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Benzina: nuovo aiuto. Quanto si risparmierà?

Dopo il bonus benzina, arriva una seconda sforbiciata alle accise
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Benzina: nuovo aiuto. Quanto si risparmierà?

Benzina: dopo il bonus benzina, di cui abbiamo già parlato e che concedeva fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022, arriva una seconda sforbiciata alle accise, che diminuiranno sensibilmente da oggi, 3 maggio 2022.

La decisione di questo taglio della benzina arriva dopo un lungo Consiglio dei ministri dove è stato prevista l’emanazione di un nuovo decreto-legge approvato per far fronte al perdurare degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici.

Per dare un freno alle pratiche speculative in essere, volte a danneggiare i consumatori con aumenti indiscriminati della benzina, sarà "mister Prezzi" a vigilare, ovvero l'Autorità garante per la sorveglianza dei valori di mercato che avrà il compito di arginare le manovre speculative.

Mister prezzi agirà insieme alla Guardia di Finanza, che potrà anche segnalare anomalie all'Antitrust e agire di conseguenza.
 

Benzina: a quanto ammonterà il taglio?

Le diminuzioni delle accise, previste dal Governo Draghi, saranno di questo tenore: le nuove aliquote per la benzina ammonteranno a 478,40 euro per mille litri, mentre per gli oli da gas o gasolio usato come carburante saranno pari a 367,40 euro per mille litri.

Per quanto concerne, invece, il gas da petrolio liquefatto (GPL) usato come carburante, l’aliquota sarà di 182,61 euro per mille chilogrammi, mentre per il gas naturale metano utilizzato per autotrazione l’accisa sarà di zero euro per metro cubo.

Viene, inoltre, prevista anche una riduzione al 5% dell'aliquota iva applicata al gas naturale utilizzato per autotrazione.
 

Benzina: quando entreranno in vigore le nuove tariffe?

I nuovi prezzi della benzina, secondo quanto previsto dall’art. 1 del nuovo Decreto Legge, saranno in vigore da oggi, 3 maggio, e resteranno operativi fino al 8 luglio 2022.
 

Benzina: chi controllerà le nuove tariffe?

Secondo quanto previsto del Decreto, il monitoraggio e il controllo dei prezzi avverrà secondo una procedura prestabilita.

Gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati alle accise, infatti, dovranno trasmettere, entro il 15 luglio 2022, all'Ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e monopoli i dati relativi ai quantitativi dei prodotti usati come carburante, giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data dell'8 luglio 2022.

Dovranno farlo attraverso la PEC, ma resta salva per l'Agenzia delle dogane la possibilità di notificare atti e comunicazioni mediante raccomandata a/r.

L’omessa o tardiva presentazione delle dichiarazioni e denunce prescritte, comporterà una sanzione compresa tra 500 e 3.000 euro.

I controlli potranno essere effettuati utilizzando ministeri, enti o organismi ufficiali come la Istat e la Camera di Commercio.

Sul campo, invece, i controlli della Guardia di finanza saranno serrati, per accertare la corretta applicazione del provvedimento e la verifica dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette.

La Guardia di Finanza dovrà segnalare all'Autorità garante del mercato comportamenti sospetti o atti a ledere la concorrenza, per l'adozione degli eventuali provvedimenti di competenza dell'Antitrust.