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Superbonus: ecco come sarà il nuovo prezzario

Ecco come cambieranno i prezzi nei bonus edilizi
Superbonus 110 e cessione del credito
Superbonus 110 e cessione del credito

Superbonus: Il MiTE ragiona sul nuovo prezzario

La legge 30 dicembre 2021, n. 234 (cd. Legge di Bilancio) prevedeva – per il 9 febbraio 2022 – l’adozione -da parte del Ministero della transizione ecologica (MiTE)  di un decreto finalizzato alla definizione dei valori massimi per talune categorie di beni.

La data entro la quale si attendeva il provvedimento (il 9 febbraio, appunto) è passata, ma del decreto non si è vista neanche l’ombra.

Si prevede, infatti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del summenzionato decreto proprio nelle prossime ore della giornata di oggi (14 febbraio 2022).

 

Superbonus: sguardo al passato per sapere quali prezzari in futuro

Utilizzando un’immagine figurativa, superbonus, prezzario Dei e congruità delle spese fanno parte dello stesso campo semantico e, per questo, sono menzionati sempre insieme.

Sicuramente degno di nota è il prezzario Dei, una delle fonti ufficiali in tema di congruità delle spese. Tuttavia –si ricorderà – il prezzario in argomento si riferisce principalmente all’Ecobonus 110, escludendosi la sua applicazione “per gli altri superbonus 110 nonché per tutti gli altri bonus edilizi”; per i quali diligenza e attenzione la faranno da padrone nella valutazione degli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2021.

 

Superbonus: la novella sui prezzi

Nel comma 13 –bis dell’art. 119 del Decreto Rilancio è possibile leggere che l’asseverazione della congruità delle spese deve far riferimento “ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, con decreto del Ministero della transizione ecologica, da emanarsi entro il 9 febbraio 2022. […]

La congruità delle spese è determinata facendo riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi”.

Ecco, dunque, che a tornare in auge è il prezzario Dei.

 

Superbonus: aspettando il MiTE…

Nella giornata di oggi, verosimilmente, sarà pubblicato il decreto di cui fa menzione la Legge di Bilancio.

Secondo voci ufficiose, il nuovo prezzario per l’asseverazione di congruità delle spese sarà suddiviso in 35 voci, cristallizzando tutti i possibili interventi grazie ai quali si potrà ricorrere a un’agevolazione fiscale.

Dopo la definizione delle finalità e dell’ambito di applicazione, l’articolo 3 dovrebbe prevedere per tutti gli interventi “l’asseverazione sulla congruità delle spese sia redatta dal tecnico abilitato sulla base dei costi massimi specifici omnicomprensivi riportati nell’Allegato A”.

La summenzionata omnicomprensività riguarda ogni costo, come quelli di fornitura, installazione, messa in opera e la dismissione dei prodotti e beni, l’IVA, delle prestazioni professionali e di qualunque altra opera complementare necessaria alla messa in opera degli stessi.


Superbonus: il problema dei massimali

I massimali si ottengono dai valori dell’allegato I del Mise (agosto 2020), incrociandoli con i numeri forniti dall’Enea sull’ecobonus 2021 e sul superbonus 2021.

Tali massimali sono definiti dal Ministero della Transizione ecologica “correlabili all’aumento dei prezzi delle materie prime e all’eterogeneità, in termini di complessità realizzativa, delle lavorazioni possibili”.

Insomma, tutti davanti al PC, sul sito del MiTE