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Taylor Hackford: L'avvocato del diavolo (1997)

Kevin Lomax: «Signore e signori della Giuria: lo so che avete passato la mattinata ad ascoltare l’arringa del Procuratore Broyo, e che ora volete andare a mangiare, ma quello che ho da dirvi vi prenderà solo un minuto. A me non piace Alexander Callen. Non lo ritengo una brava persona. E non pretendo che piaccia a voi. È stato un pessimo marito per tutte e tre le sue mogli. Ha avuto un’influenza disastrosa sui suoi figliastri. Ha truffato il Comune, i suoi soci, i suoi dipendenti. Ha pagato centinaia di migliaia di dollari di multe e ammende in tutti questi anni, e non mi piace. E vi dirò delle cose, nel corso di questo processo, che ve lo renderanno ancor meno simpatico. Ma questo non è un concorso di popolarità. E un processo per omicidio, e il solo più importante e dimostrabile fatto di questo procedimento è che Alexander Cullen si trovava altrove quando questi abominevoli crimini furono commessi. Ora l’accusa ce la metterà tutta, c’è da giurarsi, ha mandato qui una squadra imponente, s’impegnerà anche il materasso per vincere questa causa. lo, invece, voglio una sola cosa da voi, giuro, una sola cosa. Voglio che voi vi chiediate: l’antipatia per quest’uomo è motivo sufficiente per condannarlo per omicidio? Vi auguro buon pranzo! A più tardi » (18).[L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford (1997), tratto da Giovanni Ziccardi, Il diritto al cinema, Giuffrè Editore, 2010, p.90]

[Con l’occasione segnaliamo l’associazione Legal Drama Society (LDS)]

Kevin Lomax: «Signore e signori della Giuria: lo so che avete passato la mattinata ad ascoltare l’arringa del Procuratore Broyo, e che ora volete andare a mangiare, ma quello che ho da dirvi vi prenderà solo un minuto. A me non piace Alexander Callen. Non lo ritengo una brava persona. E non pretendo che piaccia a voi. È stato un pessimo marito per tutte e tre le sue mogli. Ha avuto un’influenza disastrosa sui suoi figliastri. Ha truffato il Comune, i suoi soci, i suoi dipendenti. Ha pagato centinaia di migliaia di dollari di multe e ammende in tutti questi anni, e non mi piace. E vi dirò delle cose, nel corso di questo processo, che ve lo renderanno ancor meno simpatico. Ma questo non è un concorso di popolarità. E un processo per omicidio, e il solo più importante e dimostrabile fatto di questo procedimento è che Alexander Cullen si trovava altrove quando questi abominevoli crimini furono commessi. Ora l’accusa ce la metterà tutta, c’è da giurarsi, ha mandato qui una squadra imponente, s’impegnerà anche il materasso per vincere questa causa. lo, invece, voglio una sola cosa da voi, giuro, una sola cosa. Voglio che voi vi chiediate: l’antipatia per quest’uomo è motivo sufficiente per condannarlo per omicidio? Vi auguro buon pranzo! A più tardi » (18).[L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford (1997), tratto da Giovanni Ziccardi, Il diritto al cinema, Giuffrè Editore, 2010, p.90]

[Con l’occasione segnaliamo l’associazione Legal Drama Society (LDS)]