x

x

Richiesta di emissione decreto penale di condanna dopo l’inizio del dibattimento

Cosa dice il Codice di procedura penale in RFT?
decreto penale di condanna
decreto penale di condanna

Abstract

Lo “Strafbefehlsverfahren” è uno dei procedimenti più frequenti per sanzionare la criminalità non grave. A seguito della riforma, attuata con lo “StVÄG” (nel 1987, che ha inserito, nel CPP, il § 408 a), il decreto penale di condanna, può essere richiesto anche dopo l’“Eröffnung des Hauptverfahrens”. Il ricorso a questo procedimento è stato definito “unentbehrlich” (indispensabile); altrimenti, la “massa” dei reati cosiddetti bagatellari, non potrebbe essere punita. Ci sono stati anni, in cui circa 2/3 delle condanne, sono avvenute mediante “Strafbefehl”.

 

Indice

I. Lo “Strafbefehlsverfahren” è “speciale” sotto più punti di vista

II. Presupposti di ammissibilità

III. Può essere inflitta anche pena detentiva

IV. Nomina di difensore

V. Opposizione e “Wiederaufnahme zu ungunsten des Verurteilten”

VI. Casi di ricorso più frequente al decreto penale di condanna

VII. La cosiddetta Verfahrensüberleitung

 

Lo “Strafbefehlsverfahren” è speciale sotto più punti di vista

È da notare che lo “Strafbefehlsverfahren” (procedimento per l’emanazione di un decreto penale di condanna) costituisce una significativa eccezione al principio, proprio dell’ordinamento processual penale della RFT, secondo il quale, una condanna penale può essere inflitta soltanto a seguito di udienza, nel corso della quale, il “Beschuldigte” va sentito dal giudice e gli viene data la possibilità di difendersi.

È ben vero, che col decreto penale di condanna, può essere inflitta pena detentiva non superiore a 1 anno. Tuttavia, per la “Geldstrafe” (multa), non è previsto limite. Possono essere disposte anche altre misure incisive, quali confisca, “Fahrverbot” (divieto di circolazione con veicoli) nonché revoca della patente di guida, sia pure per la durata non superiore a 2 anni.

È in facoltà del PM, chiedere, una volta iniziato il dibattimento, l’emissione di un decreto penale di condanna? Il giudice, in tal caso, è obbligato ad accogliere la relativa istanza? Quali sono i presupposti per l’accoglimento di una richiesta del genere?

Una risposta a (tutte) queste domande è data dal § 408 a StPO (CPP) della RFT.

Questo paragrafo è una delle norme contemplate dal Libro VI^ della StPO, che è intitolato: “Besondere Arten des Verfahrens” (Procedimenti speciali).

Scopo del procedimento previsto dal § 408 a (come pure da quello di cui ai §§ 417- 420 StPO (“Beschleunigtes Verfahren”) è di consentire alla giustizia penale, di definire, con celerità, certi “Verfahren”, nei quali si procede per reati non gravi.

 

Presupposti di ammissibilità

Prima di esporre quanto previsto dal § 408 a StPO, appare opportuno indicare i presupposti di ammissibilità del procedimento per decreto penale di condanna, che è un procedimento sommario e consente un’“einseitige Straffestsetzung ohne Hauptverhandlung und ohne Urteil” (una statuizione unilaterale della pena senza dibattimento e senza sentenza). È stato detto, che lo “Strafbefehlsverfahren” consente una “geräuschlose Verfahrenserledigung” (senza lo strepitus fori), anche se va osservato, che può procedersi, ex § 407 e segg. StPO, se sussiste un “hinreichender Tatverdacht” (sospetto fondato, che il “Beschuldigte” abbia commesso il reato contestato).

Altro presupposto per l’emanazione di uno “Strafbefehl”, è che non si proceda per un “Verbrechen” (delitto). Un “Verbrechen” osta all’emanazione di un decreto penale di condanna, anche se è ravvisabile un “minder schwerer Fall” (fattispecie attenuata, con conseguente “Strafrahmenuntergrenzeverschiebung” (riduzione della pena minima edittale)).

Contro minorenni, non può procedersi con decreto penale di condanna (§ 79, Abs. 1, JGG). Se si tratta di persona di età tra i 18 e i 21 anni e il giudice reputa che l’imputato “ist nach Erwachsenenrecht zu behandeln” (è da “trattare” come un adulto), non può essere inflitta pena detentiva.

La richiesta di emissione di uno “Strafbefehl” comporta l’“Erhebung der öffentlichen Klage” (il che avviene con il deposito dell’imputazione presso il giudice competente); viene anche interrotto il decorso della prescrizione.

Deve trattarsi di procedimento di competenza dello “Strafrichter” (§ 25 GVG – Ordinamento giudiziario) o allo “Schöffengericht” (§ 28 GVG).

 

Può essere inflitta anche pena detentiva

Mediante decreto penale di condanna possono essere inflitte soltanto le seguenti sanzioni, sole o congiuntamente ad altre:

  1. “Geldstrafe” (multa), “Fahrverbot” (divieto di circolazione con veicoli), confisca, pubblicazione della condanna di una persona giuridica o di un’associazione di persone
  2. ritiro della patente di guida per la durata non eccedente 2 anni
  3. divieto di commercio di animali della durata tra un anno a tre anni
  4. Absehen von Strafe

Se l’imputato ha difensore, può essere comminata anche pena detentiva non superiore a un anno, qualora venga concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena.

 

Nomina di difensore

Se il PM, nella richiesta di emissione di decreto penale di condanna, ha formulato istanza intesa alla comminazione di pena detentiva, provvede anche a nominare un difensore all’“Angeschuldigten”, ma non è esclusa la previa scelta di un difensore da parte dello stesso.

Il giudice è obbligato ad accogliere la richiesta, qualora intenda infliggere sanzione detentiva. In caso di mancato accoglimento oppure se intende procedere a dibattimento, la nomina di un difensore non è necessaria.

La “Verteidigerernennung” produce effetti soltanto nell’ambito del procedimento per decreto ingiuntivo ed è in facoltà del difensore, pure, proporre, validamente, “Einspruch” (opposizione), ma la “Bestellung” del difensore è priva di effetti nel dibattimento.

Nel caso in cui venga emanato decreto penale di condanna a pena detentiva, senza previa nomina di un difensore, il decreto non è privo di efficacia. L’imputato ha però facoltà, di proporre opposizione (“Einspruch”) contro l’emanato decreto entro due settimane dall’avvenuta notificazione dello “Strafbefehl”. L’“Einspruch” va proposto dinanzi all’ufficio giudiziario, al quale appartiene il giudice che ha emanato il “beeinspruchte” decreto, per iscritto oppure dettando l’opposizione a verbale in cancelleria. In mancanza di “Einspruch”, il decreto penale di condanna, passa in giudicato e produce gli stessi effetti di una sentenza di condanna.

 

Opposizione e “Wiederaufnahme zu ungunsten des Verurteilten”

L’“Einspruch” contro il decreto penale di condanna, non è un “Rechtsmittel” (impugnazione in senso proprio) ma un “Rechtsbehelf”, senza effetto devolutivo e sul quale viene deciso dal giudice che ha emanato il decreto penale di condanna. (Altri “Rechtsbehelfe”, oltre all’“Einspruch”, sono il “Widerspruch” e la “Gegenvorstellung”). Se l’“Einspruch” è ammissibile, produce l’effetto, che debba essere fissata udienza per il dibattimento. Legittimato alla proposizione di “Einspruch”, oltre all’imputato, è anche il suo difensore.

Il § 373 a StPO prevede, che, una volta emanato il decreto penale di condanna, la “Wiederaufnahme zuungunsten des Verurteilten” (rimessione in termine a “sfavore” del condannato) è ammissibile, qualora siano emersi fatti nuovi o nuove prove, che legittimerebbero condanna per un “Verbrechen” (delitto). Pertanto, il decreto penale di condanna passato in giudicato, preclude soltanto un’altra condanna per un “Vergehen” (contravvenzione), ma non per un delitto (“Verbrechen”).

Non è necessaria la previa audizione dell’imputato (§ 407, Abs. 3, StPO), come prevista, in via generale, dal § 33 StPO.

Presupposti per l’applicabilità del § 408 a StPO, è, oltre all’“Anklageeinbringung” da parte del PM, anche, che il giudice abbia “das Hauptverfahren eröffnet” (vale a dire, che vi sia stato emanato “Eröffnungsbeschluss” (l’ordinanza che dispone il dibattimento).

Quand’è che la StPO consente l’“Übergang”, il “passaggio”, al procedimento per decreto penale di condanna?

 

Casi di ricorso più frequenti al decreto penale di condanna

Più di frequente, il § 408 a StPO trova applicazione, se :

  1. l’imputato risiede all’estero (ed è nota la di lui residenza)
  2. non può essere disposta la comparizione al dibattimento oppure
  3. la stessa sarebbe “nicht angemessen” nel senso di non “proporzionato” con riferimento al reato – non grave – per il quale si procede
  4. l’imputato risiede in un luogo lontano da quello, in cui si svolgerà il dibattimento e si prevede, che l’infliggenda pena, sarà lieve
  5. i fatti – risultanti dagli atti – sono “hinreichend geklärt” (accertati in modo adeguato).

Il § 408 a StPO non può trovare applicazione, qualora sia stata fissata la data del dibattimento ai sensi del § 408, Abs. 3, S. 2, StPO, vale a dire, se il giudice fissa udienza dibattimentale, perché non reputa, di poter decidere senza “Hauptverhandlung” o se ha dubbi circa la corretta qualificazione giuridica del fatto contestato oppure se ci sarà “Rechtsfolge”, diversa da quella chiesta dal PM e se questi insiste nella propria richiesta. La ratio di questa norma è evidente, perché il PM, prima dell’“Eröffnung der Hauptverhandlung”, ha facoltà, “die Klage zurückzunehmen” e di sostituire la stessa con una richiesta di procedimento per decreto penale di condanna.

Il ricorso al § 408 a StPO avviene, di solito, anche se l’imputato non compare al dibattimento personalmente, è presente il di lui difensore e sussistono i presupposti per la “Verfahrenserledigung mit Strafbefehl”.

 

La cosiddetta “Verfahrensüberleitung”

L’istanza del PM concernente l’“Überleitung des Verfahrens in das Strafbefehlsverfahren” (“passaggio” a procedimento per decreto penale di condanna), fino alla riforma del 2004, doveva essere depositata presso il giudice competente per il dibattimento. A seguito della predetta riforma, il PM ora è facoltizzato, a proporre istanza verbalmente, della quale deve essere fatta menzione nel verbale di udienza (“Sitzungsprotokoll”).

L’istanza – finalizzata al “passaggio” di cui sopra – è ammissibile, se sussistono i presupposti di cui al § 407, Abs. 1 und 2, StPO, vale a dire, se il dibattimento dovrebbe svolgersi dinanzi allo “Strafrichter” o allo “Schöffengericht”; inoltre, se è necessario, che l’“Eröffnung der Hauprtverhandlung” sia avvenuta per un “Vergehen” (contravvenzione).

Dato che il § 408 a StPO, richiama il § 407, Abs. 2, S. 2, StPO, l’istanza di emissione di un decreto penale di condanna, può essere fatta, se il PM, valutate le risultanze delle indagini espletate, reputa non necessario procedere a “Hauptverhandlung” (dibattimento). Non è, invece, indispensabile, che la citazione a dibattimento sia stata rituale.

Il giudice decide senza sentire l’imputato. Qualora il giudice reputi di non dover emanare decreto penale di condanna, l’istanza volta a ottenere questo decreto, deve essere rigettata con apposita ordinanza e il dibattimento deve essere proseguito; ordinanza, che non è impugnabile.

Per quanto concerne il contenuto della richiesta di emanazione di decreto penale di condanna di cui al § 408 a StPO, devono essere rispettate le prescrizioni previste, in via generale, per lo “Strafbefehl”.