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Il contratto di lavoro in Irlanda

contratto di lavoro in Irlanda
contratto di lavoro in Irlanda

Il contratto di lavoro in Irlanda

 

1.Il contratto di lavoro dipendente

2.Retribuzione, orario di lavoro e assenze dal lavoro

3.Detrazioni, contributi e regime pensionistico

4.Cessazione del rapporto di lavoro

5.Conclusioni

 

1.Il contratto di lavoro dipendente

Il lavoratore dipendente in Irlanda si definisce employee e si distingue dal contractor, vale a dire dal lavoratore autonomo, principalmente perché il primo ha un contract of services mentre il secondo ha un contract for services.

Il datore di lavoro può avviare col dipendente un rapporto di lavoro subordinato semplicemente comunicando per iscritto al lavoratore i termini c.d. essenziali entro 5 giorni dall’inizio del rapporto lavorativo. I termini essenziali sono: nome e cognome del lavoratore e del datore di lavoro, indirizzo del datore di lavoro, durata del contratto (a meno che non sia a tempo indeterminato), parametri per il calcolo della retribuzione e periodo di tempo su cui avviene il calcolo, numero di ore e di giorni in cui il lavoratore presterà la sua attività nell’arco della settimana lavorativa.

Entro 2 mesi dalla comunicazione dei termini essenziali, il datore di lavoro dovrà comunicare formalmente al lavoratore i restanti termini del rapporto di lavoro subordinato, quali ad esempio la descrizione delle mansioni del lavoratore, l’indicazione del luogo di lavoro, la durata di ferie, permessi e congedi con relativa eventuale retribuzione, il trattamento economico in caso di malattia, il periodo di preavviso nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, gli accordi collettivi applicabili al rapporto di lavoro e molto altro.
 

2.Retribuzione, orario di lavoro e assenze dal lavoro

In Irlanda, la retribuzione minima oraria per un lavoratore dipendente adulto è di €10,50 e la settimana lavorativa deve avere una durata media massima di 48 ore settimanali nell’arco di 4 mesi. Occorre tenere presente che si tratta di parametri generali, modificabili per specifiche tipologie di impiego.

Esistono diversi tipi di leave, termine che può riferirsi indistintamente a ferie, congedi o permessi. Il maternity leave, ad esempio, è di 26 settimane (delle quali 2 sono obbligatorie prima e 4 dopo il parto) e non c’è obbligo di legge per il datore di lavoro che sia retribuito. Esiste la possibilità di richiedere il maternity benefit se sono stati versati contributi per un minimo di 39 settimane nell’arco dei 12 mesi precedenti alla richiesta. Oltre alle 26 settimane di maternity leave è possibile prendere ulteriore 16 settimane, queste ultime sicuramente non retribuite. Il parental leave è ugualmente di 26 settimane ma non è retribuito e si può richiedere solo dopo 12 mesi dall’inizio del rapporto lavorativo.

Fino al 2022 non vi era l’obbligo per il datore di lavoro di retribuire l’assenza del lavoratore per malattia. La normativa attuale invece lo prevede e sarà efficace dal 1° gennaio 2023.

 

3.Detrazioni, contributi e regime pensionistico

Le detrazioni per redditi da lavoro dipendente vengono corrisposte automaticamente da parte del datore di lavoro al Revenue irlandese e sono relative alle imposte sul reddito (PAYE – Pay As You Earn) e ai contributi obbligatori. Se la retribuzione lorda è superiore a 13.000 euro l’anno, sarà dovuta anche la USC – Universal Social Charge. Se il contratto di lavoro lo prevede, il datore di lavoro può trattenere anche i contributi pensionistici.

I contributi obbligatori per la c.d. social insurance del lavoratore dipendente (PRSI – Pay Related Social Insurance) sono versati dal datore di lavoro e la loro entità dipende dalla tipologia di attività lavorativa svolta e dalla relativa retribuzione. Il datore di lavoro non è obbligato ad assicurare i propri dipendenti per infortuni, malattia, invalidità. La pensione statale viene corrisposta dai 66 anni in avanti se si è raggiunto un importo sufficiente di contributi versati nel corso dell’attività lavorativa.
 

4.Cessazione del rapporto di lavoro

Il rapporto di lavoro si può interrompere per volontà del lavoratore - resignation - o del datore di lavoro – dismissal.

Il testo di legge Unfair Dismissal Acts 1977-2016 elenca i casi in cui si può configurare un unfair dismissal contro il quale il lavoratore può azionare determinati diritti e tutele, solo però qualora abbia svolto almeno 12 mesi di attività lavorativa in modo continuativo.

In linea generale, il lavoratore che viene licenziato ha sempre diritto al periodo di preavviso e alle ferie maturate fino a quel momento.

Il datore di lavoro che intende licenziare un lavoratore deve farlo seguendo determinate procedure indicate dal Work Relations Committee (WRC), che opera in modo molto efficiente anche come tribunale del lavoro.
 

5.Conclusioni

Sembra proprio che il lavoratore in Irlanda sia meno tutelato che in Italia, quanto meno per il primo anno di attività lavorativa.

Dal mio osservatorio irlandese, ho notato tuttavia che molto spesso i problemi nascono quando non sono stato negoziati e sottoscritti i contratti di lavoro “giusti” (ne esistono di diverse tipologie), oppure quando arrivano lavoratori dall’estero il cui contratto prevede termini non conformi alla legge irlandese (ad esempio, la retribuzione oraria minima, l’orario lavorativo, ecc.).

A bilanciare diritti e tutele probabilmente meno forti sul piano normativo in Irlanda rispetto ad altri paesi, contribuiscono in ogni caso velocità ed efficienza del WRC e del sistema giudiziario irlandese nella risoluzione delle controversie di lavoro.