La reazione della Meloni. Errori od orrori

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La reazione della Meloni. Errori od orrori

 

Difficile immaginare una reazione più scomposta, erronea e violenta di quella sfuggita alla Meloni ieri pomeriggio.

Intanto il Procuratore della Repubblica di Roma, dottor Lo Voi, non le ha trasmesso alcun avviso di garanzia (in senso stretto) né poteva farlo, perché egli, omessa ogni indagine, era soltanto tenuto, entro il termine di quindici giorni, a trasmettere gli atti al c.d. Tribunale dei Ministri, dandone immediata comunicazione ai soggetti interessati perché potessero presentare memorie al Tribunale stesso o chiedere di essere ascoltati (art. 6 della L. costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1). E così ha puntualmente fatto.

Sembra dunque scorretto sottolineare che «Il Procuratore della Repubblica Lo Voi, è lo stesso del - diciamolo - fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona»: della decisione sulla messa in stato di accusa di Meloni & Company si occuperà non il dott. Lo Voi, ma il Tribunale dei Ministri composto soltanto da magistrati giudicanti (art. 7 L. Cost.). Un manifesto fallo di reazione!

Sbanda poi istituzionalmente la Meloni quando sottolinea che l’indagine nasce dalla denuncia dell'avvocato «Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi»: gli Avvocati hanno il dovere di difendere indagati ed imputati, pentiti e non pentiti. Ma possono anche presentare una denuncia che, in questo caso, deve essere vagliata dal c.d. Tribunale dei Ministri.

Ma soprattutto, proclamandosi «non ricattabile», la Presidente Meloni rivela di sentirsi minacciata e ricattata dal dott. Lo Voi (?) o dalla Magistratura tutta (?), per tal via potendo incorrere nel delitto di vilipendio dell’ordine giudiziario (art. 290 c.p.). “A ciascuno il suo”, avrebbe detto Sciascia e qualche secolo prima anche Montesquieu!

Non era preferibile difendersi all’interno del (procedimento e del) processo, anziché immotivatamente attaccare Requirenti e perfino Avvocati denuncianti? E quale l’alternativa proposta dalla Meloni: impedire la denuncia? Rendere facoltativa l’azione penale? Non le basta che, ove accertata la sussistenza del reato ministeriale, sia prevista anche l’autorizzazione a procedere? E infine spetta ai cittadini sapere se la nostra politica migratoria sia stata affidata,  anche da governi di sinistra, a incalliti delinquenti ricercati dalla Corte penale internazionale?

(Ros