Il food styling green

food styling green
Ph. Valentina Lasagni / food styling green

La pandemia ha portato i cittadini di tutto il mondo a godere dei piaceri della cucina tra le mura domestiche, si è infatti visto crescere l'acquisto di materie prime (con attenzione alla qualità) e di comfort food in generale.

Anche se il consumo di carne è aumentato, secondo i dati, sempre più persone si avvicinano ad un’alimentazione prevalentemente vegetale. Questa scelta è data sia dalla presa di  coscienza nei confronti dell'ambiente, ma anche da una conoscenza maggiore dei benefici degli alimenti al nostro organismo.

 

GREEN STYLE

La figura dello stylist con l’avanzamento del mercato vegetale, ha dovuto aggiornarsi, istruirsi e lavorare molto. Il cibo di origine vegetale va infatti trattato in modo differente per ottenere buoni risultati in uno shooting.

estetica del food

 

TAGLIO-COTTURA-LUCENTEZZA-COLORE

Sappiamo che per ottenere un’immagine piacevole di un cibo, dobbiamo lavorare sulla consistenza o meglio sulla cottura, che ci permetterà di avere un alimento sodo, ma non crudo e con la giusta opacità.

Con le verdure bisogna stare attenti a taglio, cottura, lucentezza e colore.

 

TAGLIO: ragiona come mangi

Spezzare correttamente una foglia di insalata per un sandwich o per una bowl non è la stessa cosa.

Ciò che andiamo a fare in primis è capire di che piatto si sta parlando: un’insalata si mangia con la forchetta, un sandwich probabilmente lo si morderà (fatta eccezione per quelli gourmet da royal brunch).

La prima riflessione va dunque alla grandezza  della foglia. Per  un sandwich la  foglia  potrà essere più ampia mentre per un’insalata dovrà permettere facilmente di essere infilata  con la forchetta e messa in  bocca.

Voi direte…”ma si tratta di una  foto… cosa ti importa se è della giusta misura”. La tendenza che ormai ha spopolato da qualche anno è quella di mostrare un’immagine realistica per creare maggiore empatia con l'osservatore.

Altro aspetto di cui tenere conto è  il taglio vero e proprio.

Consiglio di lavorare con le mani a meno che non abbiate un cavolo o degli alimenti da tagliare a julienne. Le foglie di insalata, spinaci o simili, vanno scelte accuratamente e un volume/forma naturale valorizza senz’altro di più la naturalità del piatto.

 

COTTURA: sodi e colorati

Come detto sopra, anche i vegetali vanno trattati in modo da non renderli eccessivamente cotti e non malleabili. Nel panorama veg abbiamo però tutta la grande famiglia dei legumi che, se vogliamo consumare dopo lo shooting, vanno comunque cotti maggiormente.

Estetica del Food

Il mio consiglio è di mantenere sempre una cottura che non privi l’alimento della forma trasformandolo in una purea, ne lo renda “molliccio”. I legumi, sono belli da vedere se sodi e all’interno di un piatto danno croccantezza (aspetto importante per mantenere vivo la nostra curiosità organolettica nei confronti della portata che stiamo consumando.

Passaggio d'obbligo post cottura per le verdure è immergerle in un contenitore con acqua fredda e ghiaccio, così da mantenere vivido il loro colore naturale.

estetica del food

 

LUCE e FRESCHEZZA

Una verdura fresca è da sempre più appetibile. Come fare l'insalata che abbiamo a disposizione è  un po’ appassita?

Immergetela per qualche  secondo in acqua fredda e si riprenderà. Altro stratagemma è senz’altro vaporizzare le foglie con acqua. So bene che la glicerina aiuterebbe molto, ma cercando di non usare sostanze non edibili, quando riesco non la utilizzo.

Estetica del Food

 

COLORE...quello che attrae

La composizione, il contesto e la fotografia rendono il piatto accattivante, ma i colori richiamano il nostro cervello come le sirene chiamavano Ulisse.

Al di là dello stratagemma per mantenere i toni accesi post cottura, dobbiamo pensare anche a che tipi di alimenti andiamo ad avvicinare.

Nella cucina veg, spesso cucinare pietanze colorate non è semplice. Pensiamo alle lenticchie e ai vari legumi. Piuttosto che a seitan e tofu.

Dobbiamo Valorizzare i singoli alimenti e non escluderli. Come fare?

Accostandoli ad altri  alimenti o salse colorati come ad esempio fiori eduli o rametti di finocchietto (con al barbabietola o la curcuma si fanno salse coloratissime).

Alterniamoli ad esempio a sfoglie di carasau con spezie o glassiamoli, conferendo loro  un carattere più determinato.

Ricordate inoltre che il lucido e l’opaco giocano a nostro favore sempre per creare un bel contrasto.

Secondo ricerche il 90% delle decisioni in merito all’acquisto di un prodotto sono determinate dal colore [1].

La percezione del colore a livello empatico è molto soggettiva e varia leggermente dalla storia sociale e intima di ciascuno di noi. Alcuni fattori rimangono però invariati e li possiamo vedere attraverso la neurofisiologia che è una branca della biologia ed in particolare della fisiologia umana che studia il funzionamento dei neuroni e delle reti neurali. Il giallo ci darà energia e allegria, il rosso passione e potenza, il bianco purezza, il verde relax e via dicendo.

Tali processi vanno studiati accuratamente se si vuol creare un piatto potente per il nostro cervello che appaghi in ogni aspetto la nostra “golosità”.

 

Un consiglio finale, per chi non l'avesse letto…

La grammatica dei Sapori, di Niki Segnit. Un interessante immersione tra abbinamenti azzardati ed innovativi.

 

[1] Fonte: Link