Editoriale di intelligence e sicurezza
I temi della sicurezza nazionale, di quella Ue, del mondo intero, del pianeta, non sono mai stati così prepotentemente attuali.
Troppe le minacce. Usati e abusati strumenti di penetrazione di associazioni criminali nel mercato legale, nel web, nella società, nella difesa.
Al concetto di sicurezza, diventato così vasto di significato da non riuscire forse a circoscriverlo più alle sole sfaccettature della prevenzione di attacchi e del controllo del territorio, delle infrastrutture critiche, delle forme di governo delle democrazie occidentali, del terrorismo domestico e internazionale, va necessariamente affiancato quello di “intelligence”.
Anche quest’ultimo è “sbocciato” in mille fioriture, che partono dalla humint e dal legame con i servizi di sicurezza (giustappunto) della nazione, per poi giungere a far rientrare nel perimetro la cyber security, l’intelligence economica, la prevenzione di qualsiasi minaccia alla stabilità dei sistemi politico-sociali di una nazione.
Con un rischio che non è più solo individuale, ma sistemico, facilmente replicabile da Stato a Stato, con una richiesta di risposta immediata non solo degli apparati, ma dei legislatori nazionali e sovranazionali.
Senza dire del nuovo ruolo che, in questo quadro, assumono altresì le Autorità di vigilanza sul mercato, sui suoi attori, sulle devianze sociologiche connesse a comportamenti di gruppi organizzati e sempre più interconnessi.
Questa Rivista, con malcelata ambizione, si pone l’obiettivo di fornire al lettore spunti di riflessione e di approfondimento su tematiche complesse come quelle citate, senza ovviamente esaurirle.
Grazie all’Editore per aver creduto in questo mio progetto.
Grazie agli Amici del Comitato scientifico, cui chiederò di vigilare affinché non si pubblichino contenuti che non risultino di interesse e rispondenti alla mission che ci siamo dati.
Confidando nella benevolenza dei Lettori, cui però apriamo le porte per collaborazioni qualificate, ancorché volontarie. L’iniziativa si collega a quella del già nato Centro di Ricerca sulla Sicurezza ed il Terrorismo, da me diretto, che fornirà il supporto possibile a questo Periodico, che avrà esclusivamente contenuti on line.
Ad maiora semper!