Fidecommisso e Primogenitura stabiliti tanto per atti fra vivi, che per ultima volontà; i beni sono liberi negli attuali possessori.

Dal Palazzo Nazionale a’ 27 frimaio anno 7 Repubblicano, e primo della libertà Piemontese (17 xbre 1798. v. s.)

GALLI PRESIDENTE

Gambini Segr. Gen.

Torino nella stamperia nazionale

[Tra il 6 ed il 12 dicembre 1798, le truppe francesi occupano il Piemonte, Carlo Emanuele IV abbandona il Piemonte e si rifugia in Sardegna, viene proclamata la Repubblica piemontese]