Afghanistan

Zhara, soldatessa afgana, dopo la ritirata è riuscita a salvarsi, grazie a due giornalisti di un'associazione cattolica e di un deputato leghista.

Afghanistan e terrorismo sono purtroppo una endiadi. Siamo stati abituati per venti anni ad associare non tanto le guerre, ma il terrorismo islamico.

I Talebani si sono finanziati fino ad ora attraverso il commercio di oppio, l’estorsione e le attività minerarie illecite nel Paese.

Il dopoguerra afghano continua ad essere movimentato anche a causa delle manovre delle grandi potenze.

Dopo un decennio denso di governi islamisti, il mondo arabo manifesta tutta la sua diffidenza per la Fratellanza musulmana.

Il regime di Kabul nega i diritti alle donne. Esse devono stare a casa occuparsi della famiglia e dei figli in particolare.

È molto probabile che l’Afghanistan andrà incontro a nuovi esodi di massa. I paesi europei sono divisi sull'accoglienza dei profughi.

Gli attentati all’aeroporto di Kabul mostrano che l’Is-K è una delle principali minacce alla sicurezza in Afghanistan e nel mondo.

Tre fasi per la crisi afghana e tre sfide per la comunità internazionale e per i talebani, che di essa non fanno ancora parte.

I Talebani possono anche intervenire sulle leggi, ma sarà la società a gestire le donne. Sono tradizioni arcaiche, tribali, che l'islam ha rafforzato.

Gli americani non faranno mai più guerre per conto nostro, e i loro soldati non moriranno più per la nostra libertà.

Possibile non accorgersi della povertà di valori e di fini nel quale stiamo precipitando?