La sospensione – temporanea – del ricongiungimento familiare è legge anche nella RFT

Ricongiungimento familiare
Ricongiungimento familiare

La sospensione – temporanea – del ricongiungimento familiare è legge anche nella RFT
 

I

Il 27.6.25, il “Bundestag” della RFT ha approvato il disegno di legge – elaborato dal ministero dell’Interno – per effetto del quale, il “Familiennachzug zu subsidiär Schutzberechtigten” viene sospeso per la durata di due anni.

Chi è ”subsidiär Schutzberechtigter”? La persona, alla quale non può essere riconosciuto lo status di profugo, nè asilo politico, ma chi, nello Stato d’origine, è minacciato o esposto a grave pericolo per la vita o l’incolumità personale (per esempio, a tortura o rischia la pena di morte (§ 4 dell’”Asylgesetz – AsylG”)).

In tal modo, il Governo federale, intende operare, sia una “Steuerung”, che una “Begrenzung” dell’immigrazione di extracomunitari.

A proposito della “Begrenzung” (limitazione), è da notare, che la stessa (§ 1, Abs.1, S. 1, “Aufenthaltsgesetz- AufenthG”), viene ora indicata come “gesetzliches Ziel” (obiettivo della legge), al fine di alleviare la “pressione migratoria” e per rendere “gestibili” gli oneri che ne derivano allo Stato, ai “Länder” e alle amministrazioni comunali.

Si è parlato di “Planbarkeit” e di maggiore “Rechssicherheit”.

II

La nuova legge, non preclude, interamente, il “Familiennachzug zu suzbsidiär Schutzberechtigten”; sono esclusi i cosiddetti Härtefälle, nei quali, il ricongiungimento familiare, è ammissibile per coniugi e minori.

Già nel 2016, la RFT aveva operato un’analoga sospensione (per la durata di due anni); sospensione, la quale, poi, è stata sostituita da un contingentamento di visti (1000 “Visa” (visti) il mese).

Il disegno di legge de quo – del ministero dell’Interno – è stato approvato, per appello nominale, dal “Bundestag”, con 444 voti favorevoli e 135 contrari.

 Attualmente, nella RFT, ci sono circa 380.000 “subsidiär Schutzberechtigte” (provenienti, in gran parte, dalla Siria), il cui status, non è equiparabile a quello di “Flüchtlinge” (profughi).

Secondo il ministro dell’Interno, la nuova legge farebbe sí, che il numero degli immigrati, si ridurrebbe di circa 12.000 persone l’anno.

La “Begrenzung” del “Familiennachzug”, figura ora, come detto, tra  gli obiettivi dell’”AufenthG”.

III

Già nell’ottobre 2024, rappresentanti dei “Länder”, avevano chiesto una riduzione del “Familiennachzug”, per non compromettere la capacità di integrazione e la ricettività di questi migranti.

Le amministrazioni comunali sono tenute a procurare agli “subsidiär Schutzberechtigten”, un alloggio confacente (il chè, è, di rado, difficile, dato che le famiglie di stranieri sono composte – di solito – da molte persone).

La legge – approvata il 27.6.25 – si è appalesata necessaria, come ha sottolineato il ministro dell’Interno, in quanto la capacità di integrazione di stranieri, è stata ormai raggiunta. S’intende anche prevenire la “logica”, che fino a poco tempo fa, ha presieduto l’immigrazione nella RFT: “Uno deve raggiungerla (la RFT), gli altri poi seguiranno per effetto del “Nachzug”…..

IV

È da notare, che in materia di “Familiennachzug zu subsidiär Schutzberechtigten”, finora, vi era stata ampia discrezionalità da parte delle autorità competenti, non sempre (e da tutte) esercitata in modi trasparente.

La legge suddetta, è stata emanata anche in considerazione degli altri “titoli”, che “Schutzssuchende“ fanno valere nella RFT.

Per esempio, nel 2023, gli “Asylanträge” (richieste d’asilo), sono stati 329.120; è ben vero che essi sono diminuiti nel 2024 (a 229.000 circa), ma il loro numero, si è mantenuto comunque elevato.

Questo è stato uno dei motivi, per cui, già verso la fine del 2024, i “Länder” avevano chiesto, di ridurre il numero dei “Familiennachzüge zu subsidiär Schutzberechtigten”. La sospensione – temporanea - di questi “Nachzüge”, ha costituito pure oggetto degli accordi di coalizione tra i partiti attualmente al Governo della RFT.

Il contingentamento (§ 36 a “AufenthG”) a 1000 visti il mese, si è rivelato inefficace; inoltre, il “Kontigent”, sin dal giugno 2023, era esaurito.

V

Nell’interesse stesso dei migranti (con particolare riguardo alla loro sistemazione abitativa e alla loro integrazione), una “Begrenzung auch des Familiennachzuges”, si è appalesata necessaria, se non indispensabile; ciò, anche al fine di garantire il regolare “funzionamento“ dei servizi pubblici, ivi compresa la pubblica istruzione e la sanità.

La “Begrenzung der Zuwanderung”, già sancita dal § 1. Abs. 1, S. 1, dell’”Aufenthaltsgesetz“, prima dell’entrata in vigore del „Fachkräfteeinwanderungsgesetz“ (che ha consentito l’immigrazione di persone con un’elevata specializzazione), costituisce ora, nuovamente, uno degli obiettivi dell’”Aufenthaltsgesetz”. Dopo la scadenza del periodo di due anni, è prevista, espressamente, la valutazione, se prorogare o meno di questa legge.

Ora, il “Familiennachzug zu subsidiär Schutzberechtigten”, avviene nell’ambito di un „Visumverfahren” e la richiesta deve essere proposta presso le rappresentanze diplomatiche della RFT all’estero, previa registrazione sulla “zentralen Termin-Warteliste des Auswärtigen Amtes” (Ministero degli Esteri).

Si prevede, che, annualmente, le relative richieste di “Visum”, saranno circa 14.000, non calcolate quelle nei cosiddetti Härtefälle.

Il legislatore, nella legge di data 27.6.25, ha usato la dizione “Begrenzung” (limitazione) e ha ritenuto, di poter realizzare l’interesse legittimo dello Stato, di “pilotare” (“steuern”) l’immigrazione e di regolarla, senza violare norme e obblighi soprannazionali. Come già detto, il “Gesetzgeber”, ha inteso anche circoscrivere l’eccessiva discrezionalità riconosciuta, nel passato, alle autorità competenti.

VI

Con la disposizione, secondo la quale, il “Familiennachzug zu subsidiären Schutzberechtigten”, rimane tuttora possibile, se richiesto per gravi motivi (“Härtefälle”), il legislatore ha ritenuto, di non contravvenire a norme di diritto internazionale, costituzionali nonchè comunitarie.

La direttiva 2003/86 di data 22.9.03, riguardante il diritto al ricongiungimento familiare, non è applicabile, come risulta dall’art. 3, c. 2, lett c, della stessa.

 La Corte EDU ha sentenziato, che un periodo di attesa di due anni, di chi gode della protezione temporanea (secondo il diritto danese), è compatibile con il disposto di cui all’art. 8 CEDU (sent. 9.7.21 – n. 6697/18 – M. A. V. v. Danimarca).

La succitata nuova legge della RFT, non sarebbe neppure in contrasto con la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20.11.89 e ratificata dal “Bundestag” della RFT nel 1992, Convenzione, dalla quale, non sarebbe desumibile un diritto al ricongiungimento familiare.

VII

Va osservato, inoltre, che la Corte costituzionale della RFT ha statuito, che al legislatore è riconosciuto un certo “Gestaltungsspielraum” nel disciplinare il “Familiennachzug” (BVerfGE 76, 1, 51).

La Corte cost. feder. rimette, in gran parte, alla discrezionalità del potere legislativo e di quello esecutivo, di determinare, a quali condizioni, è consentito questo “Nachzug” e il numero delle persone, che intendono immigrare (BVerfGE 76, 1, 47).

Il legislatore ha tenuto conto delle norme costituzionali e degli obblighi risultanti da Convenzioni internazionali, consentendo il “Familennachzug”, se lo stesso, è chiesto “aus dringenden, humanitären Gründen” (per urgenti motivi umanitari); inoltre, se al ricongiungimento nello Stato di provenienza, si frappongono ostacoli insuperabili.

Ai fini del “Nachzug” di cui al § 36, Abs. 2, “Aufenthaltsgesetz”, la sospensione di cui al § 104, Abs. 14, AufenthG, non può trovare applicazione. Inoltre il § 104, Abs. 14, “AufenthG”, non può essere invocato da persone, che, all’entrata in vigore della legge di data 27.6.25, sono già stati invitati, da una rappresentanza estera delle RFT, al ritiro del visto d’ingresso.

VIII

La legge di sospensione del “Familiennachzug zu subsidiär Schutzberechtigten”, è stata duramente criticata dalla Chiesa evangelica, poichè questa normativa comporta, che persone, per anni, debbano vivere separati dai loro congiunti.

Altri hanno sostenuto, che la legge di sospensione (temporanea) del “Familiennachzug” significa “Leid für Kinder”, che non possono vedere i genitori (e sentire la loro voce), se non sul display, per esempio, del telefono mobile.

La “Familienfeindlichkeit” di questa nuova legge, sarebbe evidente.

Da notare è anche, che il Governo federale, ha elaborato un disegno di legge, che è destinato  a riformare lo “Staatsangehörigkeitsgesetz” (Legge sulla cittadinanza). Se questa “Gesetzesvorlage” otterrà l’approvazione dagli organi competenti, l’”Einbürgerung” potrà avere luogo, dopo che siano trascorsi almeno 5 anni di permanenza nella RFT (e non soltanto 3, come prevede la vigente normativa). È stato detto, che avrà termine la cosiddetta Turboeinbürgerung, come finora praticata.