Contributi a fondo perso e finanziamenti agevolati
Il Ministero del Turismo, con decreto dello scorso 3 agosto, ha definito le modalità per l’ottenimento dei contributi a fondo perso e dei finanziamenti agevolati fruibili dalle imprese alberghiere e dalle imprese operanti nel comparto turistico stabiliti dal PNRR[1].
Vediamo di cosa si tratta.
Le agevolazioni potranno essere fruite nell’ambito di un programma di investimento che ogni impresa interessata dovrà predisporre. Gli interventi individuati nel programma di investimento dovranno essere avviati e conclusi, rispettivamente, entro 6 e 30 mesi dal perfezionamento della procedura (sarà possibile ottenere una proroga di 6 mesi ma l’intero programma di investimento dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2025).
Il programma di investimento dovrà essere di ampio respiro (l’entità nel suo complesso, infatti, non potrà essere inferiore a 500.000,00 euro e non dovrà eccedere la somma di 10.000.000,00 di euro) e dovrà contemplare la realizzazione di almeno uno dei seguenti interventi:
- riqualificazione energetica;
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri;
- realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
- digitalizzazione;
- acquisto/rinnovo di arredi.
Gli interventi non dovranno arrecare danno significativo all’ambiente.
Le spese ammissibili dovranno rientrare tra quelle di seguito indicate:
- spese necessarie alle finalità sopra indicate;
- servizi di progettazione (max 2%);
- sistemazione suolo aziendale (max 5%);
- fabbricati, opere murarie (max 50%);
- macchinari, impianti, attrezzature;
- spese per la digitalizzazione (max 5%).
Le agevolazioni di cui il settore alberghiero (e quello turistico più in generale) potrà usufruire sono interessati, vediamole nel dettaglio:
Contributo a fondo perso: sino al 30% dell’intero programma investimento. L’entità sarà commisurata in relazione alla zona[2] ove gli interventi saranno realizzati e alla dimensione dell’impresa, secondo quanto indicato nella tabella di seguito raffigurata.
Zona A | Zona C | Altre aree | |
Micro impresa | 30% | 25% | 15% |
Piccola impresa | 23% | 20% | 15% |
Media impresa | 18% | 15% | 5% |
Grande impresa | 10% | 5% | -- |
Finanziamento agevolato: sino al 50% dell’intero programma di investimento, al netto del contributo a fondo perso. La durata del finanziamento agevolato dovrà essere almeno di 4 anni e non potrà essere superiore a 15 anni. L’agevolazione è legata al tasso di interesse che sarà pari allo 0,5% annuo.
Le agevolazioni nel loro complesso (contributo a fondo perso e finanziamento agevolato) copriranno sino al 50% dell’entità del programma di investimento. La restante parte dovrà essere finanziata mediante il ricorso ad un finanziamento bancario (a tassi di mercato) la cui durata dovrà essere almeno di 4 anni e non potrà essere superiore a 15 anni.
La procedura che è stata predisposta per ottenere le agevolazioni in questione è piuttosto burocratica, cercheremo di riassumerla in modo schematico e comprensibile.
L’impresa alberghiera (o turistica) che intende usufruire delle agevolazioni in argomento dovrà richiedere ad una banca finanziatrice (scelta dall'impresa alberghiera - o turistica - nell'ambito dell'elenco delle banche aderenti alla convenzione tra il Ministero del Turismo e l’ABI) la “delibera di finanziamento” ottenuta la quale (conditio sine qua non) potrà inoltrare la domanda di finanziamento ad Invitalia che, entro 60 giorni, comunicherà all’impresa alberghiera, al Ministero del Turismo e a Cassa Deposito e Prestiti l’esito dell’istruttoria.
Nel caso in cui l’esito fosse positivo Invitalia richiederà all’impresa alberghiera la documentazione integrativa ricevuta la quale, entro 60 giorni, redigerà la proposta di concessione degli incentivi che trasmetterà al Ministero del Turismo e a Cassa Deposito e Prestiti[3].
Nei successivi 10 giorni Cassa Depositi e Prestiti adotterà la “delibera di finanziamento agevolato” che sarà trasmessa al Ministero del Turismo il quale, nei successivi 60 giorni, autorizzerà, con proprio Decreto, la concessione degli incentivi.
Il Decreto verrà recapitato all’impresa alberghiera la quale, entro 10 giorni, lo dovrà sottoscrivere in segno di accettazione e lo dovrà trasmettere alla banca finanziatrice, al Ministero del Turismo e a Cassa Deposito e Prestiti.
In ultimo, entro 90 giorni dalla ricezione del Decreto, la banca finanziatrice stipulerà con l’impresa alberghiera il contratto di finanziamento.
Dalla lettura delle “modalità tecniche” ci si rende conto di come la concessione delle agevolazioni non sia immediata e di quanto importante sia la delibera della banca finanziatrice.
È ragionevole ipotizzare, infatti, che la delibera della banca finanziatrice sarà rilasciata dopo l’ordinario iter (la delibera non sarà “automatica”) che avrà ad oggetto non solo il “programma di investimento” ma, soprattutto, la bontà dell’impresa richiedente (il rating dell’impresa) e la bontà del business plan correlato al programma di investimento (la fattibilità del business plan e gli indici finanziari ad esso correlati).
Alla luce di quanto precede è caldamente consigliabile, qualora fosse intenzione dell’impresa alberghiera fare proprie le agevolazioni in argomento, affidarsi a professionisti di settore.
[1] Imprese alberghiere, imprese agrituristiche, imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta e imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale compresi stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici inclusi parchi acquatici e faunistici.
[2] Zona A: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Zona C: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emila Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo.
Altre aree del territorio nazionale: per le sole PMI
[3] In questa fase è possibile, in seguito all’esito dell’analisi della documentazione integrativa, che venga richiesta la modifica dell’originaria delibera di finanziamento che la banca finanziatrice dovrà rimodulare e rilasciare all’impresa alberghiera. Quanto procede potrebbe dilatare ulteriormente i tempi dell’erogazione del finanziamento.