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Dolcezze napoletane: babà, sfogliatella e … il Fiocco di Neve di Poppella

Fiocco di neve, Poppella
Ph. Federica Aliberti / Fiocco di neve, Poppella

Indice:

1. Dolcezze napoletane: babà, sfogliatella e … il Fiocco di Neve di Poppella

2. Ma tutta questa fama è meritata?

3. Come nasce il “Fiocco di neve”?

4. Come si fa il “Fiocco di neve”?

Poppella

1. Dolcezze napoletane: babà, sfogliatella e … il Fiocco di Neve di Poppella

Avrebbero mai immaginato Papele e Puppnella, pseudonimi di Raffaele Scognamillo e sua moglie, che un giorno il loro nome sarebbe risuonato per tutte  le vie di Napoli? Forse no, eppure è andata così perché in città tutti parlano del “Fiocco di Neve” di casa Poppella, la morbida briochina per cui si fanno file interminabili a qualsiasi ora del giorno visto che “È sempre il momento giusto per un Fiocco di Neve”.

Nato nel rione Sanità, ha conquistato tutta Napoli, l’Italia e addirittura l’Europa. Già dalle 7 di mattina le gente si mette in coda per poter assaggiare il bocconcino paradisiaco. Un dolce che è divenuto talmente tanto famoso da essersi ormai conquistato il podio napoletano affiancando i tradizionalissimi babà e sfogliatella.

 

2. Ma tutta questa fama è meritata?

I cartelli pubblicitari natalizi in giro per la città con la sagoma di Ciro (figlio di Raffaele Scognamillo) e il suo fiocco in mano vi invitano a visitare le sue pasticcerie nella capitale dei sapori. Il negozio di via Santa Brigida, è uno dei punti vendita della famiglia ed ha aperto le porte nel 2016: tutto bianco, dà l’idea di freschezza e genuinità, proprio come una bella bottiglia in vetro colma di latte.

Tra le torte e i dolci presenti in negozio, spicca la scritta “fiocco di neve” che aiuta i clienti a scegliere tra tutte le prelibatezze; alle pareti sono appese le fotografie raffiguranti i momenti chiave della preparazione del fiocco e sugli scaffali troneggiano le scatole a righe bianche e grigie con la iconica “P”, pronte ad incartare la delizia di casa Poppella.

 

3. Come nasce il “Fiocco di neve”?

Un giorno, nel non troppo lontano 2015, Ciro Poppella inventa il “fiocco di neve” creato grazie alla fortunata unione di una soffice pasta lievitata e una crema dal sapore inimitabile. Un’abbondante spolverata di zucchero a velo rende, poi, l’esperienza di gusto semplicemente unica. Il successo riscosso dal “fiocco” ha fatto sì che venissero inventate anche due varianti per i più golosi, una al pistacchio e una al cioccolato.

 

4. Come si fa il “Fiocco di neve”?

La ricetta è indubbiamente segreta, quello che sappiamo è che l’impasto della brioche è un tradizionale impasto a base di farina, burro, uova, zucchero, sale e lievito. Il tutto riposa per un’ora e dopodiché vengono formate le sfere che riposeranno per altre 14 ore. Passato questo tempo il fiocco viene infornato. Simile ad un paninetto, è però “senza corpo” vista la lunga lievitazione.

Una volta pronto, viene farcito con una speciale crema di latte e ricotta di pecora. Riempito il fiocco, viene spolverato sopra lo zucchero a velo e non si fa in tempo ad assaggiare che… è già finito!

Napoli adesso ha un nuovo dolce della tradizione e i “fiocchi di neve” abbondano anche in estate.