Tariftreuegesetz - RFT
Tariftreuegesetz - RFT
”Tariftreue“ – Che cos’è e quali sono gli obiettivi, che ci si propone con un disegno di legge nella RFT
Il Governo della RFT ha elaborato un disegno di legge, che, se approvato dal “Bundestag” e dal “Bundesrat”, sancirebbe l’obbligo – per chi intende eseguire lavori pubblici – di retribuire i lavoratori “nach Tarif”, vale a dire, secondo contratti stipulati tra datori di lavoro e sindacati; obbligo, destinato a valere anche per “Subunternehmer”.
Prima di esaminare il predetto disegno di legge, pare opportuno, illustrare, sia pure per sommi capi, il “Tarifvertragsgesetz – TVG” del 1949, riformato nel 1969 e nel 2020.
Il “Tarifvertrag” disciplina diritti e obblighi delle “Tarifvertragsparteien” (delle parti, che stipulano un contratto collettivo di lavoro) e contiene norme sul contenuto, la stipula e la cessazione di rapporti di lavoro, nonchè sulle aziende, che sono parti del “Tarifvertrag”.
Per i “Tarifverträge” è richiesta la forma scritta a substantiam.
Parti dei “Tarifverträge” sono, di regola, sindacati e associazioni di datori di lavoro, ma possono essere anche singoli datori di lavoro.
Associazioni di sindacati e di datori di lavoro, possono stipulare “Tarifverträge”, se alle stesse è stata conferita delega a tal fine. Vincolati alle pattuizioni contrattuali, sono gli iscritti all’associazione di imprese e ai sindacati.
Un’eventuale rinuncia ai diritti previsti dal “Tarifvertrag”, produce effetti soltanto, se vi è accordo tra le parti.
È ammisibile, che un datore di lavoro sia vincolato da più di un “Tarifvertrag”.
Se un’associazione di datori di lavoro o un singolo datore di lavoro, prende contatto con un sindacato, al fine di trattative per la stipula di un “Tarifvertrag”, quest’associazione (o il singolo datore di lavoro), deve renderlo pubblico, tempestivamente e in modo adeguato.
In tal caso, un altro sindacato, abilitato anch’esso a “Tarifabschlüsse”, può sottoporre all’associazione degli imprenditori, proposte e richieste.
Il ministero del Lavoro ha facolt’à, di dichiarare un “Tarifabschluss allgemeinverbindlich”, se vi è il consenso di 3 rappresentanti delle associazioni degli imprenditori e di 3 sindacati maggiormente rappresentativi su base federale e la dichiarazione di “Allgemeinverbindlichkeit”, è di interesse pubblico. Altro “requisito”: il “Tarifvertrag”, deve aver avuto larga approvazione nel settore (per il quale è destinato a valere) e deve riguardare: 1) retribuzione, 2) “betriebliche Altersversorgung”, 3) indennità in favore di apprendisti, 4) retribuzione in caso di riduzione dell’orario di lavoro oppure di aumento dello stesso, 5) ferie.
Prima della dichiarazione di “Allgemeinverbindlichkeit”, devono essere sentiti i rappresentanti dei “Länder”, che avranno facolt’à, di prendere posizione, per iscritto e oralmente.
Se la suprema autorit’à di un “Land “ in materia di lavoro, si oppone alla predetta dichiarazione, è necessario, il consenso del Governo federale per la dichiarazione di “Verbindlichkeit”.
L’”Allgemeinverbindlichkeitserklärung” comporta, che la normativa contenuta nel “Tarifvertrag”, deve trovare applicazione per lavoratori e datori di lavoro, che non hanno partecipato alle trattative o non hanno aderito a un sindacato o a un’associazione di datori di lavoro.
Il ministero del Lavoro (federale), può annullare l’”Allgemeinverbindlichkeit” del “Tarifvertrag”, se l’annullamento è nell’interesse pubblico, provvedendo altresí alla pubblicazione del relativo provvedimento; altrimenti, il “Tarifvertrag”, cessa di avere vigore alla scadenza pattuita. La “Tarifbindung” (o “Tarifgebundenheit”) comporta stabilità e standards minimi in materia di retribuzione, orario di lavoro e ferie.
Le parti contrattuali, sono obbligate, a provvedere
all’invio – al ministro del Lavoro, entro un mese dall’avvenuta stipula – dell’originale (o della copia autentica) del “Tarifvertrag”; uguale obbligo vige per le autorit’à dei “Länder”, sul cui territorio il contratto è destinato a trovare applicazione. Vanno comunicate pure modifiche e scadenza dei “Tarifverträge”. In caso di violazione, possono essere comminate sanzioni amministrative a carico dell’inadempiente.
Incombe poi al datore di lavoro, rendere pubblico il “Tarifvertrag”, applicabile nella propria impresa. Decisioni di autorit’à giudiziarie, emanate in materia di controversie di lavoro, sono vincolanti anche per arbitri.
Il § 11 del “TVG” prevede, che il ministro del Lavoro federale, sentiti i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, ha facolt’à di emanare disposizioni di attuazione del “TVG”; in particolare, per quanto riguarda il “Tarifregister” e il “Tarifarchiv”, nonchè il procedimento per l’”Allgemeinerklärung” e per l’annullamento di “Tarifverträge”.
Ancora qualche dato statistico. Le percentuali di lavoratori operanti in aziende con un “Branchenvertrag”, è in costante calo nella RFT.
Nel 2018, era il 48%, nel 1019 il 46 % e nel 2020, il 43 %: per il 7%, valgono cosiddetti Haustarifvertäge.
Fatta questa premessa, vediamo ora le disposizioni più importanti del disegno di legge concernente la “Tariftreue”.
Come sopra accennato, i “Tarifverträge” garantiscono soprattutto retribuzioni uguali .
La disposizione più importante del “Gesetzentwurf”, riguarda l’obbligo del “Bund”, di affidare l’esecuzione di lavori pubblici, esclusivamente a imprese, che retribuiscono i loro dipendenti “nach Tarif” (secondo il vigente contratto collettivo di lavoro).
Il “Tariftreuegesetz” troverà applicazione per lavori pubblici del valore superiore a 50.000 Euro. Saranno ridotti, gli adempimenti burocratici, gli obblighi di documentazione e di conservazione della stessa; pure i controlli. Il “Tariftreueversprechen” costituirà parte integrante del contratto di affidamento di lavori pubblici.
Imprese, che retribuiscono i loro dipendenti “nach Tarif”, non devono essere svantaggiate rispetto a quelle, che non devono osservare “Tarifvereinbarungen”. Attualmente, le “tarifgebundenen” imprese, non di rado, “soccombono”, in sede di offerte, di fronte a chi, non è tenuto a osservare il “Tarif” e quindi, può offrire l’esecuzione di opere (e la fornitura di merci), a un corrispettivo inferiore. **
Il “Tarifgesetz” tende anche a far sí, che il numero delle imprese, che sono “tarifgebunden”, aumenterà; come sopra abbiamo visto, il loro numero, negli ultimi anni, si è ridotto. Si è passati dal 75% al 50% circa.
Secondo la ministra federale dei Lavori pubblici, i “Tarifverträge”, sono anche una valida base per una retribuzione equa e buone condizioni di lavoro. Inoltre, sono un antidoto contro il cosiddetto Verdrängungswettbewerb, basato su costi del lavoro.
La progettata emanazione del “Bundestariftreuegesetz”, coincide con grandi investimenti previsti nel settore dei lavori pubblici nei prossimi anni (cosiddetto Sondervermögen Infrastruktur): riguarda la modernizzazione di ospedali, ponti e scuole. Chi esegue lavori per il Bund, è stato osservato, ha anche diritto, di essere retribuito adeguatamente per il proprio lavoro.
I “Tarifverträge” mirano a un “fairen Interessenausgleich” tra lavoratori e datori di lavoro; consentono, alle imprese, di pianificare la loro attivit’à e contribuiscono a una concorrenza leale.
Anche da parte dell’UE, l’incremento della “Tarifgebundenheit”, è vista di buon occhio. Se sarà approvato – nella RFT – il “Tariftreuegesetz”, tutti i lavoratori impiegati nell’esecuzione di opere pubbliche, dovranno essere retribuiti in osservanza del vigente “Tarif”. Se il disegno di legge otterrà l’approvazione del “Bundestag” e del “Bundesrat”, il “Lohndumping” nell’esecuzione di lavori pubblici, dovrebbe essere impedito.
La mancanza dell’obbligo, di attenersi a “Tarifverträge, si riflette negativamente anche sulle condizioni dei lavoratori. Per questo motivo, il disegno di legge de quo, prevede che pure “Subunternehmer” dovranno rispettare i “Tarifverträge”.
Alcuni “Länder” della RFT, hanno gi’à una normativa analoga a quella, che il “Bund” intende introdurre con il “Bundestariftreuegesetz”.
Il 10. 10. 25, i partiti del “Bundestag”, hanno preso posizione sul disegno di legge del Governo federale.
Mentre i sindacati, si sono espressi, in linea di massima, favorevolmente sul disegno di legge riguardante l’introducenda “Bundestariftreue” (e vedono un’opportunità per una “giusta” retribuzione dei lavoratori e “Wettbewerbsgerechtigkeit”), gli imprenditori temono un aumento degli obblighi in materia di burocrazia, “interventi” sulla “Sozialpartnerschaft” e svantaggi per il ceto medio.
Esperti hanno criticato, che il disegno di legge conterrebbe una disciplina troppo rigida, norme troppo “deboli” per impedire il “Lohndumping”. La proposta di legge, non sarebbe “chiara”.
Da più parti, è stato chiesto pure, che la “soglia” di 50.000 Euro, dovrebbe essere ridotta; l’emananda legge non contemplerebbe i “Leiharbeitnehmer”. Tra le applicande sanzioni, manca la previsione della loro entit’à,
Queste critiche sono emerse soprattutto in sede di esame, avvenuto in Commissione “für Arbeit und Soziales”.
Durante la prima lettura nel “Bundestag” (10.10.25), l’estrema destra si è dichiarata contraria al disegno di legge, mentre esponenti del Governo federale, hanno ribadito, che sarà rafforzato l’ordinamento autonomo del "Tarifsystem” e che imprese, che non sono “tarifgebunden”, saranno escluse dalle gare per l’affidamento dell’esecuzione di lavori pubblici, mentre, finora, godevano di vantaggi, in quanto i costi del lavoro, erano inferiori rispetto a chi era vincolato all’osservanza della “Tarifbindung”.
Questo, in un periodo di tempo, in cui il “Bund “ sborserà 500 miar. Euro per la “modernizzazione" di infrastrutture nella RFT. È inammissibile, è stato osservato, che – con denaro del contribuente - sia finanziato “Lohndumping”, come è avvenuto finora.
Ha promesso, la ministra del Lavoro, che la legge sar’à ”so bürokratiearm wie möglich” (verranno eliminate, il più possibile, le “pastoie” burocratiche).
Non soltanto di incompetenza della ministra del Lavoro, ma anche di attacco alla libert’à d’impresa, ha parlato l’estrema destra, ribadendo, che il disegno di legge, sarebbe espressione della “Bürokratiepolitik” del Governo federale e svantaggerebbe le imprese di medie dimensioni.
Esponenti del Governo federale, hanno messo in risalto, che la nuova legge prevede, tra l’altro, che la PA, non potr’à richiedere – ai partecipanti a gare per l’esecuzione di opere pubbliche – informazioni, di cui la stessa PA, è gi’à in possesso.
Parti dell’opposizione, hanno criticato il limite-soglia di 50.000 Euro (per le opere pubbliche in genere) per effetto del quale, circa il 30% di esse, non sarebbe soggetto all’applicazione della legge. “Incomprensibile”, è stato detto, è che per “Aufträge für die Bundeswehr” (esercito), il “Bundestariftreuegesetz” non dovrebbe trovare applicazione e che controlli, dovrebbero essere possibili, anche a prescindere da sospetti concreti.