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Irlanda e transizione energetica

Transizione energetica
Transizione energetica

Irlanda e transizione energetica


Sommario

Transizione energetica tra fonti alternative e smaltimento della CO2

L’idrogeno come fonte energetica alternativa al gas

Le scelte e gli investimenti nel settore energetico in Irlanda

 

Transizione energetica tra fonti alternative e smaltimento della CO2

La transizione energetica ha due snodi fondamentali: da un lato la ricerca di fonti di energia alternative al gas e al petrolio, e dall’altro lo smaltimento della CO2 prodotta dalla combustione degli idrocarburi per ridurne l’impatto ambientale.

La ricerca delle fonti di energia alternative al gas in molti Paesi è orientata, giustamente, sulla base delle caratteristiche ambientali del territorio in questione (ad es. la presenza di vento, acqua, sole, eccetera). Il grande vantaggio di questo tipo di energia è che, almeno in prospettiva, possano avere un costo molto basso e un ridotto impatto ambientale. Tuttavia, la grande difficoltà con le energie alternative è relativa al loro stoccaggio e conservazione.

Riguardo invece allo smaltimento della CO2, la prima criticità sono i costi del suo assorbimento e stoccaggio (c.d. CO2 capture). Una delle modalità di stoccaggio della CO2 è l’utilizzo di giacimenti esausti nelle profondità del mare. Le tecnologie esistono, ma sono ancora molto costose. Attualmente c’è un progetto di utilizzare i giacimenti presenti nel mare tra Irlanda e UK per lo stoccaggio della CO2, al quale anche l’Italia partecipa attraverso l’ENI.
 

L’idrogeno come fonte energetica alternativa al gas

L’idrogeno è la fonte energetica ideale sotto il profilo dell’impatto ambientale perché dalla combustione con l’ossigeno si ottiene H2O sotto forma di vapore acqueo, in assenza di elementi inquinanti.

Al momento attuale l’idrogeno viene ricavato dagli idrocarburi (petrolio e gas) ma questo procedimento comporta il rilascio di CO2 (c.d. idrogeno grey).

Sempre ottenuto dal gas metano ma privato della CO2, possiamo ottenere un idrogeno meno inquinante rispetto al grey, definito idrogeno blu. La CO2 rilasciata in questo caso è minore di quella prodotta con l’idrogeno grey e quindi può essere assorbita con minori costi.

L’idrogeno può essere ottenuto anche dall’acqua attraverso l’elettrolisi, procedimento che isola le molecole di idrogeno contenute nell’acqua e che sarebbe ideale sotto il profilo ambientale – c.d. idrogeno green, salvo l’oggettiva difficoltà e gli ingenti costi per impiegare l’elettrolisi su larga scala.

Almeno per un necessario periodo di transizione tecnologica sostenibile, restiamo dunque dipendenti dal gas per il nostro fabbisogno energetico, anche nel caso in cui si scelga di utilizzare l’idrogeno come fonte energetica.
 

Le scelte e gli investimenti nel settore energetico in Irlanda

La recente situazione politica internazionale, culminata nel conflitto tra Russia e Ucraina, e le conseguenze per l’Europa rispetto all’approvvigionamento di gas, hanno dato un’accelerazione sul fronte degli investimenti per l’energia, con la consapevolezza che le scelte del futuro dovranno essere scelte molto responsabili sul fronte dell’impatto ambientale.

L’Irlanda ha deciso di investire sulla tecnologia per le energie rinnovabili e per lo stoccaggio della CO2. Il piano del governo irlandese punta alla decarbonizzazione della produzione di energia elettrica nella misura dell’80% entro il 2030.

Nel settore energetico, l’Italia dialoga con l’Irlanda su più livelli, da quello istituzionale a quello imprenditoriale. E’ senz’altro significativo che il nuovo Ambasciatore italiano in Irlanda, Ruggero Corrias, abbia una profonda e consolidata esperienza nel settore energetico, avendo svolto la funzione di Consigliere Diplomatico dell’AD di SNAM per le politiche energetiche.

L’Ambasciatore Corrias ha svolto un ruolo determinante anche rispetto alla formazione della recente partnership tra SNAM e dCarbonX, società irlandese che sviluppa soluzioni per lo stoccaggio off-shore dell’idrogeno e della CO2 sia in Irlanda che nel Regno Unito.

Oltre allo sviluppo di tecnologie per lo stoccaggio della CO2, l’Irlanda punterà per il proprio fabbisogno energetico sulle energie rinnovabili, e in particolare