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Beschleunigten Verfahren come strumento per una reazione rapida della giustizia

Beweisaufnahme - istruzione - nel beschleunigten Verfahren (CPP della RFT)

I

Il beschleunigtes Verfahren è uno dei tre Sonderverfahren previsti dalla StPO (CPP) della RFT ed è applicabile nei procedimenti dinanzi all’Amtsgericht  e anche davanti allo Schöffen-gericht. È caratterizzato - rispetto al procedimento “ordinario” - dalla mancanza della schriftlichen Anklage e dello Zwischenverfahren; inoltre da un’abbreviazione dei termini per la citazione nonché da un’istruzione di carattere sommario. Lo scopo principale del beschleunigten Verfahren è di consentire una reazione rapida della giustizia alla violazione di legge (“der Tat soll die Strafe auf dem Fuße folgen”); ciò anche in applicazione della cosiddetta Beschleunigungsmaxime), nonché consentire un sensibile alleggerimento del carico di lavoro dei giudici. È stato detto che con il beschleunigten Verfahren, d’ora in avanti anche indicato con l’abbreviazione b.V., verrebbe accentuata la “spezial- und generalpräventive Wirkung des Strafrechts”.

II

Ai fini dell’instaurazione del b.V. è necessaria un’istanza del PM dopo la chiusura delle indagini. Questo tipo di procedimento presuppone una “semplice” Sachlage o che sussista una klare Beweislage; inoltre la prevedibilità di un kurzfristigen Verfahrens-abschluss, possibilmente a seguito di una sola udienza. Questi presupposti devono essere valutati dal PM che propone l’Antrag auf b.V. Va rilevato anche che se al PM si presenta l’alternativa tra il b.V. e procedere con decreto penale di condanna, deve dare la preferenza a quest’ultimo procedimento.

Il § 420 StPO, commi 1 e 2, prevede una serie di deroghe - rispetto alla disciplina contenuta nei §§ 244 e segg. StPO - per snellire il procedimento, in particolare la Beweis-aufnahme, definita anche “vereinfachte Beweisaufnahme”, garantendo così una zügige Verfahrensabwicklung.  Nel b.V. al giudice viene conferita ampia facoltà per quanto concerne sia la rilevanza delle prove da assumere, sia i modi di acquisizione delle stesse, tenendo conto della ratio legis che è quella di una Straffung und Verkürzung des Verfahrens.

Autorevole dottrina (Metzger, Graf) sostiene che la zügige Verfahrensabwicklung, qual’e’ prevista nel b.V., “wird auf Kosten der Rechtsstaatlichkeit erkauft”. Le restrizioni risp. le semplificazioni che caratterizzano il b.V., impediscono infatti una umfangreiche Beweisaufnahme (§ 245 StPO), per cui i pericoli per una sachgerechten Rechtsfindung non sono esclusi.

III

Il ricorso al b.V. è ammissibile soltanto nei procedimenti - di 1° grado - dinanzi all’Amtsrichter e davanti allo Schöffengericht; non invece nei procedimenti di 2° grado, che conseguono alla proposizione di impugnazione contro una sentenza emanata a seguito di un b.V., nei quali valgono le norme “ordinarie” in materia di gravame. È escluso altresì in sede di Privatklageverfahren.  L’inizio del b.V. viene fatto coincidere con la Vernehmung zur Sache dell’imputato;  secondo una tesi minoritaria,  già con l’Antragstellung da parte del PM. Tra Antragshinterlegung presso il giudice competente e inizio della Hauptverhandlung,  non deve intercorrere un periodo di tempo superiore a sei settimane, a meno che il giudice ritenga l’insussistenza dei presupposti per poter procedere con il b.V., nel qual caso rigetta l’Antrag del PM con ordinanza non impugnabile (unanfechtbaren Beschluss).

È da notare che se in un procedimento “ordinario” (Normalverfahren) è già stato emanato l’Eröffnungsbeschluss, non è consentito il “passaggio” al b.V.

Il termine per la citazione dell’imputato è ridotto a 24 ore (§ 418, comma 3, ultima parte, StPO) e la Ladung può esser omessa, se l’imputato dichiara di comparire spontaneamente o in caso di Vorführung dello stesso.

Il giudice che procede col b.V. può comminare una sola Maßregel der Sicherung und Besserung, che è la Entziehung der Fahrerlaubnis,  come prevista dal § 61, n. 5, StGB (CP).

IV

La Vereinfachung der Beweisaufnahme, che comporta spesso la Durchbrechung des Unmittelbarkeitsprinzips, si concreta principalmente nell’utilizzabilità di dichiarazioni rese in precedenza da testi, consulenti tecnici e coimputati - già sentiti in tale loro qualità in precedenza (e che, a seguito di archiviazione  o  Verfahrensabtrennung, rivestono ora formalmente la qualifica di teste) - contenute in verbali e letti in giudizio (si tratta di Vernehmung ersetzende Verlesungen von Vernehmungspropokollen). In tal modo viene derogato vistosamente all’Unmittelbarkeitsgrundsatz;  deroga che richiede però il consenso delle parti presenti (Verfahrensbeteiligten).

Le letture sono consentite indipendentemente dal fatto che si tratta di richterliche o nichtrichterliche Niederschriften,  purché non sussista un Beweisverwertungsverbot in relazione al documento che viene letto.

Per quanto concerne la lettura di dichiarazioni rese da testi, ai quali competerebbe il diritto alla Zeugnisverweigerung, il giudice, a meno che non si tratti di una richterlichen Vernehmung, è tenuto a valutare se il dichiarante, presumibilmente, si sarebbe o meno avvalso di questo suo diritto auf Zeugnisverweigerung (cfr. BGH St 27, 139 (141)).

Va notato che il  comma 1 del § 420 StPO viene costantemente interpretato nel senso che anche in sede di Beweisaufnahme nell’ambito di un b.V., il giudice non è dispensato dall’osservare l’Aufklärungspflicht  prevista dal § 244, comma 2, StPO. Pertanto il giudice, anche in sede di b.V., ha facoltà di procedere alla Anhörung von Beweispersonen, qualora lo ritenga necessario (specie se vi è un solo Urkundenbeweis in ordine alla cui Schlüssigkeit possono sussistere dubbi) e se è prevedibile che la Anhörung possa condurre ad una unmittelbaren Sachverhaltsaufklärung. Il giudice si avvale non infrequentemente di questa sua facoltà per esempio in caso di verbali redatti in modo tale da dover essere classificati come aussagearme Protokolle o comunque privi di chiarezza ed univocità.

V

Per quanto concerne i documenti provenienti dalla P.A., il § 420, comma 2, StPO, (che corrisponde  al § 77°, comma 2, dell’Ordnungswidrigkeitengesetz (OWiG)), sull’accordo  di tutti i Verfahrens-beteiligten,  è consentita la lettura degli stessi, anche oltre i limiti di cui al § 256, comma 1, StPO.

È da rilevare poi che in base al comma 2 del § 420 StPO, sull’accordo delle parti, può darsi lettura (come ha sentenziato il BGH), anche a semplici annotazioni e constatazioni nonché a rilievi fatti e redatti da organi della PA, in particolare da organi di polizia,  anche se in tal caso non si può prescindere da una Abwägung zwischen dem Beschleunigungsgebot und der Aufklärungspflicht, da un bilanciamento tra questi due doveri. Secondo una sentenza del BGH del 1993, il giudice, in prevalenza, deve tenere conto di quest’ultimo dovere, motivo per cui il ricorso al beschleunigten Verfahren avviene meno di frequente di quanto una semplice lettura del § 420 StPO possa far ritenere.

Il prevalere della Aufklärungspflicht fa sì che al giudice non è concesso trincerarsi dietro vacui formalismi (anziché procedere ad effettiva Sachaufklärung) per favorire gli amici e gli amici degli amici (magari politicanti). Una magistratura asservita al potere politico, cessa di essere una vera magistratura per diventare una specie di amministrazione al soldo del miglior offerente e nella quale - dopo l’eventuale sostituzione di uno - è subito pronto un altro, naturalmente della stessa risma e magari anche provenienza, per garantire la continuazione delle  “prassi” instaurate dal predecessore, “prassi” particolarmente apprez-zate, almeno in certi ambienti.

VI

Con riferimento al Verfahren vero e proprio, è da rilevare che, in linea di massima, il consenso al b.V. può essere dato anche dall’imputato privo di difensore, se la pena che verrà prevedibilmente irrogata, non sarà superiore a 6 mesi; ma in tal caso l’imputato deve essere reso edotto dal giudice del significato e della portata della Zustimmung che è in procinto di dare; di questo avviso deve essere anche fatta espressa menzione nel verbale di udienza e che costituisce una wesentliche Förmlichkeit. Se l’imputato non viene, pre-ventivamente e specificamente, reso edotto sulle conseguenze del proprio consenso, l’Einverständniserklärung è priva di efficacia. Va però notato che, una volta che l’imputato abbia acconsentito alla Verlesung, non è più ammissibile la revoca del consenso prestato (la cosiddetta Zurücknahme).

Se nel corso del dibattimento il giudice si convince che l’infliggenda pena sarà superiore a sei mesi, all’imputato deve essere nominato un difensore (nachträgliche Verteidigerernennung) e le Verfahrenshandlungen  più importanti,  già compiute prima della nomina del difensore, devono essere ripetute (in questo senso ved. OLG Frankfurt e Braunschweig). Anche l’avvenuta lettura - a seguito di ordinanza ammissiva emanata dal giudice - della documentazione di cui sopra, va annoverata tra le protokollierungspflichtigen Tatsachen; questo Beschluss, secondo un indirizzo giurisprudenziale minoritario, non dovrebbe esser motivato.

VII

In sede di b. V. è in facoltà del giudice, rigettare le richieste istruttorie, anche se non sussiste uno dei - non pochi - Ablehnungsgründe elencati nel § 244, commi 3, 4 e 5, StPO (inammissibilità, manifesta irrilevanza, intento dilatorio, teste che dovrebbe essere citato in uno Stato estero (e la cui deposizione non si appalesa indispensabile ai fini der Erforschung der Wahrheit)). Secondo parte della dottrina, il comma 4 del § 420 StPO, consentirebbe al giudice - in osservanza del Beschleunigungsgebot - decidere sulle richieste istruttorie in modo informale, anziché emanando un’apposita ordinanza.

Diversamente da quanto previsto dal § 244, commi 2-4, StPO, al giudice, nel beschleunigten Verfahren, sarebbe consentita la cosiddetta Beweisantizipation nel senso che, ritenendo che la richiesta istruttoria non sia atta a portare a neue Erkenntnisse, può essere rigettata. Questa tesi non sembra accettabile, anche perché se si procede col b.V., vige pur sempre, per il giudice, come sopra abbiamo accennato, la Aufklärungspflicht che postula che il con-vincimento del giudice non può essere soltanto soggettivo, ma deve essere anche objektiv nachvollziebar;  la decisione del giudice può, in ogni caso, essere adottata soltanto nach pflichtgemäßem Ermessen e se la “Erhebung des Beweises sich nicht aufdrängt”. Secondo un’altra tesi dottrinaria, rimasta anch’essa isolata, nell’ambito del procedimento atipico - del b. V. - sarebbe legittimo il rigetto “präsenter Beweise”;  ciò in deroga al disposto di cui al § 245, comma 2, StPO.

Costante è la giurisprudenza di merito che esige, ai fini del rigetto di un’istanza istruttoria, che il giudice vi provveda con ordinanza, dettata a verbale di udienza e motivata, sia pure sommariamente.  Anche dalla motivazione della sentenza deve risultare, in caso di rigetto di una richiesta istruttoria, che l’assunzione del mezzo istruttorio non è stata necessaria ai fini della Sachaufklärung.

VIII

Il tipo di procedimento di cui al b.V., trattandosi di un rein tatrichterliches Verfahren, si esaurisce con l’emanazione della sentenza di primo grado e non è applicabile nella Berufungsverhandlung, nella quale valgono le norme previste per tale Rechtszug. Se il giudice d’appello ravvisa la necessità di procedere  all’assunzione di prove, in tale sede non trovano applicazione le “restrizioni” in materia probatoria dettate dal § 420 StPO.

Per quanto concerne la Revision, con tale mezzo di gravame sono deducibili, mediante ordnungsgemäß erhobener Aufklärungsrüge, fehlerhafte Verlesungen von Urkunden (per esempio avvenute senza il consenso delle parti) oppure violazioni del disposto di cui al § 244, comma 2, StPO (che obbliga il giudice di estendere, anche d’ufficio, la Beweisaufnahme a tutti i fatti rilevanti ai fini della decisione (“die für die Entscheidung von Bedeutung sind”).

I

Il beschleunigtes Verfahren è uno dei tre Sonderverfahren previsti dalla StPO (CPP) della RFT ed è applicabile nei procedimenti dinanzi all’Amtsgericht  e anche davanti allo Schöffen-gericht. È caratterizzato - rispetto al procedimento “ordinario” - dalla mancanza della schriftlichen Anklage e dello Zwischenverfahren; inoltre da un’abbreviazione dei termini per la citazione nonché da un’istruzione di carattere sommario. Lo scopo principale del beschleunigten Verfahren è di consentire una reazione rapida della giustizia alla violazione di legge (“der Tat soll die Strafe auf dem Fuße folgen”); ciò anche in applicazione della cosiddetta Beschleunigungsmaxime), nonché consentire un sensibile alleggerimento del carico di lavoro dei giudici. È stato detto che con il beschleunigten Verfahren, d’ora in avanti anche indicato con l’abbreviazione b.V., verrebbe accentuata la “spezial- und generalpräventive Wirkung des Strafrechts”.

II

Ai fini dell’instaurazione del b.V. è necessaria un’istanza del PM dopo la chiusura delle indagini. Questo tipo di procedimento presuppone una “semplice” Sachlage o che sussista una klare Beweislage; inoltre la prevedibilità di un kurzfristigen Verfahrens-abschluss, possibilmente a seguito di una sola udienza. Questi presupposti devono essere valutati dal PM che propone l’Antrag auf b.V. Va rilevato anche che se al PM si presenta l’alternativa tra il b.V. e procedere con decreto penale di condanna, deve dare la preferenza a quest’ultimo procedimento.

Il § 420 StPO, commi 1 e 2, prevede una serie di deroghe - rispetto alla disciplina contenuta nei §§ 244 e segg. StPO - per snellire il procedimento, in particolare la Beweis-aufnahme, definita anche “vereinfachte Beweisaufnahme”, garantendo così una zügige Verfahrensabwicklung.  Nel b.V. al giudice viene conferita ampia facoltà per quanto concerne sia la rilevanza delle prove da assumere, sia i modi di acquisizione delle stesse, tenendo conto della ratio legis che è quella di una Straffung und Verkürzung des Verfahrens.

Autorevole dottrina (Metzger, Graf) sostiene che la zügige Verfahrensabwicklung, qual’e’ prevista nel b.V., “wird auf Kosten der Rechtsstaatlichkeit erkauft”. Le restrizioni risp. le semplificazioni che caratterizzano il b.V., impediscono infatti una umfangreiche Beweisaufnahme (§ 245 StPO), per cui i pericoli per una sachgerechten Rechtsfindung non sono esclusi.

III

Il ricorso al b.V. è ammissibile soltanto nei procedimenti - di 1° grado - dinanzi all’Amtsrichter e davanti allo Schöffengericht; non invece nei procedimenti di 2° grado, che conseguono alla proposizione di impugnazione contro una sentenza emanata a seguito di un b.V., nei quali valgono le norme “ordinarie” in materia di gravame. È escluso altresì in sede di Privatklageverfahren.  L’inizio del b.V. viene fatto coincidere con la Vernehmung zur Sache dell’imputato;  secondo una tesi minoritaria,  già con l’Antragstellung da parte del PM. Tra Antragshinterlegung presso il giudice competente e inizio della Hauptverhandlung,  non deve intercorrere un periodo di tempo superiore a sei settimane, a meno che il giudice ritenga l’insussistenza dei presupposti per poter procedere con il b.V., nel qual caso rigetta l’Antrag del PM con ordinanza non impugnabile (unanfechtbaren Beschluss).

È da notare che se in un procedimento “ordinario” (Normalverfahren) è già stato emanato l’Eröffnungsbeschluss, non è consentito il “passaggio” al b.V.

Il termine per la citazione dell’imputato è ridotto a 24 ore (§ 418, comma 3, ultima parte, StPO) e la Ladung può esser omessa, se l’imputato dichiara di comparire spontaneamente o in caso di Vorführung dello stesso.

Il giudice che procede col b.V. può comminare una sola Maßregel der Sicherung und Besserung, che è la Entziehung der Fahrerlaubnis,  come prevista dal § 61, n. 5, StGB (CP).

IV

La Vereinfachung der Beweisaufnahme, che comporta spesso la Durchbrechung des Unmittelbarkeitsprinzips, si concreta principalmente nell’utilizzabilità di dichiarazioni rese in precedenza da testi, consulenti tecnici e coimputati - già sentiti in tale loro qualità in precedenza (e che, a seguito di archiviazione  o  Verfahrensabtrennung, rivestono ora formalmente la qualifica di teste) - contenute in verbali e letti in giudizio (si tratta di Vernehmung ersetzende Verlesungen von Vernehmungspropokollen). In tal modo viene derogato vistosamente all’Unmittelbarkeitsgrundsatz;  deroga che richiede però il consenso delle parti presenti (Verfahrensbeteiligten).

Le letture sono consentite indipendentemente dal fatto che si tratta di richterliche o nichtrichterliche Niederschriften,  purché non sussista un Beweisverwertungsverbot in relazione al documento che viene letto.

Per quanto concerne la lettura di dichiarazioni rese da testi, ai quali competerebbe il diritto alla Zeugnisverweigerung, il giudice, a meno che non si tratti di una richterlichen Vernehmung, è tenuto a valutare se il dichiarante, presumibilmente, si sarebbe o meno avvalso di questo suo diritto auf Zeugnisverweigerung (cfr. BGH St 27, 139 (141)).

Va notato che il  comma 1 del § 420 StPO viene costantemente interpretato nel senso che anche in sede di Beweisaufnahme nell’ambito di un b.V., il giudice non è dispensato dall’osservare l’Aufklärungspflicht  prevista dal § 244, comma 2, StPO. Pertanto il giudice, anche in sede di b.V., ha facoltà di procedere alla Anhörung von Beweispersonen, qualora lo ritenga necessario (specie se vi è un solo Urkundenbeweis in ordine alla cui Schlüssigkeit possono sussistere dubbi) e se è prevedibile che la Anhörung possa condurre ad una unmittelbaren Sachverhaltsaufklärung. Il giudice si avvale non infrequentemente di questa sua facoltà per esempio in caso di verbali redatti in modo tale da dover essere classificati come aussagearme Protokolle o comunque privi di chiarezza ed univocità.

V

Per quanto concerne i documenti provenienti dalla P.A., il § 420, comma 2, StPO, (che corrisponde  al § 77°, comma 2, dell’Ordnungswidrigkeitengesetz (OWiG)), sull’accordo  di tutti i Verfahrens-beteiligten,  è consentita la lettura degli stessi, anche oltre i limiti di cui al § 256, comma 1, StPO.

È da rilevare poi che in base al comma 2 del § 420 StPO, sull’accordo delle parti, può darsi lettura (come ha sentenziato il BGH), anche a semplici annotazioni e constatazioni nonché a rilievi fatti e redatti da organi della PA, in particolare da organi di polizia,  anche se in tal caso non si può prescindere da una Abwägung zwischen dem Beschleunigungsgebot und der Aufklärungspflicht, da un bilanciamento tra questi due doveri. Secondo una sentenza del BGH del 1993, il giudice, in prevalenza, deve tenere conto di quest’ultimo dovere, motivo per cui il ricorso al beschleunigten Verfahren avviene meno di frequente di quanto una semplice lettura del § 420 StPO possa far ritenere.

Il prevalere della Aufklärungspflicht fa sì che al giudice non è concesso trincerarsi dietro vacui formalismi (anziché procedere ad effettiva Sachaufklärung) per favorire gli amici e gli amici degli amici (magari politicanti). Una magistratura asservita al potere politico, cessa di essere una vera magistratura per diventare una specie di amministrazione al soldo del miglior offerente e nella quale - dopo l’eventuale sostituzione di uno - è subito pronto un altro, naturalmente della stessa risma e magari anche provenienza, per garantire la continuazione delle  “prassi” instaurate dal predecessore, “prassi” particolarmente apprez-zate, almeno in certi ambienti.

VI

Con riferimento al Verfahren vero e proprio, è da rilevare che, in linea di massima, il consenso al b.V. può essere dato anche dall’imputato privo di difensore, se la pena che verrà prevedibilmente irrogata, non sarà superiore a 6 mesi; ma in tal caso l’imputato deve essere reso edotto dal giudice del significato e della portata della Zustimmung che è in procinto di dare; di questo avviso deve essere anche fatta espressa menzione nel verbale di udienza e che costituisce una wesentliche Förmlichkeit. Se l’imputato non viene, pre-ventivamente e specificamente, reso edotto sulle conseguenze del proprio consenso, l’Einverständniserklärung è priva di efficacia. Va però notato che, una volta che l’imputato abbia acconsentito alla Verlesung, non è più ammissibile la revoca del consenso prestato (la cosiddetta Zurücknahme).

Se nel corso del dibattimento il giudice si convince che l’infliggenda pena sarà superiore a sei mesi, all’imputato deve essere nominato un difensore (nachträgliche Verteidigerernennung) e le Verfahrenshandlungen  più importanti,  già compiute prima della nomina del difensore, devono essere ripetute (in questo senso ved. OLG Frankfurt e Braunschweig). Anche l’avvenuta lettura - a seguito di ordinanza ammissiva emanata dal giudice - della documentazione di cui sopra, va annoverata tra le protokollierungspflichtigen Tatsachen; questo Beschluss, secondo un indirizzo giurisprudenziale minoritario, non dovrebbe esser motivato.

VII

In sede di b. V. è in facoltà del giudice, rigettare le richieste istruttorie, anche se non sussiste uno dei - non pochi - Ablehnungsgründe elencati nel § 244, commi 3, 4 e 5, StPO (inammissibilità, manifesta irrilevanza, intento dilatorio, teste che dovrebbe essere citato in uno Stato estero (e la cui deposizione non si appalesa indispensabile ai fini der Erforschung der Wahrheit)). Secondo parte della dottrina, il comma 4 del § 420 StPO, consentirebbe al giudice - in osservanza del Beschleunigungsgebot - decidere sulle richieste istruttorie in modo informale, anziché emanando un’apposita ordinanza.

Diversamente da quanto previsto dal § 244, commi 2-4, StPO, al giudice, nel beschleunigten Verfahren, sarebbe consentita la cosiddetta Beweisantizipation nel senso che, ritenendo che la richiesta istruttoria non sia atta a portare a neue Erkenntnisse, può essere rigettata. Questa tesi non sembra accettabile, anche perché se si procede col b.V., vige pur sempre, per il giudice, come sopra abbiamo accennato, la Aufklärungspflicht che postula che il con-vincimento del giudice non può essere soltanto soggettivo, ma deve essere anche objektiv nachvollziebar;  la decisione del giudice può, in ogni caso, essere adottata soltanto nach pflichtgemäßem Ermessen e se la “Erhebung des Beweises sich nicht aufdrängt”. Secondo un’altra tesi dottrinaria, rimasta anch’essa isolata, nell’ambito del procedimento atipico - del b. V. - sarebbe legittimo il rigetto “präsenter Beweise”;  ciò in deroga al disposto di cui al § 245, comma 2, StPO.

Costante è la giurisprudenza di merito che esige, ai fini del rigetto di un’istanza istruttoria, che il giudice vi provveda con ordinanza, dettata a verbale di udienza e motivata, sia pure sommariamente.  Anche dalla motivazione della sentenza deve risultare, in caso di rigetto di una richiesta istruttoria, che l’assunzione del mezzo istruttorio non è stata necessaria ai fini della Sachaufklärung.

VIII

Il tipo di procedimento di cui al b.V., trattandosi di un rein tatrichterliches Verfahren, si esaurisce con l’emanazione della sentenza di primo grado e non è applicabile nella Berufungsverhandlung, nella quale valgono le norme previste per tale Rechtszug. Se il giudice d’appello ravvisa la necessità di procedere  all’assunzione di prove, in tale sede non trovano applicazione le “restrizioni” in materia probatoria dettate dal § 420 StPO.

Per quanto concerne la Revision, con tale mezzo di gravame sono deducibili, mediante ordnungsgemäß erhobener Aufklärungsrüge, fehlerhafte Verlesungen von Urkunden (per esempio avvenute senza il consenso delle parti) oppure violazioni del disposto di cui al § 244, comma 2, StPO (che obbliga il giudice di estendere, anche d’ufficio, la Beweisaufnahme a tutti i fatti rilevanti ai fini della decisione (“die für die Entscheidung von Bedeutung sind”).