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Giorno del ricordo delle vittime delle foibe

Giorno del ricordo delle vittime delle foibe
Giorno del ricordo delle vittime delle foibe

Il 10 febbraio ricorre il giorno del ricorso delle vittime delle foibe, istituito con Legge approvata l’11 febbraio 2004 dalla Camera a larghissima maggioranza (presenti 521, votanti 517, astenuti 4, maggioranza 259, sì 502, no 15) e definitivamente dal Senato il 16 marzo 2004.

La Legge all’articolo 1 stabilisce che:

La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.

(Legge 30 marzo 2004, n.92: Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2004, n.86).

Il 10 febbraio ricorre il giorno del ricorso delle vittime delle foibe, istituito con Legge approvata l’11 febbraio 2004 dalla Camera a larghissima maggioranza (presenti 521, votanti 517, astenuti 4, maggioranza 259, sì 502, no 15) e definitivamente dal Senato il 16 marzo 2004.

La Legge all’articolo 1 stabilisce che:

La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.

(Legge 30 marzo 2004, n.92: Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 2004, n.86).