Elezioni USA: le curiosità e le prime volte dal 1960 ad oggi
Dopo avere passato in rassegna le curiosità dagli albori al 1960, vediamo qui le curiosità e le novità più recenti.
- 1960: la prima volta di un cattolico vincente e alla Casa Bianca: naturalmente, John Kennedy, tanto i tempi sono cambiati dal già ricordato 1928.
- 1968: la New Deal Coalition formata nel 1932 da F.D.R. tiene – malgrado la parentesi Eisenhower – fino al 1968 e trova un vero magic moment allorquando Lyndon Johnson, quattro anni prima, stravolge la Geopolitica Americana conquistando il Nord, da sempre pasto degli Elefantini. È nel citato 1968 che, un depresso Partito Democratico (in seguito alla Guerra del Vietnam e all’assassinio di Bob Kennedy) cede all’incredibilmente redivivo Richard Nixon (che aveva perso nel 1960).
- 1972: è in conseguenza degli accadimenti poi noti come Watergate che Nixon, sotto accusa, si vede costretto (altra eccezionalità) a dare le dimissioni il 9 agosto 1974. Subentra il vice Gerald Ford, il solo Presidente mai eletto neanche come Vicario, perché in precedenza subentrato al vero vice Spiro Agnew, anch’egli allontanatosi volontariamente in quanto coinvolto in diversi scandali.
- 1992: occorre invero attendere le presidenziali del 1992 perché si interrompa il lungo momento del GOP protrattosi, salvo il quadriennio Carter, dal 20 gennaio 1969 (primo Insediamento Nixon) al 20 gennaio 1993 (Giuramento di Bill Clinton).
Ed eccoci a un’altra eccezionalità: tre Presidenti l’uno dopo l’altro eletti una volta e in seguito confermati. Era accaduto solo nella sequenza Jefferson-Madison-Monroe, ma allora si trattava di appartenenti allo stesso partito. Bill Clinton (1992 e 1996), George Walker Bush nel 2000 e nel 2004 – dopo Quincy Adams è il secondo Presidente figlio di un predecessore (George Herbert Bush) – e Barack Obama (il primo nero e, dopo Kennedy che in quanto cattolico non lo era, il primo non WASP, nel 2008 e nel 2012) sono invece alternati da questo punto di vista: democratico, repubblicano, democratico.
- 2016: memorabile perché per la prima volta (infinite le prime volte qui elencate) una donna è candidata a White House con forti possibilità di prevalere: Hillary Rodham Clinton. Perderà inaspettatamente nei confronti di un vero “maverick” (un vitello non marchiato, senza padrone) quale in verità è quel particolarissimo repubblicano che risponde al nome di Donald Trump. Il tycoon sta in effetti cambiando la Politica Americana, non solo il partito che rappresenta. Lo aspettano le urne il 3 novembre 2020.