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La BCE boccia l’ipotesi di ulteriori limitazioni al contante

Antiriciclaggio
Antiriciclaggio

Indice

1. L’ulteriore limitazione alla soglia del contante non è conforme alle leggi europee

2. Più costi che benefici

 

Abstract

Le modifiche alle soglie sul contante rischiano di avere un impatto sulla libertà personale senza risolvere il problema dell’evasione.

 

1. L’ulteriore limitazione alla soglia del contante non è conforme alle leggi europee

Come affermo da tempo, vi è una anticostituzionalità nella limitazione all’uso del contante, non c’è dunque da stupirsi, se la BCE ha bocciato l’abbassamento della soglia finora imposta prevista dal decreto legge n.124/2019.

Per la Banca centrale europea, infatti, la dichiarata finalità pubblica del provvedimento, ossia la lotta all’evasione fiscale, che ammetterebbe l’abbassamento dell’importo al limite dei mille euro, è tutta da dimostrare; inoltre, mettere limiti e sanzioni se si movimenta il contante non è conforme al Trattato dell’Unione Europea sulla libera circolazione di beni e servizi, in quanto il denaro è un bene.

La Commissione UE ha già ricordato, con la raccomandazione 191 del 2010, che l’accettazione del denaro contante deve essere la regola, mentre il limite eccessivo rischierebbe di ledere la libertà personale; inoltre, prima di limitare una moneta con corso legale emessa a livello europeo, bisognerebbe dimostrare che le limitazioni al contante siano utili al raggiungimento di obiettivi perseguiti.

 

2. Più costi che benefici

La lettera inviata dalla BCE ai nostri presidenti di Camera e Senato e al Ministro dell’Economia lo scorso 13 Dicembre, invita a riflettere sul fatto che se la legge di conversione non apporterà modifiche sul tema, si creerebbero limitazioni che hanno riflessi sull’economia, ma non necessariamente sul contrasto del riciclaggio e dell’evasione fiscale.

È comprovato che riciclaggio ed evasione sono in costante crescita; tuttavia, per la BCE l’abbassamento dell’uso del contante a mille euro comporterebbe un costo eccessivo rispetto ai potenziali benefici e non può quindi ritenersi un provvedimento proporzionato.

Vale la pena di ricordare che il pagamento in contanti è importante per taluni gruppi e ceti sociali, i quali beneficiano così di uno strumento che, a differenza di altri, è caratterizzato dall’assenza di costi e dalla continua disponibilità, elementi con cui si garantisce l’inclusione finanziaria di tutta la popolazione.

La lettera della BCE ha anche sfatato la convinzione secondo cui il contante sia lo strumento privilegiato utilizzato ai fini di riciclaggio, poiché viene sottolineato che altri mezzi di pagamento, come le carte prepagate, possono essere parimenti insidiosi. In conclusione, le Autorità italiane dovrebbero considerare alternative idonee a contrastare tale fenomeno, evitando l’imposizione di limitazioni eccessive e potenzialmente dannose.