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Qui e ora: il valore del presente

Impostare la propria mente (e la propria vita) sulla consapevolezza del presente
qui e ora
qui e ora
Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà. C’è un detto: ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama Presente”
Kung Fu Panda

Quanto mai in questo allegro periodo di pandemia, guerra, siccità etc. (aspettiamo le cavallette con ansia a questo punto, almeno avremo da mangiare in abbondanza) ci preoccupiamo per quello che sarà del nostro futuro. Oppure ci arrovelliamo sul nostro passato, spesso con senso di impotenza, recriminazione, rimorso, rimpianto, tristezza o rabbia, se non nostalgia. Bene, queste due attività sono due grandi trappole contro il nostro benessere fisico e mentale.

Andare nel passato porta depressione, andare nel futuro ansia. Quindi vi invito a fare un viaggio nel presente. Questo vuol dire avvicinarsi alla consapevolezza di pensieri, azioni, emozioni, accogliendole senza giudizio e con benevolenza.

Vuol dire recuperare un concetto caro a Epicuro rispetto alla morte “Se c’è lei, non ci siamo e viceversa”. Stare nel qui e ora ci evita soffrire per cose che non ci sono più o non ci sono ancora.

Questo non vuol dire non progettare, pianificare, sognare o ricordare: significa semplicemente essere consapevoli di quello che ci sta accadendo e di dedicarsi con calma alle cose che accadono, momento dopo momento.

Qualche piccolo suggerimento per riappropriarci del nostro presente con piacere:

  • Nella prossima passeggiata che farete (mi auguro una di tante perché abbiamo bisogno di riprendere contatto con il mondo esterno) soffermatevi su dettagli nuovi, sui suoni, sugli odori, sulle persone che incontrate
  • Quando mangiate fatelo con consapevolezza (in mindfulness è la meditazione dell’uva passa), se vi va proviamo a farla insieme: prima osservo la forma del mio cibo, poi lo tocco, lo annuso, lo ascolto (una scoperta il delicato rumare di un chicco di uva passa accostato all’orecchio), lo metto in bocca lentamente, girandolo con la lingua, mi trattengo dal mandarlo giù, assaporo e poi finalmente lo inghiottisco. Che cosa ve ne pare?
  • Quando ho una preoccupazione che mi porta ansia legata ad esempio a qualche compito o incontro di lavoro è importante ripetersi che in questo momento la cosa che mi preoccupa non esiste (a me ha salvato dall’ansia di parecchi esami/docenze/incontri e compiti non piacevoli). Me ne occuperò al momento giusto (attenzione alla sottile ma non troppo differenza tra occuparsi e preoccuparsi). Questo aiuta a vivere con maggiore leggerezza quello che ci capita.
  • Quando ci sentiamo sommersi dalle difficoltà immaginiamole come un’onda, che si alza e poi si abbassa. Tutta la nostra vita è costellata di onde e sappiamo che sempre le onde passano.
  • Quando abbiamo dei pensieri intrusivi (io non sarò mai capace, non mi sento riconosciuto ad esempio) immaginiamoli come delle nuvole, arriva un bel venticello e le porta via tutte.

Ora una domanda sola: dove è la nostra mente in questo momento?

Buona vita a tutti, godendo di ogni minuto e vivendo nel qui e ora della vita.