Dalla lista grigia alle economie in crescita: chiudere la porta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo

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Dalla lista grigia alle economie in crescita: chiudere la porta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo

La Financial Action Task Force (FATF) definisce standard internazionali che fungono da riferimento globale per la prevenzione e la repressione dei crimini finanziari, in particolare del riciclaggio di denaro, del finanziamento del terrorismo e della proliferazione di armi di distruzione di massa. Attualmente, gli standard del GAFI sono riconosciuti da quasi tutti i paesi a livello mondiale.

Una review del FMI del 2023 ha evidenziato l'impatto macroeconomico del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, sottolineando che i flussi di denaro illecito rappresentano una “barriera alla crescita economica sostenibile e inclusiva, favorendo élite ristrette, aumentando la disuguaglianza, incentivando l'informalità e minando la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni governative”. L'influenza del GAFI è estesa: oltre 200 giurisdizioni sono analizzate per valutare la loro capacità di proteggere i sistemi finanziari dai flussi illeciti. In base a queste valutazioni, i paesi possono essere inseriti nella “lista grigia” del GAFI stesso per carenze strategiche, o nella “lista nera” per mancanze particolarmente gravi.

Una delle preoccupazioni del GAFI è che le giurisdizioni con capacità limitata incontrano spesso maggiori difficoltà nell'implementare misure efficaci, rendendole così più suscettibili di finire nella “lista grigia”. Attualmente, oltre un terzo dei paesi meno sviluppati delle Nazioni Unite è presente in questa lista.

Recentemente, il GAFI ha riformato i suoi criteri di inclusione. Con l'inizio del prossimo ciclo di valutazione, i criteri per la lista grigia daranno priorità ai paesi con redditi più elevati e a quelli con settori finanziari ampi, riconoscendo che le carenze in queste giurisdizioni rappresentano un rischio maggiore per il sistema finanziario internazionale.

I paesi con capacità ridotta avranno ora più tempo per affrontare le loro carenze prima di essere inseriti nell'elenco. Sono in corso anche sforzi per promuovere l'inclusione finanziaria e garantire che le raccomandazioni del GAFI non creino ostacoli all'accesso al sistema finanziario. Questa iniziativa si propone di combattere il fenomeno del “gold-plating”, ovvero quello secondo il quale i paesi e le istituzioni impongono requisiti eccessivamente severi, indipendentemente dal rischio reale. Promuovendo misure semplificate, si punta a rendere i servizi finanziari più accessibili.

La finanza illegale mina la stabilità del sistema finanziario globale e priva i paesi delle loro entrate fiscali. Essa rappresenta un ostacolo per uno sviluppo economico e sociale sostenibile e per il benessere delle persone e delle comunità. Con l'avvio del prossimo ciclo di valutazioni, le recenti riforme del GAFI evidenziano l'impegno della Task Force nella lotta contro questo problema globale, attraverso una rete internazionale robusta e un approccio basato sul rischio che promuova uno sviluppo sostenibile e inclusivo.