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Il verso della carta igienica

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Il verso della carta igienica
 

Una questione futile, nemmeno leggera, probabilmente stupida, ma frutto di discussioni e di riflessioni infinite, con qualche connotazione di taglio sociologico più o meno condivisibile: il verso della carta igienica, da intendere non come il suono della stessa, ma l'orientamento che viene dato al rotolo di carta igienica una volta "montato" sull'apposito supporto.

Wikipedia iniziava la discussione (ora rimossa) così:

“L’orientamento della carta igienica descrive la scelta comportamentale dell’individuo che si determina a disporre la carta igienica sull’apposito sostegno in una delle due possibili modalità. Vi sono infatti due scelte in proposito, utilizzando un porta-rotolo con un “asse“ orizzontale parallelo al muro: la carta può pendere sopra al rotolo (approccio over) o sotto il rotolo (approccio under). La scelta è largamente un fatto di preferenze personali, dettate dalle abitudini. In un’inchiesta tra consumatori e specialisti di bagni e cucine statunitensi, il 60-70% degli intervistati si sono pronunciati per l’over. A dispetto dell’argomento apparentemente banale, spesso si hanno opinioni molto decise in proposito. L’opinionista Ann Landers ha dichiarato che la questione era stata il nodo più controverso nella storia della sua rubrica. I difensori di ciascuna posizione citano vantaggi che vanno dall’estetica all’ospitalità, dalla pulizia alla conservazione della carta, e la facilità di strappare singoli tagli dal rotolo. Da ambedue le parti sono schierati celebrità ed esperti. Le ragioni dietro la scelta di ognuno sono state analizzate da diversi studi con teorie che spaziano dall’età, al sesso, lo status socioeconomico e la filosofia politica. È stato anche suggerito che la preferenza under possa essere correlata al possesso di un camper o di un gatto”.

In effetti, a pensarci bene, ognuno di noi ha senz’altro un’abitudine consolidata, qualcosa che non si è formata per scelta o per cultura, che ci si ritrova per via ereditaria.

Insomma, se i miei genitori la usavano “over” o “under”, anche noi l’abbiamo fatto allo stesso modo, senza interrogarci sul verso corretto o sbagliato. Ma esiste poi un verso giusto?

Io ho iniziato a interrogarmi seriamente sulla questione dopo aver visto circa 35 anni fa “Talk radio”, il bellissimo film di Oliver Stone sulla vita di Barry Champlain, famoso conduttore radiofonico americano (ispirato alla storia vera di Alan Berg) che racconta ad un certo punto di una trasmissione di un’ora passata a ricevere telefonate che disquisivano dell’orientamento corretto della carta igienica in bagno, quasi fosse una questione filosofica.

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Quindi, per deduzione, mi interrogo sul verso giusto da quando avevo 18 anni.

Non ho trovato convincenti motivi di scelta, se non estetici, di simpatia, di praticità. E forse nemmeno quelli.

Che estetica può avere una doppio velo morbida che cala sulle piastrelle? Lasciamo perdere. forse è meglio.
Tenuto conto, però, dell’immagine e del sondaggio pubblicato da Wikipedia, io faccio parte della minoranza che preferisce il verso “Under”. So che la notizia potrebbe anche sconvolgervi, ma tant’è. E allora mi vengono in mente le parole di Nanni Moretti, e sospiro, ancora una volta.

“Sa cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi ritroverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c’è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un’isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone. Però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre d’accordo e a mio agio con una minoranza” (da “Caro diario” di Nanni Moretti).

Magari anche lui si riferiva al verso della carta igienica…

p.s. per la cronaca non ho mai posseduto né un camper né un gatto…