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La prima carta costituzionale dell’Italia unita: lo Statuto Albertino

Statuto Albertino, Frontespizio
Statuto Albertino, Frontespizio

1. Lo Statuto Albertino   nell’Archivio di Stato di Torino

Statuto Albertino

Statuto Albertino

L’Archivio di Stato di Torino conserva oggi circa 85 chilometri lineari di documentazione, databile tra l’VIII e il XX secolo.

All’interno di questo ingente patrimonio, il Museo Storico dell’Archivio di Stato conserva uno dei documenti sicuramente più famosi: lo Statuto Albertino, promulgato dal re Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848.

Carta costituzionale del Regno di Sardegna, lo Statuto non poteva avere collocazione diversa: a partire dal XVIII secolo, infatti, i Regi Archivi di Torino, l’attuale Sezione Corte dell’Archivio di Stato, erano finalizzati alla conservazione dei documenti più importanti degli Stati sabaudi.

 

2. Il documento

Testo normativo fondamentale degli Stati sabaudi, lo Statuto Albertino è redatto in due esemplari, uno in italiano e l’altro in francese, le due lingue ufficiali del Regno di Sardegna: italiano in Piemonte, Liguria, Sardegna, Lomellina e Nizza; francese in Savoia e Valle d’Aosta.

Si compone di 84 articoli, distribuiti su 6 fogli recto e verso, per un totale di 12 pagine In calce al documento sono presenti le firme di Carlo Alberto e dei diversi ministri: Giacinto Borelli (Interni), Ermolao Asinari di San Marzano (Esteri), Mario Broglia di Casalborgone (Guerra e Marina), Ottavio Thaon di Revel (Finanze), Giacinto Avet (Grazia e Giustizia), Cesare Alfieri di Sostegno (Pubblica Istruzione), Luigi Des Ambrois (Lavori Pubblici).

Particolare delle firme del re e dei ministri

Particolare delle firme del re e dei ministri

 

In quanto “legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia”, destinata a trasformare il Regno di Sardegna in monarchia costituzionale, lo Statuto agli articoli 24-32 riconosce, per iscritto (elemento più importante quanto possa sembrare a prima vista), alcuni diritti fondamentali dei “regnicoli” ed elenca, sempre per iscritto, i loro principali doveri nei confronti dello Stato.

Statuto Albertino

Statuto Albertino

Gli altri articoli dello Statuto riguardano invece: i principi fondamentali del governo monarchico rappresentativo (articoli1-23); le norme riguardanti i poteri dello Stato, dal legislativo all’esecutivo al giudiziario (articoli 33-73); alcune disposizioni generali e transitorie.

 

3. La storia

Statuto Albertino, Frontespizio

Promulgato, si diceva all’inizio, il 4 marzo 1848, lo Statuto Albertino era stato annunciato circa un mese prima, l’8 febbraio. Il 27 febbraio 1848 era stata celebrata per la prima volta la festa dello Statuto Albertino, che aveva visto tra le altre celebrazioni il canto di un solenne Te Deum di ringraziamento alla chiesa della Gran Madre di Torino.

La promulgazione dello Statuto si accompagnò, nei mesi di febbraio e marzo 1848, ad altre innovative norme di stampo marcatamente liberale: tra esse, il 17 febbraio, la concessione dei diritti civili e politici ai Valdesi, cui fece seguito il 29 marzo analogo provvedimento a favore degli Ebrei.

Tra le costituzioni emanate in Italia nel periodo 1848-1849, lo Statuto fu l’unico sopravvissuto agli eventi di quegli anni. Al momento dell’unificazione italiana esso fu esteso ai territori entrati a far parte del neonato Regno d’Italia, restando in vigore fino al 1 gennaio 1948, quando venne sostituto dalla Costituzione della Repubblica Italiana

La copia digitale integrale dello Statuto Albertino è liberamente consultabile sul sito web dell’Archivio di Stato di Torino cliccando questo indirizzo.