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Modelli di fortezze per la difesa dello Stato

La raccolta cartografica “Architettura militare”
Biblioteca Antica, Architettura Militare, Volume I, foglio 20
Biblioteca Antica, Architettura Militare, Volume I, foglio 20

Una delle priorità del duca Emanuele Filiberto, tornato in possesso del Ducato di Savoia a seguito della pace di Cateau-Cambrésis del 1559, fu rappresentata dalla sicurezza militare.

Il duca era consapevole che il suo Stato era circondato dalle due “super potenze” dell’epoca, Francia e Spagna. Nei decenni precedenti, infatti, i domini sabaudi erano caduti vittima della rivalità franco-spagnola per l’egemonia sulla penisola italiana, subendo nel 1536 l’invasione francese, con successiva annessione, di gran parte del Ducato: al duca Carlo II di Savoia “il Buono” erano restati pochi territori valdostani e piemontesi distribuiti “a macchia di leopardo”.

Seguendo una nuova strategia difensiva fatta propria da molti stati italiani del XVI secolo, Emanuele Filiberto si affidò allo schema della “difesa tripartita” che affidava la sicurezza militare alla deterrenza di flotta, fortezze e milizie.

Bibilioteca Antica, Architettura Militare, Volume I, foglio 102
Biblioteca Antica, Architettura Militare, Volume I, foglio 102

Nel progetto del duca uno spazio preminente in questo schema era occupato, più che dalla flotta, dalle nuove milizie territoriali e da una rete capillare di fortezze, collocate non solo sul confine ma interne al territorio delle province, per garantire una difesa flessibile.

In quest’ottica, la conoscenza del territorio per finalità strategiche e l’aggiornamento sulle più moderne tecniche di fortificazione difensiva divennero necessità fondamentali e rappresentarono uno dei compiti più impellenti degli ingegneri militari al servizio del duca.

Non è un caso se molte delle più antiche testimonianze cartografiche conservate dall’Archivio di Stato di Torino siano rappresentate dalle 576 tavole oggi riunite nei cinque volumi di “Architettura Militare”.

Bibilioteca Antica, Architettura Militare, Volume II, foglio 10
Biblioteca Antica, Architettura Militare, Volume II, foglio 10

Le mappe, fatte acquistare, probabilmente, in certi casi, rubare con vere e proprie azioni di spionaggio, in tutta Europa da Emanuele Filiberto e dal successore Carlo Emanuele I, raffigurano in prevalenza fortezze, cinte bastionate, città fortificate (all’epoca, i modelli più aggiornati di fortificazione, capaci di resistere efficacemente alle sempre più potenti armi di assedio), ma anche arsenali, porti, teatri di battaglia, assedi.

In breve tempo l’efficacia pratica, militare, delle mappe raccolte venne meno a causa della rapida evoluzione delle tecniche ossidionali offensive. I Savoia però, consapevoli dell’interesse anche culturale di quelle riproduzioni, le raccolsero in cinque volumi, che mostravano agli ospiti illustri in visita a corte.

Bibilioteca Antica, Architettura Militare, Volume II, foglio 76
Biblioteca Antica, Architettura Militare, Volume II, foglio 76

Le tavole dell’Architettura militare, databili prevalentemente tra la seconda metà del XVI e la prima metà del XVII secolo (ma vi sono anche disegni collocabili al XV secolo), conservano soprattutto prospetti, planimetrie e disegni architettonici, anche se non mancano carte geografiche a stampa di diverse parti del mondo. L’accuratezza del disegno varia dal semplice schizzo, alla precisa planimetria fino a suggestive vedute pittoriche.

I cinque volumi costituiscono oggi una delle più significative raccolte di mappe di fortificazioni cinque e seicentesche esistenti in Europa: in certi casi neppure le località raffigurate nelle mappe possiedono raffigurazioni della loro città o delle loro fortificazioni così antiche come quelle presenti nella raccolta!

Bibilioteca Antica, Architettura Militare, Volume III, fogli 37v_38
Biblioteca Antica, Architettura Militare, Volume III, fogli 37v_38

L’“Architettura Militare”, come tutti i volumi della Biblioteca Antica, è oggi gratuitamente e liberamente consultabile da chiunque; nel caso della raccolta di cartografia militare ragioni di conservazione impediscono la consultazione diretta degli originali, ma tutte le mappe sono gratuitamente consultabili in formato digitale sul sito web dell’Archivio (https://archiviodistatotorino.beniculturali.it/fondi/?id=274242).