Il cubo di Rubik
È stato calcolato che circa un ottavo della popolazione mondiale almeno una volta nella vita abbia giocato con il cubo di Rubik. Impossibile calcolare il numero di coloro che sono riusciti a ricomporlo, ma è sicuramente molto minore.
Lo stesso inventore impiegò un mese intero per avere ragione della sua creazione.
Erno Rubik, architetto e designer ungherese, titolare della cattedra di Architettura d’interni all’Accademia di Arti Applicate e Design di Budapest, la sua città natale, nel 1974 inventò un oggetto che, nelle sue intenzioni, gli sarebbe stato di grande aiuto per le lezioni universitarie sui solidi geometrici: un cubo con un colore differente per ogni faccia, formato da 26 cubetti esterni.
All’interno, invece, un unico cubetto conteneva un meccanismo che consentiva a tutti i piani di ruotare in qualsiasi direzione.
Non solo. Lo stesso Rubik era incuriosito dalle implicanze matematiche e statistiche che l’oggetto possedeva: in questo gioco si può avere un numero davvero impressionante di combinazioni, 43.252.003.274.489.856.000 per l’esattezza, e di queste una sola è quella corretta.
Un giorno Rubik si mise a muovere a caso le facce del cubo per mischiare i colori e osservarne gli effetti; dopo pochi movimenti, decise di ricomporre i colori: impiegò un mese per tornare alla condizione di partenza!
Decise allora di proporre il cubo come gioco, nel 1975 ne depositò il brevetto e un’industria di giocattoli di Budapest, la Politechnika, avviò la produzione.
Nel 1977, quando ottenne finalmente la registrazione del brevetto per la sua invenzione, il primo Cubo Magico venne messo in vendita in un piccolo negozio di giocattoli della capitale ungherese.
Da allora ne sono stati venduti oltre 300 milioni di pezzi, con un guadagno per Rubik di oltre 3,5 milioni di dollari.
A testimonianza della bellezza e, perché no, del fascino racchiuso in quest’oggetto, dal 1982 si svolgono ogni anno i Campionati Mondiali di Cubo Magico, durante i quali concorrenti che arrivano da ogni parte del mondo gareggiano per ricomporre nel minor tempo possibile il rompicapo; il record appartiene a Erik Akkersdijk, un olandese che agli Open 2008 tenutisi nella Repubblica Ceca ricompose il cubo nell'incredibile tempo di 7,08 secondi.