I rischi di dispersione delle risorse finanziarie del PNRR: analisi preliminare all’interno degli studi legali
I rischi di dispersione delle risorse finanziarie del PNRR: analisi preliminare all’interno degli studi legali
Il tema della prevenzione e della corruzione è tornato ad occupare con forza molte tavole di discussione sia a livello giuridico che scientifico soprattutto nella formazione.
Ad imporre la necessità di una più forte e sentita attività anticorruttiva sono soprattutto i finanziamenti PNRR, con l’esigenza che siano ben spesi e soprattutto che non finiscano in mani sbagliate.
Poniamoci subito una prima domanda, come professionisti:
Proviamo a chiederci cosa, in tema di anticorruzione, vada salvato e cosa invece con coraggio potrebbe essere eliminato perché di intoppo, perché crea un’attività “inutile” e gravosa per la pubblica amministrazione.
La Legge anticorruzione (n. 190/2012), che per l’epoca ha rappresentato una novità, ha introdotto nuovi istituti e soggetti, ha creato un dibattito all’interno delle Pubbliche amministrazioni sui temi dell’etica pubblica e le ha motivate a fare bene nel processo di analisi e gestione dei rischi corruttivi e nel ricercare misure che più si attagliassero allo specifico contesto organizzativo (si veda Cons. di Stato 8100/2023).
Adesso, in questo momento, ritengo che sia il caso – sui piani anticorruzione e forse anche sulle misure di prevenzione che andrebbero ripensate soprattutto perché non accompagnati da una concreta attività di monitoraggio e verifica.
Avere un’amministrazione sana è di estremo interesse per tutti e la prevenzione della corruzione è essa stessa un valore per il sistema Paese. Disporre di un presidio idoneo a tutelare al meglio i finanziamenti PNRR serve anche ad implementare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Dobbiamo impostare un nuovo modo di fare anticorruzione, di fare prevenzione con l’aiuto della tecnologia. Possiamo parlare della tecnologia per l’anticorruzione 4.0, ad esempio la digitalizzazione dei contratti pubblici appena varata potrà assicurare una tracciabilità delle procedure soprattutto nelle verifiche dei partecipanti alla gara o nella fase di esecuzione.
Si potrebbero applicare dei sistemi di intelligenza artificiale in grado di far emergere cambiamenti societari sospetti, operazioni finanziarie collegate, assicurare una potenza conoscitiva che nessuna prestazione umana garantirebbe.
Sarebbero utili sistemi a supporto dell’attività di vigilanza per individuare frodi a danno di finanziamenti pubblici. Sistemi, ancora, di osservazione dei mercati telematici per far emergere frazionamenti degli appalti o condotte corruttive delle stazioni appaltanti.
Sistemi di blockchain per debellare frodi e false attestazioni.
Spetta a noi guardare con interesse al futuro del Paese, per un cambiamenti culturale verso i cittadini sulla credibilità delle attività anti-corruttive in ragione di una maggiore efficienza.