Pascal Salin: Interventismo statale e crisi economica

Senza voler entrare in dettaglio nelle misure da prendere, è evidente che, per evitare il ritorno delle crisi, occorre porre rimedio ai fattori fondamentali delle crisi recenti. Questo implica da subito l’abolizione di tutte le misure, in particolare fiscali, che distruggono le motivazioni al risparmio e che impediscono il buon funzionamento di un vero capitalismo, fondato su capitali propri, vale a dire sui diritti di proprietà che sono alla fonte della responsabilità. In campo monetario sarebbe bene, al minimo, fare delle politiche monetarie stabili e, se possibile, eliminare le politiche monetarie. Tutti ritengono che uno dei compiti essenziali dello Stato sia quello di fare delle politiche monetarie, ma questo non è affatto necessario e può addirittura essere nocivo, come evidenzia la crisi. Si può dimostrare che si potrebbe vivere molto bene e meglio con una massa monetaria costante. Questa sarebbe la vera riforma monetaria necessaria, ma purtroppo senza dubbio non verrà fatta. In realtà si ripete all’infinito che lo Stato ha un ruolo essenziale da giocare per condurre una politica monetaria e fare una politica di stabilizzazione mentre sarebbe sufficiente guardare i fatti: mai nella storia si sono verificate così tante crisi monetarie, instabilità monetarie e inflazioni come da quando esistono le banche centrali! Le banche centrali esistono dal XIX secolo, quindi non da molto tempo. Tutta la storia dell’umanità è trascorsa benissimo senza che vi sia stata una banca centrale o una politica monetaria.[Da Nuova Storia Contemporanea, Anno XIV, numero 5, p.20]

Senza voler entrare in dettaglio nelle misure da prendere, è evidente che, per evitare il ritorno delle crisi, occorre porre rimedio ai fattori fondamentali delle crisi recenti. Questo implica da subito l’abolizione di tutte le misure, in particolare fiscali, che distruggono le motivazioni al risparmio e che impediscono il buon funzionamento di un vero capitalismo, fondato su capitali propri, vale a dire sui diritti di proprietà che sono alla fonte della responsabilità. In campo monetario sarebbe bene, al minimo, fare delle politiche monetarie stabili e, se possibile, eliminare le politiche monetarie. Tutti ritengono che uno dei compiti essenziali dello Stato sia quello di fare delle politiche monetarie, ma questo non è affatto necessario e può addirittura essere nocivo, come evidenzia la crisi. Si può dimostrare che si potrebbe vivere molto bene e meglio con una massa monetaria costante. Questa sarebbe la vera riforma monetaria necessaria, ma purtroppo senza dubbio non verrà fatta. In realtà si ripete all’infinito che lo Stato ha un ruolo essenziale da giocare per condurre una politica monetaria e fare una politica di stabilizzazione mentre sarebbe sufficiente guardare i fatti: mai nella storia si sono verificate così tante crisi monetarie, instabilità monetarie e inflazioni come da quando esistono le banche centrali! Le banche centrali esistono dal XIX secolo, quindi non da molto tempo. Tutta la storia dell’umanità è trascorsa benissimo senza che vi sia stata una banca centrale o una politica monetaria.[Da Nuova Storia Contemporanea, Anno XIV, numero 5, p.20]