Rodney Stark: A gloria di Dio
Noi [...] consideriamo [...] che gli stessi indiani [siano] uomini veri [... e] facendo ricorso all’autorità apostolica determiniamo e dichiariamo con la presente lettera che detti indiani e tutte le genti che in futuro giungeranno alla conoscenza dei cristiani, anche se vivono al di fuori della fede cristiana, possono usare in modo incondizionato e lecito della propria libertà e delle proprie proprietà; che non devono essere ridotti in servitù e che tutto quello che si è fatto e detto in senso contrario è senza valore. (In Panzer 1996, pp. 16-21. Corsivo mio)
Eppure, non accadde nulla. Ben presto, al brutale sfruttamento dei nativi si aggiunsero i viaggi delle navi schiaviste spagnole e portoghesi fra Africa e Nuovo Mondo. E proprio come i missionari cattolici d’oltremare avevano spinto la Chiesa romana a condannare l’asservimento degli indios, iniziarono subito simili appelli contro l’importazione di schiavi neri. Il 22 aprile 1639, papa Urbano VIII (1623-1644), su richiesta dei gesuiti del Paraguay, emanò una bolla, Commissum nobis, nella quale riaffermava le direttive «del nostro predecessore Paolo III» per cui chi riduceva altri in schiavitù era soggetto a scomunica (Panzer 1996, p. 33). Alla fine, la Congregazione del Sant’Uffizio (la Santa Inquisizione) si occupò della questione. Il 20 marzo 1686, in forma di questionario, domande e risposte, decretò:
Si chiede:
è permesso catturare con la forza e l’inganno neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno?
La risposta è: no.
È permesso comprare, vendere o stipulare contratti di compravendita di neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno e sono stati fatti prigionieri con la forza e l’inganno?
La risposta è: no.
I possessori di neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno e sono stati catturati con la forza o l’inganno sono tenuti a lasciarli liberi?
La risposta è: sì.
I catturatori, i compratori e i possessori di neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno e che sono stati catturati con la forza e l’inganno sono tenuti a ricompensarli?
La risposta è: sì. (Panzer 1996, appendice C)
[Rodney Stark, A gloria di Dio. Come il cristianesimo ha prodotto le eresie, la scienza, la caccia alle streghe e la fine della schiavitù, Lindau, 2011, pp.435-436]
Noi [...] consideriamo [...] che gli stessi indiani [siano] uomini veri [... e] facendo ricorso all’autorità apostolica determiniamo e dichiariamo con la presente lettera che detti indiani e tutte le genti che in futuro giungeranno alla conoscenza dei cristiani, anche se vivono al di fuori della fede cristiana, possono usare in modo incondizionato e lecito della propria libertà e delle proprie proprietà; che non devono essere ridotti in servitù e che tutto quello che si è fatto e detto in senso contrario è senza valore. (In Panzer 1996, pp. 16-21. Corsivo mio)
Eppure, non accadde nulla. Ben presto, al brutale sfruttamento dei nativi si aggiunsero i viaggi delle navi schiaviste spagnole e portoghesi fra Africa e Nuovo Mondo. E proprio come i missionari cattolici d’oltremare avevano spinto la Chiesa romana a condannare l’asservimento degli indios, iniziarono subito simili appelli contro l’importazione di schiavi neri. Il 22 aprile 1639, papa Urbano VIII (1623-1644), su richiesta dei gesuiti del Paraguay, emanò una bolla, Commissum nobis, nella quale riaffermava le direttive «del nostro predecessore Paolo III» per cui chi riduceva altri in schiavitù era soggetto a scomunica (Panzer 1996, p. 33). Alla fine, la Congregazione del Sant’Uffizio (la Santa Inquisizione) si occupò della questione. Il 20 marzo 1686, in forma di questionario, domande e risposte, decretò:
Si chiede:
è permesso catturare con la forza e l’inganno neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno?
La risposta è: no.
È permesso comprare, vendere o stipulare contratti di compravendita di neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno e sono stati fatti prigionieri con la forza e l’inganno?
La risposta è: no.
I possessori di neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno e sono stati catturati con la forza o l’inganno sono tenuti a lasciarli liberi?
La risposta è: sì.
I catturatori, i compratori e i possessori di neri e altri nativi che non hanno fatto male a nessuno e che sono stati catturati con la forza e l’inganno sono tenuti a ricompensarli?
La risposta è: sì. (Panzer 1996, appendice C)
[Rodney Stark, A gloria di Dio. Come il cristianesimo ha prodotto le eresie, la scienza, la caccia alle streghe e la fine della schiavitù, Lindau, 2011, pp.435-436]