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Solicitor e barrister “sotto lo stesso tetto” nelle nuove legal partnership irlandesi

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Solicitor e barrister “sotto lo stesso tetto” nelle nuove legal partnership irlandesi

 
Il sistema del “doppio avvocato” nei paesi di common law
La proposta di riformare le professioni legali in Irlanda
Conclusioni

 

Il sistema del “doppio avvocato” nei paesi di common law

Il sistema del “doppio avvocato”, solicitor e barrister, presente in molti paesi c.d. di common law – Regno Unito, Irlanda, Nuova Zelanda, Australia – rende l’accesso alla giustizia sicuramente molto costoso.

Il cliente entra in contatto con il solicitor al quale affida l’incarico, che però a sua volta incarica il barrister per qualsiasi attività che, nell’ambito dell’incarico ricevuto, richieda di andare in tribunale. Il barrister non ha quindi rapporto diretto con il cliente ma costa tanto quanto il solicitor (a volte di più) e quest’ultimo sarà obbligato a corrispondergli il compenso professionale, anche qualora il cliente non paghi.

Anche in virtù di questo rapporto “mediato” con cliente, i barrister sono sempre stati considerati professionisti indipendenti, esperti dedicati esclusivamente allo studio dei casi e alla pura attività processuale.

 

La proposta di riformare le professioni legali in Irlanda

Negli ultimi mesi in Irlanda, una nuova proposta di legge è allo studio di una specifica commissione, la Legal Services Regulation Authority (LSRA), che dovrà decidere se e in che modo solicitor e barrister (o i barrister tra di loro) potranno associarsi e costituire delle legal partnership. Questo porterebbe a ripensare e ottimizzare tutta una serie di attività con i relativi costi, primo tra tutti quello delle assicurazioni professionali, che incide moltissimo sui professionisti del settore legale.

L’obiettivo di questo nuovo modello di business è quello di rendere più competitivi i prezzi dei servizi legali. Non possiamo che essere d’accordo con questo nuovo assetto che appare sotto tutti gli aspetti virtuoso, in quanto rende l’accesso alla giustizia e ai servizi legali sempre più un diritto di tutti, invece che un privilegio riservato ai più abbienti.

Inoltre, se per le cause vere e proprie il barrister ha un ruolo determinante nella elaborazione della strategia processuale, nella redazione degli atti del processo e nell’attività difensiva svolta in giudizio, ci sono altri procedimenti come quelli esecutivi dove il contributo del barrister è molto più formale e incentrato sulla procedura che di diritto sostanziale vero e proprio, visto che il merito della causa è già stato deciso. Il costo della sua attività però è sempre quello e di fatto raddoppia (unito al compenso del solicitor) il costo totale del servizio.

Molte volte accade quindi che nel caso di una sentenza esecutiva emessa in Italia da eseguire nei confronti di un soggetto irlandese che preveda il recupero di un importo di valore contenuto, si rinunci a procedere all’esecuzione in Irlanda perché via dei costi legali troppo alti, considerata anche l’aleatorietà della procedura esecutiva (ad esempio se il debitore è insolvente).

 

Conclusioni

Solicitor e barrister “sotto lo stesso tetto”? Assolutamente sì.

E’ necessario un correttivo che renda il meccanismo della giustizia più equo nei paesi in cui esiste la doppia professionalità del solicitor e del barrister e ci auguriamo che la riforma del modello di business dei professionisti in Irlanda porti al raggiungimento di questo obiettivo e diventi un modello da implementare anche per gli altri paesi di common law.