Attualità - Reputazione online: gli studi legali italiani sbaragliano la concorrenza estera
Da uno studio commissionato da ItaliaOggi Sette alle società Reputation Manager e Be Media esce un’istantanea sorprendente sulla reputazione online degli studi legali italiani e internazionali.
Nelle prime tre posizioni della classifica, infatti, troviamo per la prima volta tre grandi studi italiani: Chiomenti, Gianni Origoni Grippo Cappelli & partner e BonelliErede.
L’analisi riguarda il periodo compreso tra maggio 2016 e aprile 2017 e sovverte il dato che vedeva gli studi legali italiani scarsamente efficaci nella comunicazione in rete della loro attività.
In testa alla classifica Chiomenti, che sale dal terzo al primo posto, seguito da Origoni, cresciuto di tre posizioni, mentre terzo risulta essere BonelliErede, in ascesa di quattro posti. A seguire, guadagnano in classifica anche Nctm, Carnelutti, Tonucci & partners, Pavia e Ansaldo, Grimaldi.
Scendono, invece, Orrick, Dla Piper, Clifford Chance, Linklaters, Cleary Gottlieb, Lombardi Segni e associati, Ls Lexjus Sinacta, Gatti Pavesi Bianchi.
Analizzando i dati si nota una maggiore propensione degli studi stranieri per le nuove tecnologie e verso una forte internazionalizzazione, con un lavoro efficace sia a livello social che di liste Wikipedia.
Gli studi italiani, invece, dimostrano un’apertura verso mercati nuovi e differenti, come la Cina. Spicca tra tutte la collaborazione avviata da Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners con Han Kun che punta a guidare gli investitori cinesi che vogliano investire in Italia, e viceversa, attraverso una attività di consulenza legale globale. BonelliErede ha invece puntato sull’Africa e ha lanciato un beauty contest, a fine 2016, per scegliere un’agenzia di comunicazione adeguata alle proprie esigenze.
Gli studi italiani non reggono il passo con i colleghi internazionali rispetto a social e a presenza su Wikipedia. Fanno eccezione Nctm, che risulta la legal firm italiana più attiva sui social con quattro canali attivi, e Chiomenti e BonelliErede, che si distinguono per l’inconsueta presenza su Wikipedia.
A parte i grandi studi legali italiani, però, il quadro della presenza degli avvocati online è desolante.
Esistono ancora molti studi che non posseggono un sito Internet dedicato, e spesso quelli che ne sono dotati mettono in campo un web site obsoleto, di solito poco aggiornato e che, quasi sempre, funge da mera vetrina statica di una attività professionale che appare datata e poco competitiva.
Se i risultati che riguardano le nostre eccellenze sono incoraggianti, tanto c’è ancora da fare rispetto alla comunicazione web a livello basilare e si auspica una maggiore e completa informatizzazione degli studi e una strutturazione dei siti web tale da poter permettere un vero servizio di informazione, di comunicazione legale e promozionale efficiente ed efficace.
Studio sulla web reputation degli studi legali italiani e internazionali condotto da Reputation Manager e Be Media.