Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione
A mio cognato Saverio,
amico prezioso di un’intera vita,
in attesa del suo ritorno.
Presentazione
La legislazione antimafia e i suoi strumenti tipici hanno assunto ormai da decenni un’importanza centrale nelle strategie statali di contrasto alla criminalità organizzata.
Nel 2011 il legislatore, soddisfacendo un’esigenza manifestata da tempo dagli operatori, ha varato il decreto legislativo 159/2011 allo scopo di accorpare in un testo unico disposizioni normative in precedenza frammentate tra più fonti.
A partire da allora si sono susseguiti numerosi altri interventi che le necessità della pratica e i continui aggiornamenti conoscitivi sulle mutazioni e i cambi di strategia delle organizzazioni criminali hanno imposto o suggerito.
Il risultato è che la legislazione antimafia è venuta configurandosi come una vera e propria branca giuridica dotata di una sua riconoscibile identità e ad alto tasso di complessità.
La giurisprudenza interna costituzionale, ordinaria e amministrativa, di merito e di legittimità, e quella sovranazionale della Corte dei diritti umani di Strasburgo hanno accompagnato e spesso preceduto l’evoluzione legislativa, dando vita a una trama composita e in continua evoluzione.
Gli operatori professionali della materia hanno quindi necessità di competenze specialistiche da aggiornare costantemente.
Il codice che qui si presenta nasce con l’ambizione di soddisfare tale necessità.
Offre ai lettori rassegne giurisprudenziali massimamente aggiornate che privilegiano le decisioni di maggiore spessore sistematico e sono organizzate in modo da permettere un’immediata percezione dei trend interpretativi più radicati e diffusi, senza peraltro trascurare la coesistenza di differenti sensibilità e i conseguenti eventuali conflitti.
Lascia ampio spazio alle decisioni della Corte costituzionale e della Corte EDU che vengono valorizzate sia di per sé stesse che per l’impatto che hanno provocato nel dibattito giuridico di merito e di legittimità.
Contiene puntuali richiami alle linee guida, circolari e prassi messe a punto da uffici pubblici, categorie professionali e associazioni coinvolti a vario titolo nella materia preventiva.
Ciò che più conta, il codice è stato concepito non come opera a sè ma come parte di un più ampio progetto di Filodiritto Editore volto ad offrire ai lettori l’intera gamma delle fonti penalistiche e della loro interpretazione giurisprudenziale.
È caratteristica essenziale del progetto la completa digitalizzazione delle opere che ne fanno parte, il loro costante aggiornamento e la loro fruibilità congiunta così che i professionisti della branca penale abbiano a disposizione in un unico contenitore tutti gli strumenti conoscitivi coerenti ai loro interessi.
Desidero ringraziare l’Editore, e per esso specialmente l’Avv. Antonio Zama, per la fiducia che continua ad accordarmi e per avermi accompagnato in questa ulteriore tappa del percorso pionieristico che sto provando a compiere.
L’autore
Avvertenze e legenda
Gli articoli non seguiti dalla sigla identificativa della fonte appartengono al decreto legislativo 159/2011.
Le sentenze citate, se non altrimenti specificato, sono state emesse dalle sezioni penali della Corte di Cassazione: i relativi riferimenti comprendono la sezione emittente, il numero di registrazione e l’anno di deposito o, in alternativa, la data dell’udienza di trattazione.
La sentenza da cui è tratta la massima è indicata dopo di questa, racchiusa in parentesi. Le decisioni evidenziate nel corpo della massima sono invece quelle richiamate dall’estensore.
Le espressioni in lingua latina e in lingue straniere sono riportate in corsivo.
AG – Autorità giudiziaria
ANBSC – Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
AUA – Autorizzazione unica ambientale
BDNA – Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia
CC – Codice civile
CDS – Codice della strada
CEDU – Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e le libertà fondamentali
CNDCEC – Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
Corte EDU – Corte europea dei diritti dell’uomo
Cost. – Costituzione
CP – Codice penale
CPA – Codice del processo amministrativo
CPC – Codice di procedura civile
CPP – Codice di procedura penale
Cpv. – Capoverso
Cons. Stato – Consiglio di Stato
CSM – Consiglio superiore della magistratura
DIA – Direzione investigativa antimafia
Disp. att. c.p.p. – Disposizioni di attuazione del codice di procedura penale
DL – Decreto legge
D. Lgs. – Decreto legislativo
D. Lgs. Lgt. – Decreto legislativo luogotenenziale
DM – Decreto ministeriale
DPCM – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
DPR – Decreto del Presidente della Repubblica
FNC – Fondazione nazionale dei commercialisti
GA – giudice amministrativo
GD – Giudice delegato
GIP – Giudice per le indagini preliminari
ISEE – Indicatore situazione economica equivalente
L. – Legge
LF – Legge fallimentare
NDA – Nota dell’autore
ODCEC – Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
P.A. – Pubblica amministrazione
PG – Polizia giudiziaria o, in alternativa, Procuratore generale
PM – Pubblico ministero
RD – Regio decreto
RDL – Regio decreto legge
RTI – Raggruppamento temporaneo di imprese
SCIA – Segnalazione certificata di inizio attività
Sez. – Sezione
Sez. F – Sezione feriale
ss. – seguenti
SU – Sezioni unite
TAR – Tribunale amministrativo regionale
TRGA – Tribunale regionale di giustizia amministrativa
TULPS – Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
UNGDCEC – Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili
DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2011, n. 159
Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,
nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia,
a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 settembre 2011, n. 226, serie ordinaria
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;
Visti gli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136, recante piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia;
Ritenuto di procedere all’esercizio di entrambe le deleghe con un unico decreto legislativo;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 9 giugno 2011;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 agosto 2011;
Sulla proposta del Ministro della giustizia e del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione;
emana
il seguente decreto legislativo: