L’Italia è il nono Paese al mondo per attacchi ransomware

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L’Italia è il nono Paese al mondo per attacchi ransomware

 

Dall’Operational summary, pubblicato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale nella giornata del 2 luglio 2024, emerge un quadro dettagliato delle attuali minacce cibernetiche in Italia.  In particolare, a maggio 2024, sono stati individuati 283 eventi cyber, con un aumento del 148% rispetto ai mesi precedenti e il rapporto evidenzia diversi indicatori derivanti dalle attività svolte dall’ACN.

Più nel dettaglio, il CSIRT, ossia l’articolazione operativa dell’ACN, raccoglie informazioni provenienti da fonti aperte nazionali ed internazionali. Le suddette informazioni forniscono all’Agenzia una visione chiara e strutturata delle minacce e del livello di rischio dei soggetti nazionali. Inoltre, il CSIRT incoraggia l'adozione di pratiche standardizzate nei settori delle procedure di gestione degli incidenti e dei rischi.

L’Operational summary, inoltre, riporta le tendenze degli incidenti registrati dall'ACN in Italia suddivisi per tipologia di minaccia. Le ultime sezioni offrono una panoramica delle diverse tipologie di malware presenti in Europa, con un'attenzione particolare alle rivendicazioni di ransomware e agli attacchi DDoS.

Nel report viene presentata una stima delle tendenze per i prossimi tre mesi, quindi fino a inizio ottobre 2024: si prevede una diminuzione degli eventi cyber nei mesi di giugno e luglio, seguita da un nuovo aumento ad agosto.

Il documento evidenzia che nel mese di maggio 2024 l'Italia è risultata il nono Paese al mondo per numero di rivendicazioni di attacchi ransomware e il quarto nell'Unione europea. Nel mese di aprile, invece, l'Italia occupava il sesto posto a livello mondiale e il secondo nell'UE.

Di fronte alle crescenti minacce in ambito cibernetico, il Governo ha puntualizzato l’impegno in un’azione volta a rafforzare la collaborazione tra enti pubblici e privati. L’obiettivo principale è quello di favorire una maggiore proiezione dell’Italia in un settore di rilevanza strategica. In conclusione, può osservarsi che lo sviluppo di capacità nel settore della sicurezza informatica è un aspetto essenziale delle prerogative di uno Stato e, inoltre, che occorre garantire l’inviolabilità delle strutture informatiche al fine contribuire all’innovazione e alla crescita economica.