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Attualità - Legali in sovrannumero, quattro ogni 1.000 persone, in aumento del 200 % dal 1995

Attualità - Legali in sovrannumero, quattro ogni 1.000 persone, in aumento del 200 % dal 1995
Attualità - Legali in sovrannumero, quattro ogni 1.000 persone, in aumento del 200 % dal 1995

Crescita dei professionisti legali fuori controllo. Anche se la crescita è rallentata tra il 2016 e il 2017, essendo i legali cresciuti in questo periodo solo del 0,4%.

Dal 1995, infatti, il numero degli iscritti all’Ordine forense è lievitato di quasi il 200%, passando dai circa 160.000 ai 243.000 censiti nel 2017, con una crescita effettiva del 192% in ventidue anni. In sostanza, dunque, il dato attuale è quello di quattro legali ogni 1.000 abitanti, contro quello del 1990 che vedeva un professionista ogni 1.000 unità.

È quanto risulta dal terzo rapporto Censis-Cassa di previdenza forense sullo stato dell’avvocatura, recentemente presentato a Roma alla presenza, fra gli altri, del presidente dell’ente pensionistico Nunzio Luciano e dell’onorevole Antonio Tajani.

Questo trend, in atto da oltre un ventennio, viene spiegato dal dossier facendo riferimento al notevole incremento della quota rosa all’interno degli iscritti. Spiega il documento, infatti che: «…ha inciso in maniera netta sull’identità e sulla composizione di genere della professione, che è passata dall’essere prevalentemente maschile all’essere oggi distribuita in maniera quasi paritaria».

In effetti, analizzando i dati si evince che nel 1995 le iscritte all’albo rappresentavano solo il 25% del totale dei legali. Nel 2017, invece, costituiscono il 47,8% del totale.

Dall’indagine risultano altri elementi piuttosto interessanti.

La clientela dell’avvocato, oggi, risulta esigente e preparata, in quanto solo il 48% degli italiani interpellati sostiene di ritenere vincolante la condivisione della linea difensiva, mentre il 34% di questi sarebbe d’accordo sul valutare il risultato ottenuto al termine dell’intervento e, solo a quel punto, sarebbe disponibile a saldare la fattura, avendo vagliato l’impegno dell’avvocato e l’esito della sua attività.

Un dato sorprendente riguarda i guadagni dei legali, che risultano in  linea con quelli di vent’anni fa, con una conseguente e notevole perdita di potere di acquisto. In sostanza, un avvocato nel 1995 fatturava in media lo stesso importo di oggi.

A tal proposito, resta l’annoso divario tra i guadagni degli avvocati maschi rispetto alla quota femminile, che risulta denunciare in media un reddito pari 43,8% dei colleghi uomini.

Tale condizione di patente disparità è stata certificata anche dal bilancio consuntivo del 2017 della Cassa Forense, che ha denunciato una situazione di affanno, senza peraltro suggerire possibili correttivi o accortezze da seguire.

 

Cassa Forense - Terzo rapporto CENSIS sull’avvocatura italiana