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UE: per incentivare il commercio elettronico si fissano nuove regole per le controversie tra consumatori e produttori

Lo scorso 12 marzo 2013, il Parlamento Europeo ha introdotto un sistema di mediazione a basso costo per consentire ai consumatori di denunciare i commercianti di beni e servizi online: si tratta di un sistema alternativo al tradizionale sistema giudiziario.

In particolare, la nuova normativa introduce una piattaforma online (Online Dispute Resolution o ODR), gestita dalla Commissione Europea ed accessibile sul portale “Your Europe”, che offrirà ai consumatori moduli di reclamo predefiniti per la risoluzione extragiudiziale delle controversie derivanti da contratti di vendita o di servizi online tra un consumatore residente nell’UE (definizione che secondo il Parlamento Europeo dovrebbe comprendere “le persone fisiche che agiscono per scopi estranei alla loro attività commerciale, industriale, artigianale o professionale. Tuttavia, se il contratto è stipulato per scopi in parte interni e in parte esterni all’attività commerciale della persona e lo scopo commerciale è limitato in modo da non risultare predominante nel contesto generale della fornitura, la persona dovrebbe essere parimenti considerato come un consumatore”) e un professionista stabilito nell’UE attraverso l’intervento di un Organismo di Risoluzione Alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution o ADR)

La controversia dovrà essere risolta entro 90 giorni e, quanto ai costi della procedura, al momento i deputati hanno assicurato la gratuità dell’arbitrato o, nella peggiore delle ipotesi, l’imposizione di una tassa “nominale”. Secondo le prime stime, detto sistema consentirà ai consumatori di risparmiare miliardi di euro l’anno ed incentiverà il commercio elettronico transfrontaliero, stimolando la crescita e la ripresa dei mercati.

Tra le ulteriori novità introdotte, si segnala altresì l’onere imposto in capo ai professionisti che operano mediante contratti di vendita o servizi online e i mercati online di inserire nei propri siti web un link elettronico che consenta al consumatore un facile accesso alla piattaforma ODR. “Le informazioni sono fornite altresì, se del caso, nelle condizioni generali applicabili ai contratti di vendita e di servizi online”.

La direttiva ADR 2009/22/CE, approvata con 617 voti favorevoli, 51 contrari e 5 astenuti, e il regolamento ODR (CE) n. 2006/2004 entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Direttiva ADR sarà applicabile in tutti gli Stati membri entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, mentre la piattaforma ODR sarà disponibile subito dopo.

(Direttiva e Regolamento del Parlamento Europeo consultabili sul sito del Parlamento Europeo, al link: http://www.europarl.europa.eu/portal/it)

Lo scorso 12 marzo 2013, il Parlamento Europeo ha introdotto un sistema di mediazione a basso costo per consentire ai consumatori di denunciare i commercianti di beni e servizi online: si tratta di un sistema alternativo al tradizionale sistema giudiziario.

In particolare, la nuova normativa introduce una piattaforma online (Online Dispute Resolution o ODR), gestita dalla Commissione Europea ed accessibile sul portale “Your Europe”, che offrirà ai consumatori moduli di reclamo predefiniti per la risoluzione extragiudiziale delle controversie derivanti da contratti di vendita o di servizi online tra un consumatore residente nell’UE (definizione che secondo il Parlamento Europeo dovrebbe comprendere “le persone fisiche che agiscono per scopi estranei alla loro attività commerciale, industriale, artigianale o professionale. Tuttavia, se il contratto è stipulato per scopi in parte interni e in parte esterni all’attività commerciale della persona e lo scopo commerciale è limitato in modo da non risultare predominante nel contesto generale della fornitura, la persona dovrebbe essere parimenti considerato come un consumatore”) e un professionista stabilito nell’UE attraverso l’intervento di un Organismo di Risoluzione Alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution o ADR)

La controversia dovrà essere risolta entro 90 giorni e, quanto ai costi della procedura, al momento i deputati hanno assicurato la gratuità dell’arbitrato o, nella peggiore delle ipotesi, l’imposizione di una tassa “nominale”. Secondo le prime stime, detto sistema consentirà ai consumatori di risparmiare miliardi di euro l’anno ed incentiverà il commercio elettronico transfrontaliero, stimolando la crescita e la ripresa dei mercati.

Tra le ulteriori novità introdotte, si segnala altresì l’onere imposto in capo ai professionisti che operano mediante contratti di vendita o servizi online e i mercati online di inserire nei propri siti web un link elettronico che consenta al consumatore un facile accesso alla piattaforma ODR. “Le informazioni sono fornite altresì, se del caso, nelle condizioni generali applicabili ai contratti di vendita e di servizi online”.

La direttiva ADR 2009/22/CE, approvata con 617 voti favorevoli, 51 contrari e 5 astenuti, e il regolamento ODR (CE) n. 2006/2004 entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. La Direttiva ADR sarà applicabile in tutti gli Stati membri entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, mentre la piattaforma ODR sarà disponibile subito dopo.

(Direttiva e Regolamento del Parlamento Europeo consultabili sul sito del Parlamento Europeo, al link: http://www.europarl.europa.eu/portal/it)