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L'Is-K e l'internazionale del terrore islamista

Is-K
Is-K

Abstract

Si rischia un’escalation di attacchi terroristici in Afghanistan. Non c’è solo il profilo politico e militare. C’è un errore sulla strategia preventiva: la mancanza di un reale controllo del territorio e della conoscenza della fazione locale di Isis.

 

Is-K VS Talebani

Mentre i Talebani sembrano contenti di un Emirato per sé stessi all’interno dell’Afghanistan, il gruppo del cosiddetto Stato islamico in Afghanistan e Pakistan si sforza di stabilire un Califfato in tutta l’Asia meridionale e centrale e ha anche abbracciato l’appello dello Stato islamico per un jihad mondiale contro non musulmani.

Per l’Is-K, i Talebani non sono abbastanza rigidi nell’applicazione della Shari’ah: sono apostati e cattivi musulmani a causa del loro negoziato con gli Stati Uniti. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, l’Is-K ha tra i 500 e 1.500 combattenti in Afghanistan e ha rafforzato le sue posizioni dentro e intorno la capitale, Kabul, dove effettua la maggior parte dei suoi attacchi. Conta anche su un afflusso di combattenti dalla Siria, dall’Iraq e da altre zone di conflitto. La Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan ha contato 77 attacchi di combattenti dell’IS-K già solo nei primi quattro mesi dell’anno 2021.

 

Origine dell'Is-K

Il Khorasan, dove nasce l’Is-K è una regione che formava la Provincia nord-orientale dei Grande Iran, comprendeva gli attuali territori dell’Iran nord orientale, parti dell’Afghanistan e parti meridionali dell’Asia centrale. L’Is-K è emersa, originariamente, in Pakistan come gruppo studentesco armato appartenente all’organizzazione ombrello “Tehrik-i-Taliban Pakistan”. Temendo la persecuzione in patria, sono fuggiti oltre il confine, in Afghanistan e hanno giurato fedeltà allo Stato Islamico e all’allora capo dell’ISIS Al-Baghdadi ucciso nella primavera del 2015. Essa ha ufficialmente assorbito i terroristi nella propria rete e ha annunciato la sua espansione in Asia centrale come Is-K.

All’epoca, l’Is era all’apice del suo potere in Iraq e in Siria ed era in grado di fornire supporto finanziario e personale alla sua propaggine in Afghanistan. Da allora, quel supporto si è in gran parte prosciugato. Ma secondo l’Onu la leadership dell’Is in Siria e Iraq, che da allora è diventata clandestina, mantiene ancora contatti con l’Is-K.

La conoscenza “mimetica” del territorio e la presenza radicata (o meglio, “non sradicata”) dei terroristi è il loro vero valore aggiunto, ma anche un punto debole, se viene considerato come arma tattica di prevenzione.