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Il bilancio e la contabilità per non addetti

Sommario

1. Contabilità e bilancio per non addetti - Parte prima

1.1 Premessa

1.2 Patrimonio e reddito

1.3 Il bilancio: stato patrimoniale e conto economico

2 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte seconda

2.1 La contabilità

2.2 Scritture contabili - esempi

3 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte terza

3.1 Le operazioni (registrazioni contabili) di fine anno - Bilancio per cassa e bilancio per competenza

3.2 Aspetti finanziari e aspetti economici

3.3 I criteri di valutazione – Cenni

4 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte quarta

4.1 Il bilancio e la legge

4.2 Il bilancio e gli aspetti fiscali

4.3 Diagramma riepilogativo

 

1 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte prima

1.1 Premessa

Avete problemi quando vi mostrano un bilancio composto da una situazione patrimoniale e da un conto economico che rappresentano la attività svolta da un negozio, una industria o anche da una ONLUS? Non siete dei tecnici della materia e forse vi sentite intimiditi. Non temete, i principi base della materia sono in fondo elementari ed impararli è abbastanza semplice anche per chi non ha una cultura in materie economiche.

Nella mia lunga carriera professionale mi è capitato spesso di incontrare medici, avvocati, ingegneri molto preparati nella loro professione, i quali tuttavia erano in difficoltà di fronte ad un bilancio o più in generale a numeri organizzati e strutturati da interpretare.

Tenete anche presente che saper leggere e dare un significato a numeri, sotto forma di bilancio o di prospetti strutturati, ci fornisce un quadro della situazione che vale mille discorsi.

Ho inoltre notato, anche con ricerche su internet, che esiste una scarsità di pubblicazioni che affrontino il problema della contabilità del bilancio per non addetti, mentre esiste una vera e propria valanga di pubblicazioni che si addentrano nei vari filoni tecnici della materia, che penso facciamo scappare la voglia di addentrasi per chi è alle prime armi.

Vorrei spiegare, in alcune puntate, a chi non conosce la contabilità e il bilancio, i principi base della materia; cercando di evitare, se ci riesco, formule astruse o termini troppo specialistici. Ciò non significa che le complicazioni in questo ramo siano inesistenti, ci sono eccome, ma possono essere lasciate agli specialisti dell’argomento, senza impedirci di comprendere quanto ci viene sottoposto e essere in grado di fare domande di approfondimento quando necessario.

1.2 Patrimonio e reddito

Dobbiamo prima di tutto dobbiamo mettere a fuoco i concetti di patrimonio e reddito, ciò ci sarà utile per comprendere i principali prospetti del bilancio. Queste due grandezze rientrano nella vita quotidiana di tutti noi e la loro comprensione è intuitiva, spendiamo comunque qualche parola di spiegazione.

Il patrimonio consiste in quanto possediamo, i beni che possediamo vengono chiamati attività. Se siamo fortunati, le attività che compongono il nostro patrimonio possono essere molto varie e composte di: immobili, mobilia, autovetture, azioni, titoli dello Stato, fondi comuni d’investimento, quadri d’autore, l’attività svolta come negoziante o artigiano. Per altri le attività possono essere più modeste, magari costituite solo dalla mobilia e dalla indennità di anzianità maturata. Il patrimonio può naturalmente aumentare o diminuire: vendite acquisti, eredità, etc. Se abbiamo debiti, ad esempio un mutuo dell’appartamento di proprietà, questi vanno conteggiati in detrazione del patrimonio. I debiti vengono chiamati passività.

Le attività meno le passività ci forniscono il cd. Patrimonio netto. In pratica ciò di cui disponiamo, dopo avere conteggiato le passività esistenti. Se vogliamo ottenere la situazione del nostro Patrimonio netto dobbiamo fare una istantanea o un inventario ad una certa data, spesso alla fine di ciascun anno.

Il reddito invece è il risultato di quanto produciamo con la nostra attività. Noi otteniamo redditi e sosteniamo dei costi per ottenerli. Per chi è lavoratore dipendente il conto del reddito è semplice: i redditi sono esposti nei cedolini paga e i costi (o spese) sono usualmente solo quelli di trasporto. Per chi esercita attività professionale il conteggio è un po’ più complicato: i redditi sono dati principalmente dalle parcelle che si emettono; le spese (o costi) possono essere: l’affitto dei locali in cui viene esercitata l’attività, lo stipendio della segretaria, i costi di trasporto, i costi per aggiornamento professionale, etc. Per chi esercita un’attività imprenditoriale, ad esempio una officina di carrozziere, si avranno ugualmente redditi, dati principalmente dalle fatture che si emettono e spese date dai costi che si sostengono: affitto dei locali, materiale acquistato per le riparazioni, spese di luce e telefono, etc.

I ricavi che si ottengono meno i costi che si sostengono per ottenere questi ricavi, ci forniscono il cd reddito netto (che potrebbe essere una perdita se i costi superano i ricavi). La situazione reddituale viene sviluppata normalmente lungo un certo periodo di tempo: redditi netti (ricavi meno costi) ottenuti in un mese, un trimestre, un anno. Il periodo di tempo più frequentemente usato è l’anno.

Sicuramente ciascuno di noi effettua, più o meno saltuariamente, conteggi sia sul proprio patrimonio che sul reddito, per gli scopi più diversi: valutare la opportunità di un nuova occasione di lavoro, decidere se aprire un mutuo sull’immobile di proprietà, aiutare i figli nel matrimonio o nell’aprire una nuova attività. Ebbene questi conteggi non sono concettualmente molto diversi da quelli che fanno le aziende nel predisporre il bilancio di esercizio. Certamente i conteggi e le problematiche delle aziende sono molto più complessi, ma i principi che sono alla base sono sempre gli stessi: seguire l’andamento del patrimonio nel tempo con periodici inventari, conoscere la situazione dei redditi conseguiti in un certo intervallo di tempo.

Supponiamo di essere alla fine dell’anno: conoscere l’entità del nostro patrimonio netto e l’andamento della attività dell’anno stesso come ricavi e costi ed il conseguente reddito (o perdita) netto ci fornisce preziose informazioni sulla nostra situazione economica. Possiamo infatti avere informazioni per meglio decidere se possiamo spendere di più oppure dobbiamo risparmiare, possiamo valutare una nuova opportunità di lavoro o di investimento.

Cosa lega il patrimonio al reddito? L’utile o la perdita conseguita nel periodo di tempo che aumenta, o diminuisce il patrimonio. Tutto questo è intuitivo, se abbiamo redditi, aumentiamo il patrimonio, se abbiamo perdite lo diminuiamo.

1.3 Il bilancio: stato patrimoniale e conto economico

Il Bilancio di qualunque attività imprenditoriale (dal negozio dell’angolo alla Fiat), ma anche di una ONLUS che lavora nel campo del  sociale è appunto composto da 2 prospetti:

  • Stato patrimoniale, che fotografa la situazione del patrimonio netto (attività meno passività), ad una certa data, normalmente al 31 dicembre di ogni anno.
  • Conto economico, che evidenzia l’andamento reddituale della gestione, attraverso ricavi e costi per arrivare  all’utile o alla perdita, normalmente per il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno

Volendo essere più precisi, esistono altri prospetti che indicano aspetti della realtà aziendale (prospetto delle variazioni nel patrimonio netto, rendiconto dei flussi di cassa), ma Stato patrimoniale e Conto economico sono di gran lunga i due principali, gli altri possono essere lasciati agli specialisti della materia.

Evidenziamo ora un semplice bilancio di una piccola attività industriale, ad esempio un’officina meccanica

Stato patrimoniale al 31-12-20XX

Attività

Passività e Patrimonio netto

Marchi e brevetti (netto fondi amm-to)

            1.000

Debiti fornitori

        115.000

Terreni e fabbricati (netto fondi amm-to)

          50.000

Banche passive

          22.000

 

Macchinari  (netto fondi amm-to)

          32.000

 

Mutui passivi

          50.000

 

Magazzino

          57.000

 

Debiti diversi

            8.000

Titoli e partecipazioni

 

Fondo Trattamento Fine Rapporto (TFR)

          22.000

Crediti clienti

        116.000

Totale passività

        207.000

Banche attive

            5.000

Capitale sociale

          25.000

Crediti diversi

            6.000

Riserve

          23.000

Totale attività

        267.000

Utile esercizio

          12.000

Patrimonio netto

          60.000

Totale passività e patrim. netto

        267.000

 

Conto economico da 1-1 a 31-12-20XX

Costi

 

Ricavi

       

 

Ricavi delle vendite

 

Acquisti materie prime

 

 

  

Acquisti servizi

 

 

     

Costi del personale dipendente

 

 

 

Ammortamenti

        4.500

 

Interessi passivi

 

 

   

Risultato economico (Utile esercizio)

 

 

         

 

Alcune osservazioni per orientarci

  • Lo stato patrimoniale, che abbiamo detto, è la fotografia dei beni materiali e immateriali di proprietà della officina meccanica al 31-12-20XX; esso è esposto, per convenzione, con attività a sinistra, passività e patrimonio netto a destra
  • Il totale attività coincide con il totale passività + il patrimonio netto, cioè 267.000
  • I blocchi principali di cui si compone lo stato patrimoniale sono sempre attività da un lato e passività e patrimonio netto dall’altro lato. In questo caso le voci sono abbastanza semplici, potrebbero essere più complesse, ma i principali blocchi componenti sono sempre: attività, passività, patrimonio netto. All’interno di queste possono essere effettuate ulteriori suddivisioni, ma anche qui per il momento lasciamo gli approfondimenti per gli specialisti
  • Il conto economico evidenzia i risultati dell’attività svolta dall’officina meccanica nel periodo, da 1-1-20XX a 31-12-20XX. Le varie voci componenti il conto economico sono date dalle transazioni effettuate per esercitare l’attività: ricavi per vendite di prodotti, pagamento stipendi, acquisto materie, etc
  • L’unica voce che appare sia sullo stato patrimoniale che sul conto economico è l’utile dell’esercizio di 12.000. Questo utile viene analizzato sotto 2 aspetti: sullo stato patrimoniale come aumento del patrimonio, sul conto economico come risultato dell’attività svolta.

(Segue)

Sommario

1. Contabilità e bilancio per non addetti - Parte prima

1.1 Premessa

1.2 Patrimonio e reddito

1.3 Il bilancio: stato patrimoniale e conto economico

2 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte seconda

2.1 La contabilità

2.2 Scritture contabili - esempi

3 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte terza

3.1 Le operazioni (registrazioni contabili) di fine anno - Bilancio per cassa e bilancio per competenza

3.2 Aspetti finanziari e aspetti economici

3.3 I criteri di valutazione – Cenni

4 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte quarta

4.1 Il bilancio e la legge

4.2 Il bilancio e gli aspetti fiscali

4.3 Diagramma riepilogativo

 

1 Contabilità e bilancio per non addetti - Parte prima

1.1 Premessa

Avete problemi quando vi mostrano un bilancio composto da una situazione patrimoniale e da un conto economico che rappresentano la attività svolta da un negozio, una industria o anche da una ONLUS? Non siete dei tecnici della materia e forse vi sentite intimiditi. Non temete, i principi base della materia sono in fondo elementari ed impararli è abbastanza semplice anche per chi non ha una cultura in materie economiche.

Nella mia lunga carriera professionale mi è capitato spesso di incontrare medici, avvocati, ingegneri molto preparati nella loro professione, i quali tuttavia erano in difficoltà di fronte ad un bilancio o più in generale a numeri organizzati e strutturati da interpretare.

Tenete anche presente che saper leggere e dare un significato a numeri, sotto forma di bilancio o di prospetti strutturati, ci fornisce un quadro della situazione che vale mille discorsi.

Ho inoltre notato, anche con ricerche su internet, che esiste una scarsità di pubblicazioni che affrontino il problema della contabilità del bilancio per non addetti, mentre esiste una vera e propria valanga di pubblicazioni che si addentrano nei vari filoni tecnici della materia, che penso facciamo scappare la voglia di addentrasi per chi è alle prime armi.

Vorrei spiegare, in alcune puntate, a chi non conosce la contabilità e il bilancio, i principi base della materia; cercando di evitare, se ci riesco, formule astruse o termini troppo specialistici. Ciò non significa che le complicazioni in questo ramo siano inesistenti, ci sono eccome, ma possono essere lasciate agli specialisti dell’argomento, senza impedirci di comprendere quanto ci viene sottoposto e essere in grado di fare domande di approfondimento quando necessario.

1.2 Patrimonio e reddito

Dobbiamo prima di tutto dobbiamo mettere a fuoco i concetti di patrimonio e reddito, ciò ci sarà utile per comprendere i principali prospetti del bilancio. Queste due grandezze rientrano nella vita quotidiana di tutti noi e la loro comprensione è intuitiva, spendiamo comunque qualche parola di spiegazione.

Il patrimonio consiste in quanto possediamo, i beni che possediamo vengono chiamati attività. Se siamo fortunati, le attività che compongono il nostro patrimonio possono essere molto varie e composte di: immobili, mobilia, autovetture, azioni, titoli dello Stato, fondi comuni d’investimento, quadri d’autore, l’attività svolta come negoziante o artigiano. Per altri le attività possono essere più modeste, magari costituite solo dalla mobilia e dalla indennità di anzianità maturata. Il patrimonio può naturalmente aumentare o diminuire: vendite acquisti, eredità, etc. Se abbiamo debiti, ad esempio un mutuo dell’appartamento di proprietà, questi vanno conteggiati in detrazione del patrimonio. I debiti vengono chiamati passività.

Le attività meno le passività ci forniscono il cd. Patrimonio netto. In pratica ciò di cui disponiamo, dopo avere conteggiato le passività esistenti. Se vogliamo ottenere la situazione del nostro Patrimonio netto dobbiamo fare una istantanea o un inventario ad una certa data, spesso alla fine di ciascun anno.

Il reddito invece è il risultato di quanto produciamo con la nostra attività. Noi otteniamo redditi e sosteniamo dei costi per ottenerli. Per chi è lavoratore dipendente il conto del reddito è semplice: i redditi sono esposti nei cedolini paga e i costi (o spese) sono usualmente solo quelli di trasporto. Per chi esercita attività professionale il conteggio è un po’ più complicato: i redditi sono dati principalmente dalle parcelle che si emettono; le spese (o costi) possono essere: l’affitto dei locali in cui viene esercitata l’attività, lo stipendio della segretaria, i costi di trasporto, i costi per aggiornamento professionale, etc. Per chi esercita un’attività imprenditoriale, ad esempio una officina di carrozziere, si avranno ugualmente redditi, dati principalmente dalle fatture che si emettono e spese date dai costi che si sostengono: affitto dei locali, materiale acquistato per le riparazioni, spese di luce e telefono, etc.

I ricavi che si ottengono meno i costi che si sostengono per ottenere questi ricavi, ci forniscono il cd reddito netto (che potrebbe essere una perdita se i costi superano i ricavi). La situazione reddituale viene sviluppata normalmente lungo un certo periodo di tempo: redditi netti (ricavi meno costi) ottenuti in un mese, un trimestre, un anno. Il periodo di tempo più frequentemente usato è l’anno.

Sicuramente ciascuno di noi effettua, più o meno saltuariamente, conteggi sia sul proprio patrimonio che sul reddito, per gli scopi più diversi: valutare la opportunità di un nuova occasione di lavoro, decidere se aprire un mutuo sull’immobile di proprietà, aiutare i figli nel matrimonio o nell’aprire una nuova attività. Ebbene questi conteggi non sono concettualmente molto diversi da quelli che fanno le aziende nel predisporre il bilancio di esercizio. Certamente i conteggi e le problematiche delle aziende sono molto più complessi, ma i principi che sono alla base sono sempre gli stessi: seguire l’andamento del patrimonio nel tempo con periodici inventari, conoscere la situazione dei redditi conseguiti in un certo intervallo di tempo.

Supponiamo di essere alla fine dell’anno: conoscere l’entità del nostro patrimonio netto e l’andamento della attività dell’anno stesso come ricavi e costi ed il conseguente reddito (o perdita) netto ci fornisce preziose informazioni sulla nostra situazione economica. Possiamo infatti avere informazioni per meglio decidere se possiamo spendere di più oppure dobbiamo risparmiare, possiamo valutare una nuova opportunità di lavoro o di investimento.

Cosa lega il patrimonio al reddito? L’utile o la perdita conseguita nel periodo di tempo che aumenta, o diminuisce il patrimonio. Tutto questo è intuitivo, se abbiamo redditi, aumentiamo il patrimonio, se abbiamo perdite lo diminuiamo.

1.3 Il bilancio: stato patrimoniale e conto economico

Il Bilancio di qualunque attività imprenditoriale (dal negozio dell’angolo alla Fiat), ma anche di una ONLUS che lavora nel campo del  sociale è appunto composto da 2 prospetti:

  • Stato patrimoniale, che fotografa la situazione del patrimonio netto (attività meno passività), ad una certa data, normalmente al 31 dicembre di ogni anno.
  • Conto economico, che evidenzia l’andamento reddituale della gestione, attraverso ricavi e costi per arrivare  all’utile o alla perdita, normalmente per il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno

Volendo essere più precisi, esistono altri prospetti che indicano aspetti della realtà aziendale (prospetto delle variazioni nel patrimonio netto, rendiconto dei flussi di cassa), ma Stato patrimoniale e Conto economico sono di gran lunga i due principali, gli altri possono essere lasciati agli specialisti della materia.

Evidenziamo ora un semplice bilancio di una piccola attività industriale, ad esempio un’officina meccanica

Stato patrimoniale al 31-12-20XX

Attività

Passività e Patrimonio netto

Marchi e brevetti (netto fondi amm-to)

            1.000

Debiti fornitori

        115.000

Terreni e fabbricati (netto fondi amm-to)

          50.000

Banche passive

          22.000

 

Macchinari  (netto fondi amm-to)

          32.000

 

Mutui passivi

          50.000

 

Magazzino

          57.000

 

Debiti diversi

            8.000

Titoli e partecipazioni

 

Fondo Trattamento Fine Rapporto (TFR)

          22.000

Crediti clienti

        116.000

Totale passività

        207.000

Banche attive

            5.000

Capitale sociale

          25.000

Crediti diversi

            6.000

Riserve

          23.000

Totale attività

        267.000

Utile esercizio

          12.000

Patrimonio netto

          60.000

Totale passività e patrim. netto

        267.000

 

Conto economico da 1-1 a 31-12-20XX

Costi

 

Ricavi

       

 

Ricavi delle vendite

 

Acquisti materie prime

 

 

  

Acquisti servizi

 

 

     

Costi del personale dipendente

 

 

 

Ammortamenti

        4.500

 

Interessi passivi

 

 

   

Risultato economico (Utile esercizio)

 

 

         

 

Alcune osservazioni per orientarci

  • Lo stato patrimoniale, che abbiamo detto, è la fotografia dei beni materiali e immateriali di proprietà della officina meccanica al 31-12-20XX; esso è esposto, per convenzione, con attività a sinistra, passività e patrimonio netto a destra
  • Il totale attività coincide con il totale passività + il patrimonio netto, cioè 267.000
  • I blocchi principali di cui si compone lo stato patrimoniale sono sempre attività da un lato e passività e patrimonio netto dall’altro lato. In questo caso le voci sono abbastanza semplici, potrebbero essere più complesse, ma i principali blocchi componenti sono sempre: attività, passività, patrimonio netto. All’interno di queste possono essere effettuate ulteriori suddivisioni, ma anche qui per il momento lasciamo gli approfondimenti per gli specialisti
  • Il conto economico evidenzia i risultati dell’attività svolta dall’officina meccanica nel periodo, da 1-1-20XX a 31-12-20XX. Le varie voci componenti il conto economico sono date dalle transazioni effettuate per esercitare l’attività: ricavi per vendite di prodotti, pagamento stipendi, acquisto materie, etc
  • L’unica voce che appare sia sullo stato patrimoniale che sul conto economico è l’utile dell’esercizio di 12.000. Questo utile viene analizzato sotto 2 aspetti: sullo stato patrimoniale come aumento del patrimonio, sul conto economico come risultato dell’attività svolta.

(Segue)