La rilevanza della “sistematicità” delle violazioni della normativa antinfortunistica in relazione ai criteri dell’«interesse o vantaggio» dell’ente ex articolo 5 Decreto Legislativo 231/2001

Articolo pubblicato nella sezione La parola al giudice: prassi e indirizzi interpretativi del numero 1/2021 della Rivista "Sistema 231".
Abstract
Lo scopo del presente contributo è illustrare gli enunciati di un recente arresto di legittimità (Cass. Pen., Sez. IV del 26.10.2020, n. 29584) riguardo al rapporto tra l’«interesse» dell’ente e la “sistematicità” delle violazioni della normativa antinfortunistica, valutando se tali principi siano parimenti compatibili con l’alternativo criterio del «vantaggio».
The purpose of the paper is to illustrate the statements of a recent ruling (Criminal Court of Cassation, Section IV of 26.10.2020, no. 29584) concerning the relationship between the «interest» of the entity and the “systematic” nature of the violations of accident prevention regulations, assessing whether such principles are compatible with the alternative criterion of «advantage».
Sommario
1. I principi espressi dalla Cassazione con la sentenza n. 29584/2020, Sez. IV, del 26/10/2020
2. Le vicende fattuali ed i motivi di ricorso
3. L’iter argomentativo
3.1 La “sistematicità” delle violazioni delle norme antinfortunistiche
4. Riflessioni finali
Summary
1. The principles expressed by the Court of Cassation in judgment no. 29584/2020, Sec. IV, of 26/10/2020
2. Factual circumstances and the grounds of appeal
3. The Court’s reasoning
3.1 The “systematic” nature of violations of accident prevention rules
4. Final considerations
1. I principi espressi dalla Cassazione con la sentenza n. 29584/2020, Sez. IV, del 26/10/2020
Con la sentenza in epigrafe i Giudici di legittimità tornano a pronunciarsi sui criteri di imputazione oggettiva dell’«interesse o vantaggio» dell’ente in riferimento ai reati colposi commessi in violazione delle norme antinfortunistiche ex articolo 25-septies Decreto Legislativo 231/2001 (di seguito, per brevità, “il Decreto”).
In particolare, secondo gli Ermellini, sussiste l’«interesse» dell’ente anche in relazione ad una trasgressione estemporanea delle norme prevenzionali, essendo irrilevante la natura sistematica delle violazioni, purché altre evidenze fattuali attestino un nesso teleologico tra il contegno dell’agente e l’interesse dell’ente.
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