x

x

Elezioni USA: i grandi periodi della storia

elezioni USA
elezioni USA

Mauro della Porta Raffo è il massimo conoscitore della Storia politico istituzionale degli Stati Uniti d’America e del loro sistema elettorale temi ai quali ha dedicato esaustivi saggi. È presidente Onorario della prestigiosa Fondazione Italia USA; definito da Giuliano Ferrara “Gran Pignolo”, ha creato e poi curato per Il Foglio dal 1996 fino al 2009 la famosissima ed impietosa rubrica ‘Pignolerie’.

Con le Edizioni Ares ha pubblicato, in vista delle elezioni in autunno, Usa 2020. Tracce storico-politiche & istituzionali una raccolta di interventi e saggi per orientarsi nel complesso sistema politico ed elettorale statunitense. Il testo pescando a piene mani dalla storia americana, risponde in modo esauriente alle tante domande che il sistema elettorale americano suscita:

Davvero il 3 novembre 2020 sarà eletto il Presidente degli Stati Uniti d’America?

E perché il Presidente verrà invece eletto il successivo 14 dicembre?

Ciò considerato, gli States sono la massima rappresentazione della Democrazia?

Un Paese nel quale i cittadini non votano direttamente per il loro Presidente ma delegano ad altri farlo, lo è?

È veramente il Capo dello Stato USA la persona più potente al mondo?

Gerald Ford non lo pensava e ha detto che il desso «l’unica cosa che può decidere da solo è quando andare al gabinetto!».

 

Riportiamo di seguito l’introduzione al testo Usa 2020.

 

Cercare (…) di rappresentare le infinite sfumature politiche e partitiche statunitensi quali e come si sono succedute nei secoli è impresa cui, avvedutamente, nessuno dovrebbe attendere.

L’inevitabile, conseguente semplificazione è brutale.

Scrivendo, credetemi, soffro.

È necessario premettere – e di tanto in tanto riproporre – un’annotazione essenziale quanto al repertorio della Politica USA.

I due Partiti – Democratico e Repubblicano, ovviamente – dal 1856 in competizione per Casa Bianca, Senato, Camera dei Rappresentanti, Governatorati e quant’altro, sono identificati da animali simbolo.

Il Partito Democratico (dai tempi di Andrew Jackson, che al somaro fu paragonato e, lungi dal lamentarsene, se ne vantò) è detto dell’Asino o dell’Asinello, e Asini o Asinelli possono essere e sono chiamati tanto i suoi esponenti quanto i suoi elettori. Il Repubblicano ha per simbolo – dagli anni declinanti dell’Ottocento – un elefante ed è noto pertanto anche come Partito dell’Elefante o dell’Elefantino. Elefantini, altresì, sono detti i suoi uomini e gli elettori.

Lo stesso Partito Repubblicano è anche appellato Grand Old Party. Il relativo acronimo GOP è usato, anche in questo caso, per indicare gergalmente esponenti ed elettori.

È in uso dividere la Storia politico-istituzionale americana in periodi, cercando e trovando momenti distinti e differenti.

Guardando specificamente alle elezioni, è ovviamente possibile identificare e comprendere i cambiamenti socio-politici attraverso il confronto partitico e il succedersi dei movimenti politici rappresentativi delle realtà via via emergenti.

Ecco le contrapposizioni come, a mio modo di vedere, si sono avvicendate nel tempo:

- Federalisti contro Democratico-Repubblicani (i due movimenti comunque aristocratici i cui esponenti hanno fatto nascere e istituzionalizzato il Paese) tra il 1792 e il 1828, laddove i primi prevalgono nel declinante Settecento e conquistano la Presidenza con John Adams nel 1796 e i secondi nei decenni iniziali dell’Ottocento amministrando il Paese dal 4 marzo 1801, con l’Insediamento di Thomas Jefferson, al 4 marzo 1829, giorno nel quale ha luogo, a seguito dell’esito delle votazioni del precedente 1828, la defenestrazione di John Quincy Adams.

- Democratici (il Partito dell’Asino, semplificando e non poco, sorge a rappresentare una Borghesia in fase di consolidamento che prevale politicamente, non senza duri contrasti e contrapposizioni, con la Presidenza di Andrew Jackson) contro gli effimeri Whig (a loro volta emersi proprio in opposizione alle politiche jacksoniane).

- Democratici contro Repubblicani (partito quest’ultimo che nasce nel 1854 con il principale intento di combattere e mettere fuori legge lo Schiavismo e la società che lo rappresenta, difesa dai Democratici in specie nel Sud conservatore), confronto che dal 1856 a oggi vede le due forze muoversi idealmente, socialmente, politicamente e geopoliticamente e ben differentemente collocarsi. Volendo usare le definizioni molto più europee di Sinistra e Destra, assumono nel tempo alternativamente le une e le altre significanze.

Dal 1860 (che vede prevalere Abraham Lincoln mentre i Democratici si dividono) al 4 marzo 1933, giorno dell’Insediamento di Franklin Delano Roosevelt, con le uniche intervallanti eccezioni di Grover Cleveland e Woodrow Wilson, un Partito dell’Elefante riformatore e, in qualche esponente, decisamente Progressista (si pensi al grande Teddy Roosevelt), governa non sapendo tuttavia prevenire il Crollo di Wall Street e la conseguente Great Depression.

La successiva, significativamente definita New Deal Era, vedrà governare (malgrado l’interruzione di Eisenhower) fino al 1968 la Coalition democratica, adesso partiticamente riformatrice, che Franklin Delano Roosevelt riesce a formare. Fino a quel 1968 nel quale la contestazione nei confronti dei Democratici è rappresentata dagli scontri che coinvolgono giovani e polizia, mentre a Chicago si svolge una depressa Convention dell’Asino.

Dal seguente 1969 al clintoniano 1992, un Partito Repubblicano geopoliticamente predominante, non più rappresentativo del Nord (conquistato invero nel 1964 dall’eccezionale, elettoralmente inarrestabile, Lyndon Johnson) e sostanzialmente conservatore occupa la Casa Bianca, tranne il quadriennio di Jimmy Carter favorito dallo Scandalo Watergate.

Ed eccoci a noi. Bill Clinton, George Walker Bush, Barack Obama, Donald Trump...

Un democratico per due mandati consecutivi, un repubblicano per lo stesso periodo, un democratico in sella ancora otto anni e di nuovo (vedremo per quanto) un repubblicano.

Un’alternanza precisa, scandita, mai vista prima.

Dove si preparano ad andare gli USA non più evidentemente e da tempo WASP (White, Anglo-Saxon, Protestant) e non ancora definitamente altro? (…)

 

Per info sul testo CLICCA QUI.