
Giorgio Ambrosoli: un uomo lasciato solo, ricordo e intervista al figlio Umberto
Ricordare Giorgio Ambrosoli è un onore e un dovere.
In un mondo con l’ansia del dialogo non si può che perseguire la tenzone, libera, aperta, leale, senza altro scopo.
Un anarchico ateo radicale pannelliano e un monarchico cattolico reazionario davolano si sfidano per il puro piacere di scovare fatti sconosciuti o malraccontati di storia recente o remota, preferibilmente dalla parte dei vinti.
Non si riscrive la storia, né si pensa che ci insegni qualcosa. Si lotta solo contro l’oblio.