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La Camera di Commercio italo-irlandese nei rapporti economici tra Italia e Irlanda

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La Camera di Commercio italo-irlandese nei rapporti economici tra Italia e Irlanda

 

Gestazione e nascita della Camera di commercio italo irlandese

Attività della Camera e sinergie tra Italia e Irlanda

Il vantaggio di arrivare in Irlanda attraverso il network della Camera

 

Gestazione e nascita della Camera di commercio italo irlandese

La Camera di commercio italo irlandese nasce col nome di Italian Irish Chamber of Commerce nell’agosto 2019 su impulso dell’Ambasciata d’Italia e grazie alla fattiva partecipazione delle realtà aziendali e consulenziali con DNA italiano presenti sul territorio irlandese. Questo gruppo di imprese e studi professionali è formato da grandi aziende come Bulgari Ireland Limited, Mediolanum International Funds Limited, Intesa San Paolo Bank Ireland, FAAC Electronics Limited, D’Amico Società di Navigazione, insieme a realtà consulenziali come la nostra di Italian Desk Srl, quella internazionale del Gruppo Kelmer, di Vision Creative Studios e via dicendo.

L’auspicio di avere una camera di commercio italiana in Irlanda, fino a quel momento gestita da Londra, è diventata un’esigenza irrinunciabile al verificarsi della Brexit, che ha separato le strade di Regno Unito e Unione Europea.

Lo status ufficiale di camera di commercio italiana all’estero viene riconosciuto da Assocamere Estero dopo circa due anni di operato virtuoso della neonata camera. Nonostante la Camera irlandese sia stata costituita pochi mesi prima della pandemia, si è riusciti ugualmente e grazie all’impegno di tutti i soci fondatori e di quelli che vi hanno successivamente aderito, a raggiungere i requisiti formali e sostanziali necessari per ottenere la pre-adesione propedeutica al riconoscimento ufficiale come Camera di Commercio. Un aiuto importante nell’iter di approvazione è arrivato dalla Camera di commercio italiana in Belgio, anch’essa socio fondatore della camera irlandese fin dagli albori.

 

Attività della Camera e sinergie tra Italia e Irlanda

La mission principale delle camere di commercio all’estero è quella di promuovere l’interazione tra il paese che le ospita e l’Italia, sotto il profilo commerciale, industriale e dell’imprenditoria.

L’Irlanda ha un prodotto interno lordo pari a 498 miliardi e pro-capite di 111.053 US$ che continuano a crescere con una media superiore a quella degli altri paesi Europei. I valori della crescita economica sono rimasti costanti durante il covid e le medesime previsioni sono confermate anche per il 2023.

L’Irlanda è un paese che fornisce servizi, prevalentemente nei settori finanziario, assicurativo e dell’IT, e non ha molte aziende nel settore manufatturiero in quanto, per scelte di politica economica ormai risalenti nel tempo, ha limitato la presenza di industrie sul territorio in modo da minimizzarne l’impatto ambientale. Possiamo dire che ad oggi l’unica industria manifatturiera che resta fiorente in Irlanda è quella farmaceutica.

E’ quindi evidente che la principale sinergia tra i due Paesi si fonda sul fatto che l’Italia di contro è un grande paese manifatturiero in molti diversi ambiti.

Gli investimenti dello Stato irlandese al momento riguardano le infrastrutture e il settore residenziale, per i quali sono state già stanziate ingenti somme e avviati cantieri e progetti di ampia portata.

Ci sono esigenze oggi in Irlanda che riguardano il settore housing e la necessità di incremento di immobili di tipo residential (abitazioni) e commercial (uffici, siti produttivi). Il flusso di lavoratori stranieri che arrivano in Irlanda ogni anno è ingente e il Paese deve stare al passo con l’offerta di abitazioni e uffici per restare competitivo.

Un altro settore sul quale l’Irlanda deve adeguare l’offerta di servizi e infrastrutture è quello dei trasporti, urbani e interurbani, per garantire un flusso di mobilità efficiente della popolazione e dei lavoratori. Questa esigenza si traduce nella necessità di costruire metropolitane, strade e autostrade.

L’Italia su questo fronte è in grado di fornire dai materiali all’esperienza progettuale e di know how nella realizzazione di grandi opere che porterebbero valore aggiunto nel progetto di sviluppo delle infrastrutture sul territorio irlandese.

Sempre nell’ambito delle infrastrutture e dei servizi, anche il settore ospedaliero risulta ad oggi non adeguato rispetto all’esigenza di ospedalizzazione di pazienti presente nel Paese.

 

Il vantaggio di arrivare in Irlanda attraverso il network della Camera

L’Irlanda ha dovuto aprirsi a nuovi mercati dopo la Brexit, che ha di fatto modificato le condizioni del rapporto commerciale privilegiato prima esistente con il Regno Unito. Tuttavia, come spesso accade, ciò che inizialmente crea un problema può diventare un’opportunità.

La Camera sin dalla sua formazione nel 2019 ha lavorato con successo per aprire nuovi mercati per aziende italiane in Irlanda e risolto problematiche locali di forniture di materiali industriali originati dalla Brexit. La Camera sta anche facilitando l’accesso delle aziende italiane a gare di appalto pubbliche in Irlanda nei settori delle infrastrutture.

Abbiamo chiesto al Segretario Generale della Camera, Alberto Rizzini, una previsione sul tipo di attività che si prospetta nell’arco dei prossimi due anni per la Camera: “Senza dubbio un percorso che prevediamo è quello di aprire nuovi canali tra Italia e Irlanda nell’ambito della supply chain e aumentare la presenza italiana in Irlanda attraverso l’aggiudicazione di lavori nelle gare d’appalto pubbliche sul fronte delle infrastrutture. Grazie al lavoro della Camera sull’apertura di nuove linee di logistica, trasportare prodotti dall’Italia all’Irlanda è diventato più efficiente ed economico rispetto al passato e consente all’Irlanda non solo di trovare una valida alternativa all’acquisto di prodotti in UK, ma anche di farlo in modo più competitivo andando direttamente alla fonte, acquistando prodotti di qualità superiore a prezzi più convenienti”.

Perché la Camera rappresenta un fast track in termini di credibilità per le imprese italiane interessate all’Irlanda? Da socio fondatore darò una risposta che può sembrare di parte, ma posso assicurare ai nostri lettori che non è così.

La Camera si è resa credibile e affidabile sul territorio perché chi la rappresenta, in particolare il Presidente Furio Pietribiasi, CEO di Mediolanum International Funds Limited, e il Segretario Generale Alberto Rizzini, hanno oltre 20 anni di network in Irlanda e di reputazione personale e professionale che sono garanzia di credibilità.

Questa presenza nel territorio è la chiave per superare il gap culturale e di diffidenza con cui puntualmente ci si scontra quando si vuole avviare un business in un Paese che non è quello di origine. La Camera ha ruolo, persone e professionalità per consentire alle aziende italiane di entrare con successo in Irlanda, un Paese con un’economia sana e in grande sviluppo, che ha tutte le caratteristiche per diventare nei prossimi anni la nuova Inghilterra per l’Europa e per l’Italia.