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Pino Pisicchio

Prof. Pino Pisicchio

Barese, figlio di Natale (che fu tra i fondatori della Cisl e deputato per cinque legislature) viene eletto per la prima volta alla Camera nel 1987 a 32 anni nella DC con 80.000 voti di preferenza. Rieletto nel ’92, fu il più giovane sottosegretario nei governi Amato (alle Finanze) e Ciampi (Lavori Pubblici).

Dopo il ‘94 non assunse incarichi elettivi e si dedicò allo studio e all'attività di amministrazione e consulenza. Nel 1999 riprese la politica attiva e venne eletto al Parlamento europeo, dove ricoprì la carica di vice-presidente della Commissione Bilanci.

Fu coordinatore nazionale di Rinnovamento Italiano e fondatore nazionale della Margherita. Nel 2001 tornò alla Camera, dove ricoprì la carica di capogruppo. Ritornò ancora nel 2006 e venne eletto presidente della Commissione Giustizia nel 2008.

È stato vice-presidente della Giunta delle Elezioni e presidente del comitato per le incompatibilità. Riconfermato alla Camera nel febbraio 2013, venne eletto alla guida del gruppo Misto. Nella XVII Legislatura è stato nella Commissione Affari Costituzionali, nella Commissione di Vigilanza della Rai e nella Giunta per il Regolamento. Ha promosso il Codice Etico dei Deputati, la regolamentazione delle lobbies alla Camera ed ha presieduto il Comitato Etico per i Deputati. Nel 2018, dopo sei legislature alla Camera, non si è più ricandidato ed è tornato all’insegnamento universitario.

Laureato in legge a Bari con votazione di lode, è professore associato, abilitato all’insegnamento in prima fascia di Diritto Pubblico Comparato alla UNINT di Roma ed è giornalista professionista. Scrive sul Dubbio, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sul Foglio, su Repubblica (ed. Bari), su Formiche.net, su Huffington Post.

Tra il 1996 e il 2006 ha insegnato alla LUMSA e all’Università di Bari discipline legate alla comunicazione. Nella sua attività di ricerca presso la cattedra di Diritto Costituzionale, ha approfondito particolarmente tematiche legate ai sistemi elettorali e alla forma-partito, scrivendo numerose monografie. Ha scritto inoltre diversi saggi di politologia, cinque raccolte di poesie e anche un libro di narrativa, per un totale di oltre sessanta titoli.

Con i “I dilettanti. Splendori e miserie della nuova classe politica”, Guerini e associati editore, 2015, ha vinto il premio “Montecitorio” nel 2015. Con il giallo “Il collezionista di santini”, Passigli Editore, 2019, ha vinto il premio “Il ponte della Legalità” nel 2020. Tra le ultime pubblicazioni: Costituzione e diritti a Singapore. Tra modello Westminster e tradizione confuciana, Wolters Kluwer/Cedam, 2020 e Ordinamenti giuridici e flussi migratori, Cacucci, 2021.

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