Giuseppe Garibaldi: la prima proposta di un tetto agli stipendi pagati dallo Stato

Giuseppe Garibaldi: la prima proposta di un tetto agli stipendi pagati dallo Stato.

Giuseppe Garibaldi ricoprì la carica di parlamentare 9 volte nel corso della sua vita.

Giuseppe Garibaldi fu parlamentare del Regno di Sardegna nella I, VI e VII Legislatura e del regno d’Italia nelle legislature VIII, IX e X e nelle XII, XIII e XIV.

Negli archivi della Camera dei deputati abbiamo trovato una sua proposta di legge datata per porre un tetto alle “pensioni, assegni o stipendi pagati dallo Stato”.

Nella Legislatura XII del 1° Governo Depretis, il 18 maggio del 1876 Garibaldi presenta la proposta di legge per porre un tetto al pagamento degli stipendi, pensioni e assegni da parte dello Stato.

Dal resoconto stenografico si legge:

Lettura d’uno schema di legge del deputato Garibaldi

Presidente. Gli uffici avendo ammesso alla lettura un disegno di legge presentato dall'onorevole Garibaldi, vi si procede.

Pissavini, segretario. {Legge) Onorevoli colleghi

Quando una fortezza assediata, od una nave in ritardo, si trovano mancanti di viveri, i comandanti ordinano si passi dalla intiera alla mezza razione o meno. In Italia si fa l'opposto: più ci avviciniamo alla bolletta, e più si cerca di scialacquare le già miserimime sostanze del paese.  Io sottopongo quindi alla sagace vostra considerazione ed approvazione la seguente proposta di legge: “Finché l'Italia non sia rilevata dalla depressione finanziaria, in cui indebitamente è stata posta, nessuna pensione, assegno o stipendio, pagati dallo Stato potranno oltrepassare le 5000 lire annue”

Presidente. Sarà fissato il giorno in cui si dovrà procedere allo svolgimento di questo disegno di legge.

Naturalmente il Parlamento italiano non si smentisce mai, la Proposta di Giuseppe Garibaldi non venne "presa in considerazione" e non venne mai discussa.

Per la lettura della proposta di Legge Garibaldi consulta il resoconto stenografico della Seduta del 18 maggio 1876 della Camera dei deputati:

La fotografia è tratta da: I Governo Depretis / Governi / Camera dei deputati - Portale storico