Le linee guida di stewardship per le casse di previdenza dei professionisti

Casse di previdenza
Casse di previdenza

Le linee guida di stewardship per le casse di previdenza dei professionisti

 

Il Mefop ha pubblicato, alla fine di marzo 2022, Le linee guida di Stewardship.

Ho già trattato il tema l’8 aprile 2022 su Diritto e Giustizia suggerendo, in particolare, la seguente raccomandazione, che ovviamente non è stata seguita: delegati e amministratori delle Casse di previdenza non devono svolgere ruoli di responsabilità, diretta o indiretta, all’interno di enti, società o fondi in cui investono risorse.

“Le linee guida rappresentano il primo passo normativo di soft law, ispirato alle migliori prassi internazionali con l’obiettivo di favorire un graduale avvicinamento ai temi della stewardship”.

Stewardship è un termine anglosassone non traducibile con un corrispettivo italiano, ma letteralmente significa “gestione responsabile delle risorse”.

Applicato alle Casse di previdenza dei professionisti, significa gestione responsabile degli investimenti.

Si tratta di sette principi che qui propongo:

Principio 1: Gli investitori previdenziali si dotano di una politica di impegno, che illustra le modalità con cui integrano l’impegno nei confronti degli emittenti investiti.

Principio 2: Gli investitori previdenziali monitorano e dialogano con gli emittenti investiti.

Principio 3: Gli investitori previdenziali definiscono le modalità di intervento negli emittenti investiti.

Principio 4: Gli investitori previdenziali collaborano con altri investitori, se appropriato.

Principio 5: Gli investitori previdenziali definiscono la politica di voto, in base alla quale esercitano i diritti di voto in modo coerente e consapevole.

Principio 6: Gli investitori previdenziali identificano, mitigano e gestiscono i conflitti di interesse e si dotano di una politica di gestione dei conflitti di interesse.

Principio 7: Gli investitori previdenziali rendono pubbliche le informazioni sui principi summenzionati di stewardship.

Le raccomandazioni relative al principio sette sono le seguenti:«

  • Gli investitori previdenziali dovrebbero rendere pubbliche le informazioni relative alle attività di stewardship sul loro sito web. Tali informazioni dovrebbero essere facilmente accessibili.
  • Gli investitori previdenziali dovrebbero specificare:

• come esercitano gli elementi della loro politica di impegno (principio 1)

• come ricorrono ai servizi erogati da diversi service providers (principio 1)

• come monitorano e dialogano con gli emittenti investiti (principio 2)

• le modalità di intervento negli emittenti investiti (principio 3)

• come collaborano con altri investitori (principio 4)

• come gestiscono le situazioni relative alle informazioni privilegiate e alle azioni di concerto

• gli elementi e le modalità di attuazione della loro politica di identificazione, mitigazione e gestione di conflitti di interesse (principio 6)

• come disciplinano le condizioni per la gestione del prestito titoli e le condizioni per il richiamo dei titoli dati in prestito in caso di esercizio del diritto di voto (principio 5)

• come esercitano i diritti di voto (principio 5).

  • Nel caso di delega delle attività di stewardship, gli investitori previdenziali condividono con i gestori l’opportunità di prevedere una reportistica ad hoc, che evidenzi le attività eseguite per loro conto ed eventualmente la coerenza con le politiche di impegno e voto adottate (cfr. principio 1).
  • La pubblicazione periodica di informazioni sui diversi aspetti di stewardship richiede un aggiornamento sostanziale, sulla base delle evidenze emerse dall’attuazione delle attività di stewardship e delle decisioni in merito a strategie e priorità degli investitori previdenziali. Pertanto, gli investitori previdenziali non dovrebbero limitarsi a riprodurre le stesse informazioni, ma valutare le evidenze emerse dall’ultima pubblicazione ed integrare eventuali cambiamenti che hanno avuto luogo».

Ora vi invito ad andare sui siti istituzionali delle Casse di previdenza per vedere se riuscite a trovare tutte queste informazioni.

Il conflitto di interessi a me pare macroscopico (si legge anche di un Presidente di Cassa candidato alla presidenza del fondo infrastrutturale F2i del quale la stessa Cassa è socio di capitale) ma, come diceva Longanesi, la democrazia italiana si fonda sull’abuso di potere, mitigato dal consenso popolare, e – aggiungo io - il consenso popolare spesso è dato da una minoranza! “Autarchia, ecco la parola magica - scriveva il costituzionalista Michele Ainis - una Giustizia domestica che regna in Parlamento così come all’interno delle categorie professionali, dove gli Ordini che vivono a spese degli iscritti, dovrebbero al contempo randellare i propri finanziatori”.(La Repubblica 04.02.2024).

Vigilantibus iura succurrunt, non dormientibus!