Eurocoin: cos'è e a cosa serve

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Eurocoin: cos'è e a cosa serve
 

Può forse essere utile accennare al più volte citato Eurocoin. L’Eurocoin (o €-coin) è un indicatore del ciclo economico dell’area dell’euro che fornisce una stima mensile in tempo reale della crescita del PIL. L’indice mette in luce la tendenza di fondo del PIL, perché elimina le fluttuazioni di breve periodo ed errori di misura ed è una misura, costruisce una misura sintetica dello stato della congiuntura nell’area.

L’indicatore viene pubblicato una volta al mese dal CEPR (Centre for Economic Policy Research) e dalla Banca d’Italia, che cooperano sin dal 2002. Viene costruito sfruttando serie storiche macroeconomiche (ad esempio indici di produzione industriale, indicatori di domanda, indici di borsa), dalle quali viene estratta l’informazione utile per la stima del PIL dell’area.

L’Eurocoin risulta essere un indicatore più chiaro della vera dinamica della crescita della zona euro ed è particolarmente utile per le decisioni di politica economica dell’area euro.

Ciò premesso è indicatore in questione nel mese di gennaio è tornato a calare (a -0,56 da -0,22 in dicembre). La flessione dell’indicatore ha risentito senza dubbio della debolezza dell’interscambio con l’estero e dei bassi livelli di fiducia di imprese e famiglie. Nella fase attuale, l'indicatore riflette il dispiegarsi degli effetti della pandemia di Covid-19 sull'attività economica, perché il dataset contiene un numero limitato di informazioni sul settore dei servizi, in particolare su quelli turistici, ricettivi e ricreativi, maggiormente colpiti dalla pandemia.

Le prossime date di pubblicazione di €-coin saranno venerdì 1° marzo e venerdì 29 marzo (date ancora da confermare). Dal mese di gennaio 2021 è stata pubblicata una nuova versione dell’indicatore, includendo maggiori informazioni sull’attività del settore dei servizi, che da tempo ha assunto un peso crescente in termini di valore aggiunto nell’area euro. La nuova versione di €- coin include infine il dato del PIL diffuso dall’Eurostat 30 giorni dopo il trimestre di riferimento, non appena esso si rende disponibile.