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Polizia postale: allarme sugli attacchi in rete

polizia postale e attacchi in rete
polizia postale e attacchi in rete

Abstract

I vaccini contro questa pandemia non sono solo prodotti dalle indagini, né basterà la pure utilissima Agenzia governativa sulla cybersecurity.

 

La nuova pandemia

    Nella ricca messe di dati forniti dal report, meritano evidenza secondo me alcuni concetti che vi sono collegabili. Intanto, l’effetto pandemia sull’incremento dell’ampiezza del web a fini criminali. I contenuti trovano sì posto, ma questo, per internet, costituisce una spinta a immetterne sempre di più, consci del fatto che non vi saranno catastrofi naturali. Ma la libertà di utilizzo di internet fuori da qualsiasi controllo, volendo fa danni esponenzialmente maggiori. Il letto di un fiume è innalzabile prima dell’esondazione, per limitarne i danni.

    Si può fare lo stesso per un contenuto web? Temo di no: 5434 attacchi a infrastrutture critiche – significa beni dello Stato strategici, ma anche delle grandi aziende e degli enti locali – ci plastificano una realtà più pesante. Perché questi sono quelli rilevati dalla nostra ottima Polizia postale, ma ne avvengono almeno tre volte di più.

    La stessa squadra di investigatori ne ha censiti 110.524 come “alert”, cioè allarmi lanciati per possibili infiltrazioni nei siti dedicati. E mancano ovviamente i numerosissimi non denunciati. Altro dato di estremo interesse è quello del furto di dati finanziari e bancari: il phishing vocale quello via mail e quello tramite sms hanno prodotto in Italia, solo in un anno, oltre 18.000 furti di informazioni, il 27% in più del 2020.

     

    La cultura della riservatezza

      I genitori italiani devono essere invece assai preoccupati dalla pedopornografia: controlliamo con attenzione i pc dei nostri figli, dato che le indagini su questi reati sono aumentate in un anno del 70%, con 29.000 siti analizzati e 2539 chiusi.

      Così come i domini utilizzati da terroristi per affiliare nuovi soldati: approfondimenti sono stati effettuati su oltre 100.000 di essi e, tramite questa attività sono anche stati denunciati 108 esponenti legati a siti di movimenti no vax e no green pass. I vaccini contro questa pandemia non sono solo prodotti dalle indagini, né basterà la pure utilissima Agenzia governativa sulla cybersecurity.

      Come sempre, i comportamenti responsabili e la cultura della riservatezza: su internet, come al telefono, seguiamo i consigli delle nostre mamme. Non parliamo con gli sconosciuti.