Nannerl, la Mozart più grande
Nannerl, la Mozart più grande
Pochi sanno che Maria Anna Mozart, detta Nannerl, fu la sorella maggiore di Wolfgang, dotatissima come esecutrice e, forse, anche come autrice. Qualcuno sostiene sia stata l'autrice di buona parte delle composizioni del fratello, che sia stata lei, dunque, la Mozart geniale, la più grande. Una leggenda o la verità?
Nannerl Mozart: chi era?
Che Wolfgang Amadeus Mozart sia stato uno dei grandi geni della storia della musica, è cosa fuori discussione. Ma che abbia avuto una sorella maggiore, Maria Anna Mozart, soprannominata affettuosamente Nannerl, esecutrice di gran lunga più dotata del celebre fratello minore, è un fatto meno conosciuto.
Nata a Salisburgo nel 1751, quindi cinque anni prima del fratello, Nannerl viene avviata allo studio del clavicembalo e del fortepiano in giovane età. Questi due strumenti erano gli unici consentiti a una femmina nell’Austria del diciottesimo secolo, e l’esercizio della musica veniva interdetto alle donne dal momento in cui raggiungevano età da marito (maggiore età), salvo essere considerate al pari di prostitute e di donne di malaffare.
Maria Anna inizia dunque a studiare a otto anni, e si rivela subito una bambina prodigio, arrivando a suonare la tastiera meglio del fratello Wolfgang, come lo stesso ammette più di una volta in una delle sue celebri lettere.
Anche il padre Leopold la elogia in maniera sperticata, descrivendola come “una delle suonatrici più dotate d’Europa” e portandola nei suoi grand tour insieme al fratello in tutta Europa.
Sulle sue qualità di esecutrice, dunque, nessun dubbio: Nannerl suonava decisamente meglio del fratello. Ma come compositrice?
Non ci sono giunte opere firmate da Nannerl Mozart, anche se è vero che a quell’epoca, in quel contesto, le donne non potevano comporre opere musicali.
Lo stesso Wolfgang, in una lettera dall'Italia del 7 luglio 1771, scriveva:
"Sono stupefatto! Non sapevo fossi in grado di comporre in modo così grazioso. In una parola, il tuo Lied è bello. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose."
Oltre a questo, non ci sono altre testimonianze su opere composte da Maria Anna Mozart.
Potrebbe Anna Maria aver composto opere firmandole col nome del fratello? Secondo qualcuno sì.
Secondo il musicologo australiano Martin Jarvis, infatti, Maria Anna Mozart avrebbe composto alcune opere poi attribuite a Wolfgang, tra cui due dei suoi cinque concerti per violini.
Secondo Jarvis, infatti, gli spartiti di queste composizioni sono redatti con una grafia differente dagli altri. Grafia che, confrontata con le lettere recuperate negli anni successivi e precedenti, sarebbe proprio quella di Nannerl (pensate se capitasse oggi, epoca di sms, whatsapp e mail…). Inoltre, anche la firma sarebbe strana: queste opere, infatti, sono state vergate come Amadeus Wolfgang Mozart, e non come faceva di solito il fratello come Wolfgang Amadeus Mozart, come a rimarcare una differenza da far notare.
Insomma, Anna Maria Mozart avrebbe composto diverse opere firmandole col nome del fratello, perché non le sarebbe stato permesso farlo con il suo nome, anche se non sappiamo con esattezza quali e quante
Maria Anna, la Mozart più grande. Ma solo per l’età?
I due Mozart
Maria Anna e Wolfgang Amadeus Mozart furono molto legati tra loro. I due girarono l’Europa da bambini, esibiti dal padre come veri prodigi in tutte le principali corti. Finchè, al raggiungimento della maggiore età, Lepold, il padre, decise che si sarebbe dedicata alla casa e alla famiglia.
Così Maria Anna si sposò nel 1784 con il Barone Johann Baptist von Berchtold zu Sonnenburg ed ebbe un figlio maschio, Leopoldl ("piccolo Leopold") e due femmine, Jeanette e Marie Babette.
Continuò a suonare ma solo in privato, e, anche se i rapporti tra i due Mozart dopo il suo matrimonio si raffreddarono fino a congelarsi quasi completamente dopo le nozze di Wolfgang con Constanze Weber, il fratello continuò a scrivere opere per lei.
Il 28 ottobre 1829 Maria Anna morì a Salisburgo, portandosi nella tomba tutti i misteri legati alle sue capacità compositive.
Dopo la morte di Wolfgang, nel 1791, passò il suo tempo a suonare e a promuovere il lavoro del fratello, a collaborare con i biografi e ad autenticare le sue opere.
Da ultimo ricordiamo che nel 2016 Sylvia Milo, attrice e produttrice, ha scritto e messo in scena l’opera teatrale “The Other Mozart”, nella quale si narra la storia dimenticata di Maria Anna Mozart, sostenendo proprio la tesi che molte opere di Wolfgang furono, invece, scritte da lei.
Chissà se la storia, un giorno, le darà ragione, e le restituirà la gloria mancata.