Il biologico e il certificato di conformità

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Il biologico e il certificato di conformità
 

Biologico e biodinamico

La produzione con metodo biologico è stabilita dalla legge n. 23 del 9 marzo 2022.

Ad una prima lettura, la legge vuole essere una conseguenza delle premesse e delle richieste avanzate dal Green Deal europeo. Le disposizioni presenti sembrano voler raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e conformemente alla normativa europea e nazionale di settore.

La produzione con metodo biologico risulta essere uno dei punti cardine per l’ottenimento di sistemi alimentari sostenibili, per il contrasto ai cambiamenti climatici, per la protezione dell’ambiente e delle biodiversità. 

Fu Rudolf Steiner, già negli anni venti, a riprendere e sviluppare la pratica del “biodinamismo”, scoperta dagli antichi romani; in poche parole, si trattava di creare una rotazione dei terreni in modo che questi potessero “riposare” e ridare energia e forza vitale alle coltivazioni che si alternavano negli anni. In seguito, l’esigenza di avere più prodotti e in tempi brevi e senza considerare le stagioni, diede impulso alla coltivazione intensiva, che utilizzava prevalentemente fitofarmaci, diserbanti e concimi di origine chimica.

La legge, che si ispira alle “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, vuole rispondere ai punti principali indicati nel piano d’azione del Green Deal. I punti possono essere riassunti così:

-promozione della produzione biologica e del logo;

-aumento di mense a base di prodotti biologici;

-maggiore distribuzione nelle scuole di prodotti bio;

-prevenzione delle frodi alimentari e aumento della fiducia nei consumatori (migliore cooperazione con le autorità, misure più stringenti per contrastare le pratiche fraudolente, migliore informazione al consumatore);

-miglioramento della tracciabilità.

Tutti i profili del bio coinvolgono le autorità sia nazionali che locali, compresi gli organismi competenti; i distretti biologici e l’organizzazione della filiera e del mercato; le azioni amministrative e finanziarie di tutela, promozione e sviluppo della produzione con metodo biologico; promozione della ricerca e di comunicazione, campagne di informazione; incentivi alla diffusione della ristorazione con metodo biologico; utilizzo di un logo o marchio nazionale che identifichi immediatamente i prodotti ottenuti con metodo biologico e realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia.

 

Ma cosa si intende per produzione con metodo biologico?

La legge definisce la produzione biologica come un sistema di gestione dell’azienda agricola e alimentare che si basa sull’interazione tra le prassi migliori in materia ambientale, azioni per il clima, salvaguardia delle risorse naturali, nonché l’applicazione di norme rigorose di produzione. Queste norme sono a garanzia della qualità e della sicurezza alimentare dei prodotti, del benessere degli animali, della tutela dell’ambiente, delle biodiversità e degli ecosistemi. Ha come obiettivo, infine, la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra.

Il marchio biologico italiano, che contraddistingue i prodotti biologici ottenuti da materie prime italiane, è accompagnato dalla dicitura “Biologico italiano”.

Il marchio può essere ottenuto su base volontaria ed è di proprietà esclusiva del Ministero.

Dovrà essere emanato un decreto del Ministro attraverso il quale verranno definite le condizioni e le modalità di attribuzione e ottenimento del marchio.

È prevista la pubblicazione di un Piano nazionale per la produzione con metodo biologico, adottato a cadenza triennale, che prevede diversi interventi di sviluppo e sostegno della produzione biologica nel nostro Paese.

Gli obiettivi di questo piano sono molteplici e puntano a soddisfare i requisiti del piano d’azione europeo. 

Ecco gli interventi previsti nel Piano:

-favorire la conversione al metodo biologico di imprese convenzionali;

-incentivare il consumo di prodotti biologici, sia nel privato, sia per quanto riguarda la ristorazione collettiva (es. mense);

-monitorare l’andamento del settore biologico e riportare le analisi dei dati per diffondere informazioni rilevanti;

-sostenere e incentivare i distretti biologici;

-migliorare i controlli e implementare i sistemi di certificazione, in modo da garantire la qualità dei prodotti biologici. 

-migliorare e incentivare l’utilizzo di sistemi informatici;

-promuovere la tracciabilità dei prodotti biologici.

A tale scopo, è stato attivato un Fondo per lo sviluppo della produzione con metodo biologico, che finanzia le iniziative di supporto e promozione del settore. Inoltre, lo Stato sosterrà la ricerca grazie alla promozione di corsi e percorsi di formazione.

 

CCB

Con un recente pronunciamento (sent. 4198/2023) il Consiglio di Stato ha avuto modo di pronunciarsi sui contorni “del certificato di conformità al biologico” in rapporto alla aggiudicazione di una gara per l’approvvigionamento per il servizio mense di una pubblica amministrazione.

Il caso nasceva dagli esiti contenziosi di una procedura di un lotto di un più generale appalto pubblico di derrate alimentari, in cui un operatore (ditta A), risultato in prima battuta vincitore del lotto per l’approvvigionamento di prodotti frutticoli e orticoli, era poi escluso in autotutela in quanto “risultava carente di certificato di conformità relativamente alla commercializzazione dei prodotti biologici previsti dal lotto”, laddove invece altro operatore (ditta B), secondo migliore offerente del lotto (nonché istante per l’azione in autotutela verso la PA procedente), alla data di scadenza di presentazione delle offerte, risultava essere in possesso del suddetto certificato. Il decreto di esclusione e gli atti connessi erano impugnati con ricorso innanzi al TAR Campania che, con sentenza n. 4320/22, lo rigettava. Seguiva il ricorso innanzi al Consiglio di Stato deciso con la sentenza da cui si è partiti.

 

Il decisum – una lettura in chiave di legislazione alimentare

Con il primo motivo di ricorso, la società appellante aveva sostenuto di essere  impresa iscritta al sistema del biologico, in quanto notificata all’Autorità competente, anche se era costretta a riconoscere che il Certificato di conformità al biologico (CCB) di cui era in possesso non contemplava i prodotti del lotto (e oggetto di bando) in parola; in altri termini, e come non manca di sottolineare l’estensore della sentenza, “non era contestata in sé l’affermazione del giudice di primo grado circa la necessità del possesso del “certificato di conformità” dei prodotti biologici da offrire”, ma se ne sosteneva, “da un lato, l’adeguatezza a tal fine del certificato da sé posseduto, dall’altro l’applicabilità del beneficio dell’esenzione di cui all’art. 28, par. 2, Regol. CE n.834/2007”. Il punto non poteva essere sciolto in modo differente. Nel ricorso il Consiglio di Stato ribadisce che nell’ambito di un appalto pubblico la ditta offerente deve possedere il CCB al momento della partecipazione alla gara; in ciò si conferma una linea basata sulla formulazione delle norme applicabili (inclusi i CAM).

La recente conferma pretoria, peraltro, è in linea con la posizione della Direzione competente del Ministero delle politiche agricole, espressa sul piano normativo e anche con una apposita richiesta depositata agli atti del processo in parola. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, infatti, su espressa richiesta della stazione appaltante, si esprimeva nel senso che: “… la ditta fornitrice deve possedere necessariamente al momento della partecipazione alla gara il ‘certificato di conformità’ per tutti i prodotti bio che intende fornire … e che tale obbligo di certificazione sussiste anche per quanto riguarda le attività di magazzinaggio e di commercializzazione” (cfr. sent. 4198/23)

D’altra parte è lo stesso (e vigente) articolo 35 del Reg. UE 2018/848 – regolamento generale su agricoltura e prodotti biologici – che istituisce il certificato di conformità (CCB) prescrivendone il contenuto minimo (contiene almeno l’identificazione dell’operatore e la categoria di prodotti coperti dal certificato e il periodo di validità). Anche se il Consiglio richiama solo i paragrafi primo e ottavo dell’articolo 35, è qui da ricordare che, il paragrafo 2 (stesso articolo) gli operatori, per “immettere sul mercato prodotti bio” devono [essere] «già in possesso di un certificato».

Con il secondo motivo di ricorso si era invocata l’applicabilità dell'esenzione, prevista dall’art. 28 del Reg. 834/07/CE e art. 8 DM 6793 del 18/7/2018 (oggi sostituito da art. 35, par. 8), che riconosce la possibilità di esenzione dalla regola del possesso del CCB per quegli operatori che “vendono prodotti direttamente al consumatore o all’utilizzatore finale, a condizione che non li producano, non li preparino, li immagazzinino solo in connessione con il punto di vendita o non li importino da un paese terzo o non abbiano subappaltato tali attività a terzi”.

Sul punto la decisione in rassegna replica la posizione della competente Direzione del MIPAAF acquisita per il caso di specie e richiamata nella produzione documentale della stazione appaltante, «la mensa non è evidentemente assimilabile ad un “consumatore finale”».

A tal riguardo si potrebbe considerare che la deroga dal possesso del CCB è disciplinata in prima battuta da art. 35.8, il quale consente allo Stato membro di derogare, ai fini del campo di applicazione del regolamento bio medesimo; però, in ogni caso, è la normativa dello Stato membro che “decide”. Sul piano interno, dunque, l’indagine dovrebbe partire dal Codice degli Appalti che all’art. 34 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Criteri di sostenibilità energetica ed ambientale”. Il decreto stabilisce che le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal «Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione» attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. I criteri sono fissati con primo decreto, il DM 25 luglio 2011 del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 21 settembre 2011, con il quale sono stati adottati i «Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e per la fornitura di derrate alimentari»; oggi con un secondo decreto, il DM 10 marzo 2020, Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari (in GURI n.90 del 4 aprile 2020), in vigore dal 4 agosto 2020.

 

Il Made in Italy

Vorrei riportare qui di seguito cosa è stato inserito nella Dichiarazione sui diritti dei contadini adottata dalle Nazioni Unite nel 2018, uno strumento internazionale votato dall’Assemblea delle Nazioni Unite. Nell’art. 15 vengono declinati i principi fondamentali della “sovranità alimentare”, prendendo in considerazione proprio i contadini e le persone che vivono nelle aree rurali. Testualmente l’art. 15 afferma che “I contadini e le altre persone che lavorano in zone rurali hanno il diritto di determinare i propri sistemi alimentari e agricoli, essendo questo riconosciuto da numerosi Stati e Regioni quale diritto alla sovranità alimentare. Questo include il diritto di partecipare ai processi decisionali sulle politiche alimentari e agricole e il diritto ad alimenti sani e adeguati, prodotti tramite metodi ecologicamente sicuri e sostenibili che rispettano le loro culture”.

Siamo proprio sicuri che l’UE abbia realmente l’intenzione di proteggere ed esaltare questo principio sacrosanto, o piuttosto non cerchi di tergiversare, promuovendo un modello standard per i Paesi membri? L’eccellenza italiana fa scattare meccanismi, come l’Italian sounding e il Greenwashing, che utilizzano in modo fraudolento il nome di prodotti protetti dal made in italy nel primo caso, e che dichiarano l’eco-sostenibilità di prodotti che nella realtà non hanno le caratteristiche richieste dalla legge nel secondo caso. La competizione nell’UE e internazionale è forte, per cui dobbiamo tutelare (senza falsi protezionismi) i nostri prodotti, con regole chiare che consentano di “far digerire” la nostra tipicità ai competitors. Tutto questo, insieme a politiche di sostegno e rilancio tecnologico del turismo, costituiranno le risorse finanziarie che rimetteranno il piede sull’acceleratore del motore Italia.

Bibliografia

 

AGRICOLTURA E AMBIENTE

Rudolf Steiner, Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura (Corso sull’agricoltura) Ediz. Antroposofica;

Rudolf Steiner Le api – Ediz. Antroposofica  – pp.144;

FIBL – Guida all’Agricoltura Biodinamica – Associazione per l’Agricoltura Biodinamica pp.148;

Koepf/Schaumann/Haccius – Agricoltura biodinamica – Editrice Antroposofica pp. 368;

A.Podolinsky – Lezioni di agricoltura biodinamica Vol. I – Demeter Italia;

A.Podolinsky – Agricoltura Vivente – Dispensa – Ass.Agricoltura vivente, pp. 26;

A.Podolinsky – Agricoltura del futuro – Dispensa – Ass. Agricoltura vivente, pp. 47;

A.Podolinsky – Conferenza alla FIBL 2004 – Dispensa – Ass. Agricoltura vivente, pp. 36;

A. Podolinsky – Conoscenza vivente – Dispensa – Ass. Agricoltura vivente, pp. 36;

Ehrenfried Pfeiffer La fertilità della terra  Ediz. Antroposofica, pp. 304;

Ehrenfried Pfeiffer Che cosa raccontano le erbe infestanti Ediz. Antroposofica, pp. 96;

Ehrenfried Pfeiffer, Erica Riese Manuale di orticoltura biodinamica L.E.F., pp. 184;

K. v. Heynitz – G. Merckens L’orto biodinamico Ediz. Antroposofica II, pp. 288;

M.Thun – Orto e Giardino per la salute del corpo e dello spirito – Natura e Cultura Editrice, pp.140;

A. von Wistinghausen Leguminose Ediz. Antroposofica, pp. 160;

E. M. Kranich Il linguaggio delle forme vegetali Ediz. Antroposofica, pp. 180;

Matthias K. Thun Apicoltura Ediz. Antroposofica, pp. 176;

Friedrich Sattler – Eckard v. Wistinghausen L’azienda agricola biodinamica Ediz. Antroposofica 1989, pp. 336;

Koepf, Schaumann, Haccius Agricoltura Biodinamica Edagricole 2009, pp. 368;

R. Hauschka La natura della sostanza Ediz. Antroposofica, pp. 240;

Spielberger – Schiette La farmacia biologica degli animali Ediz. Antroposofica, pp. 144;

Maria e Matthias Thun Calendario delle semine annuale Ediz. Antroposofica, pp. 52;

Wilhelm Pelikan I sette metalli Ediz. Arcobaleno, pp. 302;

Gerbert Grohmann Metamorfosi nel regno vegetale Ediz. Il capitello del sole, pp. 208;

N.Joly–  Il vino tra cielo e terra – Potrhos edizioni, pp. 200;

N.Joly – La vigna il vino e la biodinamica – Slow Food Editore, pp. 173;

Kastler/Marello/Bellotti – Flavescenza dorata – Agri.Bio Piemonte;

Xavier Florin – L’educazione della Terra – Agri.Bio Piemonte;

Walther Cloos – L’anno della Terra – Natura e Cultura Edizioni, pp. 116

Eugene e Lily Kolisko – L’agricoltura del domani – Agri.Bio Piemonte, pp. 410;

Bernard Lievegoed – Influenze planetarie e processi di vita nell’uomo e nella terra – Natura e Cultura Edizioni, pp. 100;

Spielberg e Schaette – La farmacia biologica degli animali. Ed. Antroposofica, pp. 144;

P.Pistis – La fertilità della terra per il benessere dell’uomo – Fondazione Le Madri, pp. 112;

P.Pistis –  Il giardino biodinamico – Logo publishing, pp. 128;

Ibrahim Abuleish – Sekem. Un’iniziativa biodinamica cambia il volto del deserto egiziano – Ed. Antroposofica, pp. 236;

Pierre Masson – Manuale di Agricoltura Biodinamica – Terra Nuova Edizioni, pp. 180;

Paolo Pistis – Coltivare con l’agricoltura biodinamica: l’ABC per l’umnanizzazione dell’agricoltura – Fondazione Le Madri – 2011;

Pierre Masson – Calendario dei lavori agricoli  – Terra Nuova Edizioni – 2011

Friedrich Benesch e Klaus Wilde – Silice, Calcare e Argilla. Processi nei Mineralinei vegetali e negli esseri umani – Agri.Bio Edizioni 2013

Karl Koenig – Gli Involucri dei preparati biodinamici – Agri.Bio Edizioni 2013

Adalbert Graf von Keyserlingk – Koberwitz 1924: la nascita dell’agricoltura biodinamica – Agri.Bio. Edizioni 2013

Nicolas Joly – Il vino dal cielo alla terra. La viticoltura biodinamica. Edizione ampliata – Agri.Bio. Edizioni 2013

Adalbert von Keiserlingk – Lo sviluppo dell’agricoltura biodinamica. Riflessioni sulle prime ricerche – Agri.Bio. Edizioni 2013

Hellmut Finsterlin – Filosofia dell’agricoltura moderna – Prima parte – I preparati biodinamici – Agri.Bio. Edizioni 2013

Hellmut Finsterlin – Filosofia dell’agricoltura moderna – Seconda parte – Le sostanze spirituali – Agri.Bio . Edizioni 2013

Enrico Zagnoli, Ilaria Biganzoli Corazza – Una speranza per le api – Agri.Bio. Edizioni 2013

Eugene  e Lilly Kolisko – Il Piombo e l’organismo umano – Agri.Bio. Edizioni 2011

Eugene  e Lilly Kolisko – Lo Stagno e l’organismo umano – Agri.Bio. Edizioni 2011

Eugene e Lilly Kolisko – L’Argento e la sua connessione con l’organismo umano – Agri.Bio. Edizioni 2011

Eugene e Lilly Kolisko – Memoria e fantasia – Agri.Bio. Edizioni 2011

Hugo Herbe – Preparati per l’aiuto degli esseri elementari – Agri.Bio Edizioni 2010

Luigi Morra e Raffaella Pergamo – L’agricoltura biodinamica: verso un modello produttivo agroecologico – C.R.E.A. e Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – 2016 – 96 pagine
Carlo Triarico, Nadia El-Hage Scialabba, Alessandro Piccolo, Sabrina Menestrina – L’insopportabile efficacia dell’agricoltura biodinamica – Terra Nuova edizioni – 2022

A cura di Martin Quantin – Apicoltura biodinamica – Terra Nuova edizioni – 2022

M.Klett – Biodinamica. L’agricoltura del futuro – Editrice Antroposofica – 2023

Adriano Zago – Viticoltura Biodinamica – Terra Nuova Edizioni – 2023


 

QUADERNI DI BIODINAMICA

H.H. Koepf Il composto. Che cos’è, di che cosa è fatto, a che cosa serve Ediz. Antroposofica – 28 pagine

H.H. Koepf Che cos’è l’agricoltura biodinamica? Ediz. Antroposofica – 32 pagine

M. Thun Indicazioni per lo studio delle costellazioni  Ediz. Antroposofica – 96 pagine

Gregg – Philbrick Le consociazioni vegetali e il loro impiego Ediz. Antroposofica – 104 pagine

Philbrick – H. Philbrick Il libro degli insetti  Ediz. Antroposofica  – 150 pagine

H. M. Haug La trasformazione aziendale  Ediz. Antroposofica  – 96 pagine

M. Pfeiffer L’individualità agricola, immagine dell’uomo  Ediz. Antroposofica – 88 pagine

C. e E. von Wistinghausen – W. Scheibe Guida all’allestimento dei preparati biodinamici  Ediz. Antroposofica  – 76 pagine

Autori vari  L’Achillea una pianta straordinaria – Ed. Antroposofica – 124 pagine

Thomas Goebel – La configurazione dello spazio nel mondo degli alberi e nell’uomo – Ed.Antroposofica – 64 pagine

 

ALIMENTAZIONE E SALUTE

Rudolf Steiner e Ita Wegman Elementi fondamentali per un ampliamento dell’arte medica secondo le conoscenze della scienza dello spirito Ed. Antroposofica –  (27) – 132 pagine – Brochure

Rudolf Steiner Problemi dell’alimentazione Ediz. Antroposofica  – 52 pagine – Brochure

AA. VV. L’uomo e le forze nucleari (Supplemento della rivista “Antroposofia”). Ediz. Antroposofica – 96 pagine – Brochure

Rudolf Steiner Igiene, problema sociale Ediz. Antroposofica (da 314) – 44 pagine – Brochure

AA.VVQuale cibo? 250 ricette vegetariane della Lukas Klinik Ediz. Antroposofica – 132 pagine – Brochure

Rudolf Steiner Corso di pedagogia curativa – Ediz. Antroposofica – 192 pagine e 8 tavole a colori – Brochure

AA.VVNutrirsi oggi  Ediz. Antroposofica – 96 pagine – Brochure

T. Schwenk Concetti fondamentali della ricerca sulla dinamizzazione Ediz. Arcobaleno – 88 pagine

Van Benthem – Bos – Visser – de la Houssaye La cura del malato in casa   Ediz. Arcobaleno

Otto Wolff Farmaci per malattie tipiche  Ediz. Filadelfia – 82 pagine – Brochure

 

FILOSOFIA, SCIENZA E SOCIETÀ

Rudolf Steiner Teosofia – Una introduzione alla conoscenza soprasensibile (1904) – Ediz. Antroposofica  – 168 pagine – Brochure

Rudof Steiner L’iniziazione  (1904-1905) Ediz. Antroposofica  – 184 pagine – Brochure

Rudolf Steiner La scienza occulta nelle sue linee generali  (1910) Ediz. Antroposofica  (13) – 360 pagine Brochure

Rudolf Steiner La filosofia della libertà  (1894) Linee fondamentali di una moderna concezione del mondo. Risultati di osservazione animica secondo il metodo scientifico – Ediz. Antroposofica  (4) – 208 pagine – Brochure

Rudolf Steiner La filosofia di Tommaso d’Aquino  1920 Ediz. Antroposofica  (74) – 96 pagine – Tascabile

Rudolf Steiner L’esperienza del corso dell’anno in quattro immaginazioni cosmiche  1923 Ediz. Antroposofica  (229) – 80 pagine e 5 tav. f.t. – Brochure

Rudolf Steiner L’uomo, sintesi armonica delle attività creatrici universali 1923 Ediz. Antroposofica  (230) – 232 pagine – Tascabile

Rudolf Steiner L’azione delle stelle e dei pianeti sulla vita terrestre1924 (per gli operai del Goetheanum) Ediz. Antroposofica  (354) – 116 pagine – Tascabile

Rudolf Steiner I capisaldi dell’economia 1922  Ediz. Antroposofica  (340) – 212 pagine – Brochure

Rudolf Steiner Seminario di economia. Materiale di studio per le scienze sociali  1922 Ediz. Antroposofica  (341) – 104 pagine – Brochure

Rudolf Steiner I confini della conoscenza della natura  1920 Materia e coscienza Ediz. Antroposofica (322) – 128 pagine – Tascabile

Rudolf Steiner Saggi filosofici. Linee fondamentali di una gnoseologia della concezione goethiana del mondo, con particolare riferimento a Schiller  (1886) – Ediz. Antroposofica  (2 e 3) – 184 pagine – Tascabile

Rudolf Steiner L’azione dello spirito nella natura  1923 (per gli operai del Goetheanum) – Ediz. Antroposofica  (da 351) – 120 pagine, 4 tav. colori – Brochure

Rudolf Steiner I punti essenziali della questione sociale  Ediz. Antroposofica  (23, da 24 e 34) – 288 pagine – Tascabile

H. O. Proskauer Studio sulla dottrina dei colori di Goethe  Ediz. Il capitello del sole – 144 pagine, allegati prisma e tavole – Rilegato

Daniele Nani Sotto le ceneri della scienza  Ediz. Il capitello del sole – 208 pagine – Brochure

J. W. Goethe Scritti scientifici . Vol. I: Morfologia – Botanica – Ediz. Il capitello del sole – 464 pagine – Rilegato

Kees Zoeteman Gaiasofia  Ediz. Filadelfia – 360 pagine, ill.

T. Wheis Embriogenesi Lo sviluppo embrionale  Ediz. Filadelfia – 180 pagine, ill.

Laura Borghi, Daniele Nani – L’aurora e il centauro. Realtà e descrizione nell’era della tecnica – Ed. Antroposofica – 164 pagine – 2023