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Il Bitcoin del Salvador

colori sparsi
Ph. Erika Pucci / colori sparsi

Abstract

La criptovaluta più famosa del mondo arriva al traguardo della “monetizzazione”. El Salvador gli conferisce lo status di moneta a corso legale nel Paese. Tutte le aziende dovranno accettarlo come forma di pagamento, insieme al dollaro USA.

 

Allarme sulle criptovalute

La trasformazione di una criptovaluta in moneta ufficiale non è possibile materialmente in Europa e negli altri Stati del mondo che non decidano unilateralmente di creare un mercato per la stessa.

Il Salvador non potrà regolare in bitcoin, ad esempio, le importazioni, né pretendere bitcoin a pagamento dei beni eventualmente esportati. Non ci possono essere riserve di bitcoin, né una banca centrale che li emetta.

Non è chiaro e non è noto il meccanismo di emissione: da quali apparecchi informatici avverrà il cosiddetto “mining”, cioè la creazione delle valute? Lo farà lo Stato attraverso la Banca centrale? In Salvador non esiste, infatti, un obbligo ad accettare la criptovaluta, e ciò rivela già la prima contraddizione.

L’economia salvadoregna non è certo nota come tra le più floride del mondo, né il suo mercato finanziario è stabile e trasparente. Così come la normativa antiriciclaggio è pressochè inesistente.

 

Le valute digitali delle Banche centrali

Ogni cittadino adulto che aderirà al progetto governativo riceverà un “airdrop” del valore di 30 dollari in bitcoin. L’app da utilizzare si chiama il “Chivo”, e non userà alcun dato mobile, il che significa che gli utenti non dovranno pagare un piano cellulare. Il futuro ci dirà che troveremo una utilità per questi strumenti, mentre, si corre (ha iniziato anche la Bce) alla produzione di valute “digitali”, cioè quelle ufficiali trasformate in portafogli immateriali. Resterà il potere di acquisto e tutte le garanzie per l’euro, ma con quello digitale esso si smaterializzerà, per chi lo vorrà. Dato che la Bce ha più volte ripetuto che il contante non si può abolire.

Un’indagine della Central American University citata dall’emittente Bbc ha rivelato che appena il 4.8% di 1.281 intervistati era al corrente di cosa fosse il bitcoin e di come funzionasse, mentre una quota del 68% si è schierata contro la “legalizzazione” della criptovaluta. Di fronte a questi dati, a chi servirà questa iniziativa.  Aspettiamo gli sviluppi, ma il legislatore europeo, ora deve correre un po’ più veloce.