Coaching dell’Arcobaleno

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Coaching dell’Arcobaleno

Il concetto di coaching è uno degli strumenti più importanti per un leader, chiamato ogni giorno a far emergere e sviluppare le potenzialità del proprio team.

Credo quindi sia un tema particolarmente importante quando si parla di Umanesimo Manageriale.

Ma che cosa si intende per “coaching”?

Che vuol dire essere un buon coach?

Significa tirare fuori, in qualche modo, il meglio delle persone con cui ci relazioniamo, aiutarle a trasformarsi in modo tale da essere in grado di affrontare in maniera costruttiva e vincente qualsiasi difficoltà.

Il coaching è quindi un metodo in cui un leader si mette in ascolto e cerca di dare supporto nel prendere le giuste direzioni, aiutando a sviluppare la sicurezza psicologica necessaria per scegliere un percorso e permettere ad una persona di crescere, migliorare e far sbocciare le proprie capacità.

Sono poi convinta che non si può pensare di maturare questo approccio se prima non ci si è trovati ad affrontare situazioni problematiche importanti che sono riuscite in qualche modo a farci entrare in crisi, a farci cambiare rotta, a rompere vecchi schemi consolidati. Anche se può sembrare difficile da accettare, le difficoltà ci aiutano in qualche modo a crescere, a migliorare umanamente e professionalmente.

Personalmente, credo che ciò che mi ha permesso maggiormente di maturare e mi ha consentito negli anni di trovare energia e motivazione per dare sempre il massimo, sono state proprio le situazioni più difficili della mia vita.

Le leva motivazionale più forte che ho potuto sperimentare su me stessa è stata quella di capire che trovarsi all’interno di un problema non poteva essere una giustificazione per lasciarsi andare, per non fare, per restare ferma e compiangermi per quello che stavo vivendo.

Ho imparato che non aiuta affatto tentare di nascondere o sminuire un problema importante; l’approccio costruttivo è quello di tentare di considerare le difficoltà che stiamo vivendo come il nostro migliore “trainer”.

In un certo senso, il “mantra” che mi ha sempre sostenuto in questi ultimi anni, e che mi ha consentito di raggiungere traguardi importanti è sempre stato “nonostante tutto, ce la posso fare”. Ciò che mi proponevo, così facendo, era di essere di esempio soprattutto alle mie figlie.

Mi rendo invece conto di aver sempre sbagliato approccio, perché la formula corretta avrebbe dovuto essere “grazie a tutto quello che ho vissuto e che sto vivendo, ce l’ho fatta”.

Comprendere quanto sia prezioso il tempo, quanto siano importanti le persone con cui condividiamo un’esperienza, un percorso più o meno complesso della nostra esistenza, riesce a farci cambiare prospettiva su cosa considerare davvero bello e importante.

Nel mio cammino ho sfiorato tante storie, perduto e ritrovato tante persone, imparato tanto soprattutto da chi si è trovato ad affrontare ostacoli che sembravano insormontabili, ma ha trovato e sviluppato la capacità di trasformare la difficoltà in opportunità, in bellezza, in occasioni di crescita e miglioramento.

Tra le storie belle e piene di luce, mi piace raccontarne due in particolare: quella di Greta e quella di Nicolò e dei loro papà Alberto e Luca.

Alberto è un brillante ingegnere con cui ho avuto il piacere di lavorare un bel po’ di tempo fa.

Della situazione dolorosa vissuta da Alberto ho avuto notizia quando avevo lasciato l’IT già da qualche anno per andare a lavorare in Pubblica Amministrazione.

Non si può parlare della sofferenza, senza averla vissuta, e non è certo mia intenzione farlo qui.

Dall’esperienza di Alberto e di quella di altri genitori nasce Energy Family Project, associazione volta ad aiutare e sostenere le famiglie che condividono esperienze e problematiche di agenesia (assenza di un organo) ed amputazione degli arti dei propri figli   (https://energyfamilyproject.org/); grazie alle capacità professionali di Alberto prende vita E-nable Italia https://e-nableitalia.it/it_it/, comunità di volontari che progetta e costruisce mani e device assistivi gratuiti per bambini ed adulti, grazie alla stampa 3D.

Non ho bisogno di cercare parole migliori di quelle di Alberto per esprimere lo spirito di queste iniziative:

Un padre, può scostare le nuvole pur di fare vedere il sole al proprio figlio
Un padre nasce insieme ai figli,
e nel suo percorso di padre lui si trasforma e cambia, crescendo insieme a se stesso i propri figli, nello sguardo orgoglioso di un padre, c’è lo sguardo orgoglioso dei figli.
E finché tu padre saprai essere il loro orgoglio, il loro bisogno, la tua presenza nella loro vita, nei loro piccoli gesti e imprese quotidiane....loro...avranno sempre e per sempre bisogno di te
Papà Alberto, Roma

 

E non esiste risultato migliore del sorriso di Greta, unito a quello di tanti altri bambini:

Greta
Rif. https://energyfamilyproject.org/chi-siamo/gallery/

Consiglio di visitare i siti https://energyfamilyproject.org/ e https://e-nableitalia.it/it_it/ e seguire le iniziative delle associazioni.

Nicolò, invece, è un bambino di dodici anni, dal volto sereno; conosco il suo papà Luca dall’adolescenza.

Nicolò è autistico, ma nulla gli impedisce di inventare storie fantastiche e disegnare arcobaleni colorati.

Le storie di Nicolò sono diventate un libro intitolato “Alla ricerca dell’arcobaleno perduto”, la cui pubblicazione è stata supportata dalla Polizia di Stato, cui appartiene papà Luca, e il cui ricavato contribuirà alla raccolta fondi nell’ambito del progetto “Marco Valerio” che si occupa di assistenza ai figli di dipendenti della Polizia di Stato o ex dipendenti, affetti da patologie croniche (potete trovare i dettagli su https://www.clarusonline.it/2024/05/06/alife-lautismo-di-nicolo-non-un-ostacolo-ma-un-traguardo-e-la-sua-storia-diventa-un-libro/)

L’arcobaleno, da sempre, è simbolo di pace e soprattutto speranza; è l’arco che congiunge il cielo alla terra, dopo la fine del Diluvio, annunciando che non ci sarà più distruzione.

Per Nicolò l’arcobaleno è la felicità. Nel mondo colorato di Nicolò l’augurio di una buona giornata diventa “Buon arcobaleno” e questo modo di salutare rappresenta un insegnamento importante per tutti; dovremmo imparare, infatti, che seppur gli ostacoli possono essere molti e tutto a volte può sembrare senza una via d’uscita, bisogna sempre guardare avanti: i traguardi più grandi e più belli, anche se sembrano nascosti dalle nuvole, sono lì che ci aspettano, dobbiamo ricordarcelo sempre, e nulla deve farci scoraggiare, nulla deve farci mai arrestare.